Sura LVII. Al-Hadîd

(Il Ferro)

Post-Eg. n. 94. Di 29 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 25.

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra.

Egli è l’Eccelso, il Saggio.

2. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente.

3. Egli è il Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente [1].

4. Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi Si è innalzato sul trono. Egli conosce ciò che penetra nella terra e ciò che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che vi ascende; Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva ciò che fate.

5. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra.

Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.

6. Fa penetrare la notte nel giorno e il giorno nella notte e conosce perfettamente quel che nascondono i petti.

7. Credete in Allah e nel Suo Messaggero e date [una parte] di ciò di cui Allah vi ha fatto vicari [2].

Per coloro che credono e saranno generosi, ci sarà ricompensa grande.

8. Perché mai non credete in Allah, nonostante che il Messaggero vi esorti a credere nel vostro Signore?

Egli ha accettato il vostro patto [3], [rispettatelo] se siete credenti.

9. Egli è Colui che ha fatto scendere sul Suo servo segni evidenti, per trarvi dalle tenebre alla luce; in verità Allah è dolce e misericordioso nei vostri confronti.

10. Perché non siete generosi per la causa di Allah, quando ad Allah [appartiene] l’eredità dei cieli e della terra? Non sono eguali coloro di

voi che sono stati generosi e hanno combattuto prima della Vittoria [4] essi godranno di un livello più alto – e quelli che saranno generosi e combatteranno dopo. Comunque, a ciascuno di loro Allah ha promesso il meglio.

Allah è ben informato di quello che fate.

11. Quanto a chi fa ad Allah un prestito bello, Egli glielo raddoppia e gli concederà generosa ricompensa.

12. Un Giorno vedrai i credenti e le credenti circondati dalla loro luce: «Oggi vi è data la lieta novella di Giardini nei quali scorrono i ruscelli, dove rimarrete in perpetuo: questo è davvero l’immenso successo».

13. Il Giorno in cui gli ipocriti e le ipocrite diranno ai credenti: «Aspettateci, ché possiamo attingere della vostra luce». Sarà risposto loro: «Tornate indietro a cercare la luce». Fra di loro, sarà poi eretta una muraglia dotata di una porta: al suo interno la misericordia [5], all’esterno, di fronte, il castigo.

14. «Non eravamo con voi?», grideranno. «Sì – risponderanno – ma seduceste voi stessi [6], indugiaste e dubitaste, e vi lasciaste ingannare dalle vostre passioni finché non si realizzò il Decreto di Allah.

Vi ingannò a proposito di Allah l’Ingannatore.» [7]

15. Quest’oggi non sarà accettato riscatto né da voi né da coloro che non credettero. Vostro rifugio sarà il Fuoco: questo è il vostro inseparabile compagno. Qual triste rifugio!

16. Non è forse giunto, per i credenti, il momento in cui rendere umili i loro cuori nel ricordo di Allah e nella verità che è stata rivelata, e di differenziarsi da quelli che ricevettero la Scrittura in precedenza e che furono tollerati a lungo [da Allah] [8] ? I loro cuori si indurirono e molti di loro divennero perversi.

17. Sappiate che Allah ravviva la terra morta! Invero vi abbiamo esplicitato i segni affinché riflettiate.

18. Coloro che fanno la carità, uomini o donne, concedono un bel prestito ad Allah; lo riscuoteranno raddoppiato e avranno generoso compenso.

19. Coloro che credono in Allah e nei Suoi Messaggeri, essi sono i veridici, i testimoni presso Allah: avranno la loro ricompensa e la loro luce. Coloro che invece non credono e tacciano di menzogna i Nostri segni, questi sono i compagni della Fornace.

20. Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell’altra vita c’è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah.

La vita terrena non è altro che godimento effimero.

21. Affrettatevi al perdono del vostro Signore e al Giardino vasto come il cielo e la terra, preparato per coloro che credono in Allah e nei Suoi messaggeri. Questa è la grazia di Allah, che Egli dà a chi vuole. Allah possiede immensa grazia.

22. Non sopravviene sventura né alla terra né a voi stessi, che già non sia scritta in un Libro prima ancora che [Noi] la produciamo; in verità ciò è facile per Allah.

23. E ciò affinché non abbiate a disperarvi per quello che vi sfugge e non esultiate per ciò che vi è stato concesso.

Allah non ama i superbi vanagloriosi

24. [e] gli avari che impongono agli altri l’avarizia. Quanto a chi volge le spalle, [sappia che] Allah basta a Se stesso, è il Degno di lode.

25. Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l’equità. Facemmo scendere il ferro [9], strumento terribile e utile per gli uomini, affinché Allah riconosca chi sostiene Lui e i Suoi messaggeri in ciò che è invisibile [10]. Allah è forte, eccelso.

