Sheikh Muhammad Baba as-Samasi Q.S

Possa Allah Santificare la Sua Anima

Sheikh Muḥammad Baba as-Samasi Q.S

“Scendemmo al mare, e restammo su una stazione della costa.
Su questa stazione vi era una sole nascente nel nostro orizzonte.
Il suo tramonto è in noi e da noi si solleva la sua alba.
Le nostre mani sfiorarono i suoi gioielli, da cui scaturirono le nostre anime.
A quel tempo anche noi divenimmo gioielli.
Raccontami che cos’era questo sole, il suo significato e il segreto;
quale fu quella perla che emerse dal mare?
Scendemmo in un universo il cui nome nel nostro libro è il vuoto.
È troppo stretto per contenerci, ma può essere contenuto in noi.
Lasciammo alle spalle i mari in tempesta.
Come può la gente conoscere ciò che raggiungemmo?”

Attribuito a Abu Madian al Gauth

Sheikh Muḥammad Baba as-Samasi (q), distinto studente di al-Azizan, fu il Sapiente dei Santi e il Santo dei Sapienti. Fu unico nelle due conoscenza, quella interiore e quella esteriore. La sua benedizione permeò ogni nazione nel suo tempo. Il suo desiderio di apprendere, portò ad emergere ogni sapere segreto e celato. Fu il pinnacolo dei Soli della Sapienza Esteriore e Interiore dell’Ottavo secolo dell’ Egira. Uno dei suoi segni miracolosi fu l’ascensione dalla Cupola della Roccia, che era il suo cuore, alla stazione del Conoscitore dei Conoscitori. Da ogni dove, la gente spinta alla saggezza spirituale compi il pellegrinaggio al suo Giardino di Conoscenza e circoambulò la Ka’aba della sua Guida.

Nacque a Sammas, un paese alla periferia di Ramitan, tre miglia da Bukhara. Progredì nel suo viaggio leggendo le Scienze del Corano, memorizzando il Corano e la Tradizione Profetica (hadith), e divenendo grande studioso di Giurisprudenza. Quindi cominciò a studiare la Teologia Speculativa, la Logica e la Filosofia ( ‘ilm al-Kalam), così some la Storia, fino a divenire un’enciclopedia vivente di ogni sorta di arte e scienza. Seguì Sheikh Ali Ramitani al-‘Azizan (q) e fu costantemente impegnato nella battaglia contro sè stesso. Fu mandato in ritiro ogni giorno finché non raggiunse un tale stato di purezza che il suo sheikh ebbe il permesso di trasmettere al suo cuore dalla Sapienza Celata dei Cieli. Divenne assai celebre per i suoi poteri miracolosi e il suo altro grado di santità. Sheikh ‘Ali Ramitani (q) lo scelse prima di morire come suo successore e ordinò ai suoi studenti di seguirlo.
Era solito, oltrepassando il paese di Qasr al-‘Arifin, “Sto odorando da questo luogo il profumo di un Conoscitore Spirituale che apparirà e con il cui nome questo intero Ordine sarà conosciuto.” Un giorno oltrepassando il paese e disse, “Ho una percezione così forte del profumo come se il Conoscitore fosse nato.” Trascorsero tre giorni, e giunse il nonno di un bambino a Sheikh Muḥammad Baba as-Samasi dicendo, “Questo è il mio nipote.” Disse ai suoi seguaci, “Questo bambino è il conoscitore di cui vi stavo parlando. Vedo nel suo futuro che sarà una guida di tutta l’umanità. I suoi segreti raggiungeranno ogni persona sincera e devota. La conoscenza celeste che Allah riverserà su di lui raggiungerà ogni casa dell’Asia centrale. Il nome di Allah sarà inciso (Naqsh) sul suo cuore. E l’Ordine prenderà il nome da questa incisione.”

Dai suoi detti

“Il cercatore deve sempre mantenere gli Ordini Divini di Allah, e deve essere sempre costante nello stato di purezza. Deve per prima possedere un cuore puro che non osserva nient’altro a parte Allah Onnipotente e Esaltato. Poi deve mantenere questo puro cuore dentro se stesso, che non si rivela mai a nessun altro. Questa è la percezione della visione vera. La purezza del petto (sadr), consiste nella speranza e nella gioia di quel che Egli vuole. Quindi la purezza dello spirito, consiste nella modestia e nella reverenza. Poi la purezza dello stomaco, che dipende dal fatto di mangiare solo cose permesse e dall’astinenza. A ciò segue la purezza del corpo, che è l’abbandono del desiderio. Che è seguita dalla purezza delle mani che è fatta di devozione profonda e di sforzi. Quindi c’è la purezza dai peccati, che è il rimorso e la sofferenza per gli errori passati. Dopo di questo c’è la purezza della lingua, che è fatta attraverso lo dhikr e nel chiedere perdono. Infine si deve purificare noi stessi dalla negligenza e dalla fiacchezza, sviluppando il timore per l’Aldilà.”

