Estratti sul digiuno dal Futuhat al-Makkiyya

di Shaykh Muhyiuddin Ibn al-‘Arabi

CAPITOLO 71

Oh tu che ridi sotto forma del piangente! Per noi sei il lamento del lamentevole.

E’ forse il digiuno un’astensione senza elevazione o un’elevazione senza restrizione?

Sono entrambe le cose per colui che afferma tawhld per associazione.

Gli intelletti sono intrappolati e ostacolati dalla loro libertà di azione senza reti nè lacci.

Gli intelletti sono menomati della loro libertà di azione, severamente spezzata dalla Shari’a.

Si abbandonano a quel che la loro prova rifiuta e credono senza la percezione.

La stella della direzione li porta con sè, nuotando tre gli angeli e le sfere.

Io stesso, non sarei stato per te, non sarei esistito

come se fossi Lui, non sarei stato per te! Non era per te!

Digiuna dall’essere fenomenico e non rompere il tuo digiuno!

Il Dio della creazione ti porterà vicino, facendosi carico di te attraverso ciò

Visto che si tratta di un digiuno, proponiti ciò. Attraverso la natura è il tuo nutrimento.

Se rifletti su questo, c’è un significato nel digiuno

ogni qual volta che una creatura scende nella tua dimora.

“Non c’è niente come il digiuno.”

Il Legislatore mi ha detto, per questo rifletti su ciò!

Questo è perché si tratta di inazione. Dov’è quel che

hai fatto e dove sta il tuo reclamo?

La materia è tornata alle sue radici.

Il mio Signore ha preso controllo su di te attraverso ciò.

Se rifletti sui princìpi del digiuno

e le fondamenta del suo significato attraverso la tua intenzione.

Qualcuno giunse da Lui con la notizia

che il tuo digiuno prescritto ti spoglierà.

Il digiuno appartiene ad Allah, per questo, non essere ignorante.

Sei semplicemente il luogo del suo manifestarsi.

Il digiuno appartiene ad Allah,

e tuttavia sei colui che muore di fame, sappilo!

Il Misericordioso ti ha reso femminile per quel che appare

da te quando Egli ha modellato te (l’individuo stesso).

Gloria a Colui che ti ha modellato! Benvenuto a Lui!

Ti ha donato questo!

Tu, come la terra, siete giacigli per questo

e la tua sorgente (l’occhio) è descritta come piangente.

Vedi la fonte del lavoro manuale di Allah

tra i due di te, perciò dov’è la tua manifestazione?

Quando hai invocato umilmente Allah, il Grande,

Lui ti disse: “Al tuo servizio”

La penna più elevata nella Sua Tavoletta

trasse da Lui la tua pura descrizione.

Sei la sorgente di tutto, non la Sua fonte.

Ti ha portato vicino da un aspetto e lontano da un altro.

Fai attenzione nell’essere soddisfatto di quel che ti aggrada

a causa di quel che Egli fa per compiacerti

Resta con la tua radice in tutto quel che Egli desidera

Non dimenticare per non essere dimenticato.

Questa è la conoscenza

che giunge a me da chi non mente.

L’ha portata giù a comando di Colui che possiede la conoscenza

maggiore di quel che stà tra gli asceti e il devoto.

Lode ad Allah che mi ha concesso la conoscenza delle luci e delle tenebre.

Mi ha dato una forma la cui perfezione e solo per proteggerti.

 

Il digiuno è astensione e elevazione

Possa Allah sostenerti! Sappi che il digiuno (sawn) è sia astensione che elevazione.

Si dice: “il giorno ha raggiunto la sua pienezza completa (sama)” quando ha raggiunto il punto più elevato. (Il poeta) Imru’l- Qays disse:

Quando il giorno ha raggiunto la sua altezza (sama) e il calore è intenso, cioè il giorno ha raggiunto la sua pienezza. E’ perché il digiuno ha un grado più alto di tutti gli altri atti di devozione e questo grado è chiamato “digiuno” (sawn). Allah lo ha elevato rifiutando di paragonarlo ad ogni altro atto di adorazione, come diremo. Egli ha negato la sua proprietà ai Suoi servitori anche se attraverso ciò essi Lo venerano, e ha attribuito il digiuno a Sè Stesso. Parte del suo affermarsi è il fatto che Egli ricompensa colui che è descritto da ciò, con la Sua mano anche se Egli lo ha associato a Sè Stesso affermando che è come niente altro.