26. Invero inviammo Noè e Abramo e concedemmo ai loro discendenti la profezia e la Scrittura. Alcuni di loro furono ben diretti, ma la maggior parte fu empia.

27. Mandammo poi sulle loro orme i Nostri messaggeri e mandammo Gesù figlio di Maria, al quale demmo il Vangelo. Mettemmo nel cuore di coloro che lo seguirono dolcezza e compassione; il monachesimo, invece, lo istituirono da loro stessi, soltanto per ricercare il compiacimento di Allah. Non fummo Noi a prescriverlo. Ma non lo rispettarono come avrebbero dovuto. Demmo la loro ricompensa a quanti fra loro credettero, ma molti altri furono empi [11].

28. O credenti, temete Allah e credete nel Suo Messaggero, affinché Allah vi dia due parti [12] della Sua misericordia, vi conceda una luce nella quale camminerete e vi perdoni. Allah è perdonatore, misericordioso.

29. La gente della Scrittura sappia che non ha alcun potere sulla Grazia di Allah. In verità la Grazia è nella mano di Allah ed Egli la concede a chi vuole.

Allah possiede immensa Grazia.


[1] Allah (gloria a Lui l’Altissimo) precede ogni cosa e pertanto è il Primo, rimarrà eterno quando tutto il resto finirà e quindi è l’Ultimo; tutto il creato è un segno meraviglioso della Sua Esistenza e in questo senso Egli è il Palese, la Sua essenza è impenetrabile alla conoscenza umana: è l’Occulto.

[2] «ciò di cui Allah vi ha fatto vicari»: il mondo appartiene ad Allah (gloria a Lui l’Altissimo), l’uomo dispone del creato e dei suoi beni nella misura e nel modo voluto da Allah. La sua funzione di «khalìfa», vicario, luogotenente del Creatore nel creato è più volte espressa nel Corano (vedi ad es. II, 30).

[3] Se il pronome si riferisce all’Altissimo (gloria a Lui) il versetto allude al patto di sottomissione che Adamo sottoscrisse impegnandovi i suoi discendenti; se si riferisce invece all’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) si tratta del giuramento di obbedienza fattogli dai suoi compagni (che Allah sia soddisfatto di loro).

[4] «prima della Vittoria»: la Vittoria specifica cui allude il versetto, potrebbe trattarsi di quella riportata a Badr o quella relativa all’entrata trionfale alla Mecca. Anche una profezia sulla vittoria definitiva dell’IsIàm sulla miscredenza è ipotesi interpretativa del tutto accettabile.

[5] La luce è la fede ed essa guiderà i credenti verso il Paradiso come già li ha guidati nella loro vita terrena, l’intensità della luce che circonderà ognuno sarà proporzionale alla bontà delle sue opere.

[6] «seduceste voi stessi»: nel senso di: «vi lasciaste trascinare in tentazione».

[7] «l’Ingannatore»: Satana.

[8] «e che furono tollerati a lungo [da Allah]»: secondo un’altra interpretazione «e che trovarono il tempo troppo lungo». Si tratta dei popoli che ricevettero le Scritture prima della rivelazione del Corano.

[9] «Facemmo scendere il ferro»: il Corano usa, relativamente al ferro, un verbo che significa «far scendere» e che traduciamo anche con «rivelare». E quindi interessante osservare che quando si è calcolata l’energia necessaria alla formazione di un atomo di ferro, si è scoperto che era indispensabile un’energia pari a quattro volte quella presente nel sistema solare. Gli scienziati ritengono, pertanto, che il ferro sia un elemento estraneo, venuto sulla Terra e non formatosi su di essa.

[10] «in ciò che è invisibile»: nella accettazione della Sua imperscrutabile volontà, nella fede della Resurrezione, nel Giudizio e nell’altra vita.

[11] Riferisce una tradizione che un giorno l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: «Dopo la scomparsa di Gesù, i Figli di Israele che lo avevano seguito si divisero in settantadue sette, delle quali solo tre si salvarono. La prima si rivoltò contro i tiranni ed esortò le genti alla religione di Allah, combattè e subì senza mai perdere la fede. La seconda si rivoltò ma non ebbe la forza necessaria per combattere e di loro fu fatta strage nelle maniere più atroci. La terza, anch’essa priva della forza di combattere per difendere la vera religione, fu costretta a ritirarsi sulle montagne e si dedicò all’adorazione di Allah. Così nacque il monachesimo».

[12] Secondo molti commentatori il versetto si rivolge ai cristiani e agli ebrei, i quali, convertendosi all’IsIàm, avrebbero diritto ad una doppia ricompensa: una per aver creduto in Dio in base a quello che era stato loro insegnato, la seconda per aver riconosciuto la veridicità del Corano e della missione di Muḥammad (pace e benedizioni su di lui).

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