“Dobbiamo sempre chiedere perdono, prestando attenzione in ogni nostro affare, seguendo le impronte dei buoni e dei devoti, andando dietro ai loro insegnamenti interiori e salvaguardando il cuore da ogni sospiro.”

“Siate guidati dagli insegnamenti dei vostri sheikh, dato che sono più mirati a curarvi, invece di leggere libri.”

“Dovete ritenervi nelle riunioni di un santo.In queste riunioni dovrete trattenere il vostro cuore dalle chiacchiere e non dovreste parlare in loro presenza a voce alta, e nemmeno dovreste essere impegnati con preghiere e adorazioni volontarie in loro presenza. trattenete appieno la loro presenza. Non parlate, mentre loro parlano. Ascoltate quel che dicono. Non guardate nelle loro case quel che possiedono, in modo particolare nelle loro stanze e nelle cucine. Non guardate verso un altro sheikh, ma mantenete la convinzione che il vostro sheikh vi farà arrivare. E non connettete mai il vostro cuore con un altro sheikh, dato che potreste danneggiarvi nel fare ciò. Lasciatevi alle spalle qualsiasi cosa vi abbia fatto crescere nella vostra infanzia.

“Nel tenere il tuo sheikh non dovrai mantenere nel cuore nient’altro che Allah e il Suo Nome.”

“Una volta andai a trovare il mio sheikh, Sheikh ‘Ali ar-Ramitani. Giunto al suo cospetto, mi disse, ‘Oh figlio mio, vedo nel tuo cuore il desiderio di un’Ascensione.’ Non appena disse ciò, mi pose in uno stato di visione, dove vidi me stesso camminare giorno e notte, dal mio paese per raggiungere la Moschea della Cupola, Masjid al-Aqsa. Una volta giunto a Masjid al-Aqsa, entrai nella moschea e vidi un uomo, vestito di verde. Mi disse:’Benvenuto, è tanto tempo che ti stavo aspettando.’ Dissi, ‘Oh mio Sheikh, ho lasciato il mio paese in quel tal giorno. Che giorno è oggi?’ Mi rispose: ‘Oggi è il 27 di Rajab.’ Mi resi conto di averci impiegato tre mesi per raggiungere la moschea, e con mia sorpresa giunsi là, la notte stessa dell’Ascensione del Profeta.

“Mi disse, ‘Il tuo Sheikh, Sayyid ‘Ali ar-Ramitani ti ha aspettato quì a lungo.’ Entrai dentro e il mio sheikh era pronto per guidare la preghiera. Guidò la preghiera notturna. Una volta conclusa la preghiera, mi guardò e disse,’Oh figlio mio, mi è stato ordinato dal Profeta image di accompagnarti dalla Moschea della Cupola al Sidratul Muntaha, lo stesso luogo da cui il Profeta image ascese.’ Quando ebbe finito di parlare, l’uomo in verde portò due creature che non avevo mai visto prima. Salimmo sopra queste creature e fummo portati in alto. Ovunque ci innalzavamo, acquisivamo la conoscenza di quelle stazioni e di quel che c’è tra la Terra e i Cieli.

“E’ impossibile descrivere quel che vedemmo e che apprendemmo durante questa ascensione, dato che le parole non possono esprimere quel che concerne il cuore, e non è trasmettibile se non attraverso il gusto e l’esperienza. Proseguimmo finché raggiungemmo lo Stato della Realtà del Profeta  (al-haqiqat al-Muhammadiyya), che è alla Presenza Divina. Una volta entrati in questo stato, il mio sheikh svanì e anch’io scomparii. Vedemmo che non c’era niente esistente in questo universo tranne il Profeta image. E percepimmo che non c’era niente al di là, eccetto Allah Onnipotente e Esaltato.

“Quindi udii la voce del Profeta image che mi disse, ‘Ya Muḥammad Baba as-Samasi, oh figlio mio, questo sentiero che tu percorri è uno dei più Distinti, e coloro che saranno scelti per essere stelle e fari per l’umanità saranno accettati in questo cammino. Ritorna, e ti supporterò  con tutto il mio potere, poiché Allah mi sta sostenendo con tutto il Suo Potere. E mantieniti al servizio del tuo sheikh. ” Una volta che la voce del Profeta image si arrestò, mi ritrovai alla presenza del mio sheikh. Questa è una grande benedizione, essere al cospetto di sheikh talmente potenti da portarti alla Presenza Divina.”

Shekh Muḥammad Baba as-Samasi (q) morì a  Samas il 10 di Jumada al-Akhir, nell’anno 755 H. Ebbe quattro khulafa, ma il Segreto della Catena d’Oro passò a Shaikh Sayyid Amir Kulal ibn as-Sayyid Hamza (q).