Aurelìe Picard
Aurelìe Picard

La Principessa delle Sabbie – Aurélie Picard alias Lalla-Tidjania o Lalla-Yamina

Il viaggiatore che, percorrendo l’Algeria, tra le pendici delle montagne dell’Atlante e il deserto del Sahara, in località Jourdane, non lontano dalla cittadina di Laghout, rimane stupito nel trovarsi di fronte ad una villetta di due piani, costruita all’europea, in stile ottocento: era l’abitazione di Aurelìe Picard.

Nata nel 1849 a Bordeoux, in Francia, conobbe, in questa città, Si Aḥmed Tidjani, discendente del fondatore della confraternita sufi della Tidjaniya, che si trovava temporaneamente in Europa per problemi politici.

I due si innamorarono, Aurelìe seguì Si Aḥmed ad Algeri, dove si sposarono.

Algeri

La coppia andò a vivere nell’interno vicino ad ‘Ain Mahadi, dove si trova la tomba del fondatore e la sede centrale della confraternita Tidjania.

Aurelìe era una donna colta, cristiana praticante che non abbandonò la sua fede per molto tempo. Nonostante le religioni diverse, l’estremo rispetto e la fiducia permisero ad Aureliè di svolgere la mansione di tesoriera della confraternita.

Fu solo dopo molti anni che si convertì all’Islam.

A differenza delle sue contemporanee, Isabelle Eberhardt e Leda Rafanelli, Aurelìe non fu mai particolarmente attratta dalle mode orientalistiche. Anche nel cuore dell’Algeria volle mantenere il suo stile di vita, facendosi costruire una villetta all’europea con tanto di giardino e arredata con mobilio francese. All’interno vi pose tutti i suoi ricordi: album di fotografie, i vestiti all’europea ed i suoi libri.

Nel giardino anche oggi possiamo vedere la sua tomba che porta l’iscrizione “morta nella religione musulmana il 28 agosto 1933 all’età di ottantaquattro anni”.

Accanto vi è la tomba del marito, entrambe sono meta di pellegrinaggi.

Fonte: “Les saints de la montagne”, Emilè Dermenghen, in “La table Ronde”,
n. 126 Giugno 1958.

Rahmatullah ‘alaiha  Che la pace sia con lei

Al-Fatiha