Digiunare è in realtà inazione, non è un’azione

( In realtà, il digiuno è inazione, non è azione. La negazione della somiglianza è un attributo negativo. Perciò la relazione tra ciò ed Allah è rafforzata. Allah dice su Sè Stesso, ” Non c’è niente come Lui.” (42:11) Lui ha negato che vi sia niente altro come Lui e perciò non c’è niente come Lui che si possa provare logicamente nè tramite la Shari’a.

An-Nasa’i riportò che Abu Umama disse: “Venni presso il Messaggero di Allah, possa Allah benedirlo e garantirgli pace, e dissi: ‘Donami qualcosa che io possa prendere da te’. Lui disse, ‘Devi digiunare. Non c’è niente come questa cosa'” Negò il fatto che si trattasse di un atto qualsiasi di venerazione di quelli che vennero prescritti ai servitori di Allah. Chiunque riconosca che si tratti di un attributo negativo – dal momento che consiste nell’abbandonare le cose che lo spezzano – sa in modo assoluto che non c’è niente come questo, visto che non possiede una fonte che sia descirtta dall’esistenza comprensibile. Questo è il motivo per cui Allah disse:

“Il digiuno Mi appartiene”

In realtà non si tratta nè di un’azione nè di una devozione. E’ permissibile applicargli il nome di ‘azione’, come l’applicazione dell’espressione ‘esistente’ può essere attribuita ad Allah. Comprendiamo che è permessa tuttavia l’attribuzione di esistenza a Lui la cui esistenza è come la Sua Essenza che non possiede attributi di esistenza per noi.

Non c’è niente come Lui.” (42:11)

Ogni azione del figlio di Adamo gli è propria, eccetto il digiuno che appartiene ad Allah.

Citazione di un hadith Divino Profetico:

Muslim ha trasmesso che nella Sahih che Abu Hurayra riferì dal Messaggero di Allah che Allah disse:

“Ogni azione del figlio di Adamo gli appartiene tranne il digiuno. Questo Mi appartiene, e lo remunererò”.

Il digiuno è una protezione. Quando uno di voi compie un giorno di digiuno, non dovrebbe parlare in modo osceno, nè troppo forte, e se qualcuno cerca di maledirlo o di litigare con lui, lasciate che dica: ‘Sto digiunando’.

Per Colui nelle cui mani è l’anima di Muḥammad, l’odore della bocca di colui che digiuna è più dilettevole ad Allah del profumo del muschio. Colui che digiuna possiede due gioie in cui compiacersi: quando rompe il digiuno, si rallegra, e quando incontra il suo Signore, gioisce nel suo digiuno” (Muslim 13:163)

La delizia di colui che digiuna consiste nel suo attaccamento al grado di negazione della somiglianza

Sappi che dal momento in cui il Profeta negò di paragonare qualsiasi cosa al digiuno, come stabilito nell’hadith di an-Nasa’i, e:

” Allah non possiede niente come Sè Stesso”, colui che digiuna incontra il suo Signore descritto come “colui che non possiede niente come sè stesso”. Può vederLo attraverso ciò, ed Egli è Colui Che tutto Vede. Questo è il motivo per cui il Profeta disse, ” gioisce del proprio digiuno” e non ” gioisce nell’incontrare il suo Signore.” La gioia non si rallegra di se stessa, lui è fatto perché possa rallegrarsi in esso. Chiunque abbia Allah innanzi alla propria vista quando Lo vede e Lo contempla, non vede altri che sè stesso, osservandoLo.

Colui che digiuna gioisce nel possedere il rango della negazione della somiglianza. Si rallegra nel rompere il digiuno in questo mondo dal momento che il sè animale necessita di cibo e vede che esiste grazie al nutrimento che gli viene dato, poi adempie ai suoi doveri che Allah gli ha reso obbligatori e si pone nella posizione di essere descritto come un giusto. Lui dona attraverso la mano di Allah poiché Egli vede Allah nell’incontro attraverso l’occhio di Allah. Questo è il motivo per cui si rallegra del rompere il digiuno come ha gioito del suo digiuno nell’incontrare il suo Signore.

Il digiuno è un attributo samadiyya ed il Reale lo ricompensa

Chiarificazione di quel che questa tradizione contine:

Lo schiavo è descritto come colui che digiuna ed è chiamato con il nome di ‘digiunatore’ grazie a questa caratteristica. Dopo aver confermato il suo digiuno, Allah lo spoglia di ciò e lo attribuisce a Sè Stesso. Egli disse: “Il digiuno Mi appartiene”, riferendosi all’attributo di una fiducia in sè senza tempo (samadiyya). E’ separazione dal cibo.”

E’ solo Mio, anche se ti ho descritto con ciò. Ti ho descritto con certe limitate caratteristiche di separazione, non per mezzo della separazione stessa (tanzih) che è riservata alla Mia maestà. Ho detto, ‘Ti ricompenserò per questo.'” Allah ripaga il digiuno del digiunatore quando è trasmesso al suo Signore ed egli Lo incontra con un attributo diverso da tutti gli altri che è il digiuno, dal momento in cui ” Egli non possiede niente come Lui” ed è visto solo da colui che non ha niente come lui.

Poi Lui disse, “Il digiuno è una protezione, ” ed una difesa poiché Lui disse, “Temete Allah,”(2:194) cioè prendete Lui come difesa e siate anche voi una protezione per Lui. Lui ha posto il digiuno nella Sua posizione di atto di difesa. “Non c’è niente come Lui.”, e il digiuno è un atto diverso da tutti quelli di devozione. Non si dice che non vi è niente come il digiuno. Il fatto è un problema di permanenza o esistenza. Il digiuno è inazione. E’ un non-esistente intelleggibile e un attributo negativo. Non ha paragoni. Non è che non ci sia niente come questo.In ciò consiste la differenza tra l’attributo di Allah nella negazione di somiglianza e il modo in cui il digiuno viene descritto.

A chi digiuna sono proibite le oscenità, le grida e le liti.

Poi il Legislatore ha posto delle proibizioni sul digiunatore. La proibzione è una non-azione ed un attributo negativo. Ha detto: “non dovrà parlare in modo osceno, nè gridare.” Egli non ha ordinato lui un’azione, ma l’ha proibita affinché egli non venga descritto da certe azioni. Il digiuno è inazione, per questo la relazione tra il digiunare e quel che è stato proibito al digiunatore è valida. Poi Egli ha ordinato di dire a coloro che lo maledicono o che cercano di litigarci di rispondere: “Stò digiunando” cioè prendo le distanze da questa azione che voi compiete, litigando o maledicendomi. Per ordine del suo Signore, egli si sconnette da questa azione. Riferisce di non agire, ciò significa che non l’attributo di maledire nè litigare per colui che lo maledice e ci vuol discutere.

L’odore della bocca del digiunatore con Allah

Poi lui giurò: “Per Colui che possiede l’anima di Muḥammad nella Sua mano, l’odore del respiro del digiunatore…” Questo è il cambiamento d’odore della bocca del digiunatore che esiste soltanto tramite la respirazione. Egli respira queste buone parole che gli sono state ordinate. Queste parole sono: “Sto digiunando.” Queste parole e ogni respiro del digiunatore è “più dilettevole sul Giorno della Rinascita,” il giorno in cui la gente sarà risorta per il Signore dei mondi, ” con Allah”. Ha utilizzato il nome che riunisce tutti gli altri nomi e il nome che non ha uguali dal momento in cui Allah soltanto ha questo appellativo. E’ in armonia con il digiuno che non ha cose simili.

Lui disse: “Più dilettevole del profumo del muschio.” Il profumo del muschio è una materia esistenziale che viene percepita attraverso l’odorato. La persona che possiede una costituzione equilibrata, la gradisce. L’odore del respiro cambiato viene considerato da Allah più fragrante di quello, perché l’attribuzione della percezione dei profumi da Allah non assomiglia alla percezione dei profumi di colui che odora. Lo troviamo spiacevole, mentre per Lui questo respiro è più sublime dell’odore del muschio. E’ un descritto ruh che non ha paragoni per come Egli ne parla. Questo odore non è come quel profumo. L’odore del digiunatore viene dal respiro. Il profumo del muschio non viene dal respiro del muschio.

Ibn ‘Arabi con Musa ibn Muḥammad al-Qabbab al minareto nell’Haram di Mecca.

Qualcosa di simile è accaduto a me. Ero con Musa ibn Muḥammad al-Qabbab al minareto nell’Haram di Mecca alla porta Hazawwara. L’adhan era stato fatto. Egli aveva del cibo che emanava un odore cattivo per chiunque lo sentisse. Ho udito nella tradizione Profetica che gli angeli vengono offesi da ciò che offende anche i figli di Adamo e che è proibito andare presso le moschee con l’odore d’aglio, cipolle o porri. Ho trascorso la notte a decidere di dire a quell’uomo di rimuovere quel cibo dalla moschea per amore degli angeli. Poi ho visto Allah Onnipotente in sogno che mi diceva, “Non dirgli del cibo. Il suo odore per Me non è lo stesso che voi odorate.” La mattina, venne da noi come sempre e gli dissi che cosa era accaduto. Lui scoppiò a piangere e si prostrò ad Allah pieno di gratitudine. Quindi mi disse, “Maestro mio, malgrado ciò, l’adab con la Shari’a è meglio, ” e lo tolse dalla moschea, possa Allah aver compassione di lui.

Le nature celestiali sono avverse agli odori disgustosi

Le buone naturali costituzioni nell’uomo e negli angeli rifuggono dagli odori sgradevoli e disgustosi, ciò è dovuto al fatto che avvertono una crescente mancanza di armonia. L’aspetto della Verità negli odori sgrdevoli è percepito soltanto da Allah e chiunque ha per disposizione di accettarli sia tra gli animali che tra gli uomini che sono anch’essi di natura animale. Questo non è il caso degli angeli. Questo è il motivo per cui viene detto, “con Allah”. Visto che il digiunatore è un essere umano con una buona costituzione, egli non ama il cattivo odore del respiro del digiuno sia in sè stesso che negli altri.

Può una creatura qualsiasi con una buona costituzione comprendere attraverso il suo Signore un momento o testimoniare in modo assoluto da percepire gli odori disgustosi come piacevoli? Non abbiamo mai sentito una cosa simile. Abbiamo detto “in modo assoluto”poiché alcune costituzioni non amano l’odore del muschio o della rosa, in special modo le costituzioni calde. Questo potrebbe sembrare offensivo, non piacevole per chi ha questa costituzione. Questo è il motivo per cui abbiamo detto “in modo assoluto” dato che la maggioranza delle costituzioni trova il muschio, la rosa o simili, fragranti. E’ una costituzione rara, cioè inusuale, che trova questi odori piacevoli come offensivi.

Non sò se Allah abbia assicurato a qualcuno la percezione dell’uguaglianza delle fragranze dal momento in cui niente ha un cattivo odore per Lui. Non abbiamo provato niente di simile su di noi e non ci è giunta notizia che qualcun’altro l’abbia fatto. In più, è riportato che gli uomini perfetti e gli angeli trovano offensivi quei cattivi odori. Solamente Allah li percepisce come piacevoli. Questo è stato tramandato. Non conosco nemmeno il caso di animali, all’infuori dell’essere umano, riguardante questo fatto, poiché Allah non mi ha stabilito nella forma animale oltre che umana poiché Lui mi ha creato nelle forme dei Suoi angeli allo stesso tempo. Allah sà di più.

Il Cancello del Dissetarsi attraverso cui i digiunatori entrano nel Giardino

Andando attraverso il significato, la Shari’a ha descritto il digiuno con la perfezione sopra cui non c’è perfezione. Questo è perché Allah ha dato una porta speciale con un nome speciale che richiede perfezione. E’ chiamata la Porta del Dissetato. I digiunatori vi entrano. Dissetarsi si riferisce a un grado di perfezione nel bere. Dopo aver estinto la propria sete, colui che era assetato non desidera altro da bere. In ogni momento egli accetta, perché non aveva mai spento la sua sete, sia sulla terra che su una terra tra le terre degli animali. Muslim ci ha riportato dall’hadith di Sahl ibn sa’d che il Messaggero di Allah disse: “C’è una porta nel Giardino chiamata del Dissetarsi. I digiunatori vi entreranno nel Giorno della Resurezione. Nessuno tranne loro, passerà di lì. Sarà detto: ” Dove sono i digiunatori?” e loro entreranno. Quando l’ultimo di loro vi sarà entrato, verrà chiusa e nessun’altro vi entrerà.” Questo non viene detto per nessun altro atto comandato di adorazione nè per gli atti proibiti, soltanto per il digiuno. Attraverso “il Dissetarsi”, Lui ha reso chiaro che essi otterranno l’attributo di perfezione nell’azione dal momento in cui sono descritti attraverso quel che non eguali, come abbiamo già detto. In realtà, quel che non ha eguali è perfetto. I digiunatori tra gli gnostici entreranno quì, e là vi entreranno con la conoscenza di tutte le creature.