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Dichiarazione e descrizione della metodologia della comunità sunnita dal punto di vista del credo, del diritto e della condotta e delle reali conseguenze della devianza

In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso Lode a Dio, il Signore dei due mondi, e che la preghiera e la pace scendano sul nostro Signore Muḥammad, sulla sua famiglia e su tutti i suoi compagni. La sera di giovedì 21 di Dhu al-Qi’dah dell’anno 1437 dell’Egira, corrispondente al 25 agosto 2016 del Calendario Gregoriano.

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Nel quadro dei tentativi di distruggere il titolo onorifico di “comunità sunnita” perpetrati dalle sette dei kharijiti e degli eretici, i quali usano le loro pratiche scorrette per fornire un’immagine distorta della religione islamica, si è tenuta una conferenza mondiale degli ulema musulmani, in ricordo dello shaykh martire, il Presidente Aḥmad Hajj Kadyrov, che Dio abbia misericordia di lui. Tale conferenza si è intitolata “Che cosa si intende per comunità sunnita? Dichiarazione e descrizione della metodologia della comunità sunnita dal punto di vista del credo, del diritto e della condotta e delle reali conseguenze della devianza” e si è svolta sotto il generoso patrocinio del Presidente Ramzan Aḥmad Kadyrov, che Dio lo protegga, e alla stimata presenza del Grande Imam di al-Azhar, dei mufti e di più di duecento ulema provenienti da ogni parte del mondo.


La conferenza si può riassumere come segue:

Le parole del Grande Imam di al-Azhar sono state utilizzate come documento principale dell’incontro.

La comunità sunnita è composta da ashariti e maturidi, “inclusi gli ahl al-hadith approvati”, da coloro che credono nelle quattro scuole giuridiche (hanafita, malikita, shafi’ita e hanbalita), dai sufi dotati di conoscenza, morale e purezza corrette e che seguono la confraternita fondata dell’Imam Junayd e dagli imam ben guidati che hanno adottato la sua metodologia. Quest’ultima rispetta le scienze ausiliarie della Rivelazione, esprime in maniera chiara le caratteristiche e gli scopi della religione islamica, tutela le anime e l’intelletto, salvaguarda l’Islam da qualsiasi alterazione o uso improprio e protegge gli averi, la dignità e il sistema di elevata moralità.

  • Attorno al Nobile Corano si sono sviluppate diverse scienze ausiliarie, le quali servono a dedurne i significati, a comprendere i fini e gli scopi da cui Dio è stato mosso, a dedurre le scienze che vi sono state depositate, a trasformare i versetti in vita, civiltà, etica, arte, morale, misericordia, felicità, fede, sviluppo, a diffondere la pace e la sicurezza, fino a quando i diversi popoli, culture e civiltà non vedano con i loro occhi che questa religione è una benedizione per i due mondi ed è felicità in questo mondo e nell’altro.
  • La metodologia della comunità sunnita è quella più completa e precisa fra quelle adottate da tutti i musulmani, dato che offre maggiori disposizioni, sceglie con maggiore cura i libri scientifici e le metodologie di insegnamento atte ed esprimere in maniera corretta il modo in cui la mente musulmana comprende la nobile shari’a e la realtà in tutta la sua complessità e mette in collegamento queste ultime due in maniera efficace.
  • Le scuole di dottrina che per molti secoli hanno definito il concetto di comunità sunnita hanno formato centinaia di migliaia di maestri e di dotti che si sono diffusi dalla Siberia alla Nigeria, da Tangeri a Giacarta, hanno rivestito i ruoli e le posizioni più disparati riguardo all’ufficio di mufti, all’amministrazione della giustizia, all’insegnamento e all’oratoria, hanno diffuso la sicurezza nelle società, hanno spento il fuoco della discordia e delle guerre e hanno fondato su tutto questo le nazioni, diffondendovi la scienza e una consapevolezza corretta.
  • Nel corso della storia la comunità sunnita ha monitorato ogni pensiero deviante, come pure i testi e i concetti di queste sette, soppesandoli alla luce della scienza, della critica e della confutazione. Essa ha mostrato coraggio e determinazione nei confronti dei fenomeni di devianza e ha usato gli strumenti forniti dalle scienze salde per esaminarli e correggerli. Ogni volta che le sue metodologie scientifiche venivano ravvivate, le correnti estremiste si tiravano indietro, e la comunità di Muḥammad imboccava la retta via per dedicarsi e prendersi cura della costruzione della civiltà. A quel punto ci furono degli scienziati geniali che diedero il loro contributo nel campo dell’algebra, delle equazioni, del calcolo, delle equazioni trigonometriche, della geometria analitica, delle frazioni normali e logaritmiche, del peso specifico, della medicina, della chirurgia oculare, della psichiatria, dell’oncologia, delle epidemie, degli embrioni, dei farmaci, delle enciclopedie di farmacia, di scienza animale e vegetale, di gravità terrestre, di astronomia, di scienze ambientali, di scienze acustiche e ottiche e altre scienze: questi furono i frutti innegabili delle metodologie adottate dalla comunità sunnita.
  • Lungo la storia le ondate di pensiero confuso e deviato si sono susseguite. I loro adepti hanno sostenuto di appartenere alla Nobile Rivelazione, si sono opposti al metodo scientifico corretto, nel tentativo di distruggerlo, e hanno minato la sicurezza e la stabilità della gente. La prima di queste correnti devianti e dannose fu in passato il kharijismo, per arrivare ai kharijiti dei giorni nostri che sostengono il salafismo takfirista, al fenomeno di Daesh e alle altre correnti estremiste che lo hanno emulato e il cui denominatore comune è rappresentato da una estrema perversione, da una fede in un sistema religioso nullo e da una interpretazione ottusa della religione. Quest’ultima ha prodotto decine di concetti confusi ed errati e interpretazioni non valide, dalle quali sono scaturiti il takfir e la distruzione, lo spargimento di sangue e i danni, la distorsione dell’immagine dell’Islam e attacchi e inimicizia verso questa religione. Tutta questa situazione ha reso necessario allontanarsi dalla campagna di questa religione violenta per sbarazzarsi di tutto ciò che è stato espresso dal Profeta, che la pace e la benedizione di Dio siano su di lui, nell’hadith sano: “E loro proteggeranno questa religione rimuovendo le distorsioni di coloro che sono eccessivi, le affermazioni false dei bugiardi e le interpretazioni infondate degli ignoranti”.
  • Questa conferenza, a Dio piacendo, ha portato a un punto di svolta significativo per correggere la devianza acuta e pericolosa che ha caratterizzato per lungo tempo l’espressione “comunità sunnita”, e ciò in seguito ai tentativi degli estremisti di appropriarsi di questo titolo onorifico, di usarlo solo per loro e di far uscire da questa comunità le altre persone. Tutto ciò è stato possibile attraverso l’applicazione del metodo scientifico fondamentale e stabile che è stato adottato dalla nostra grande scuola, che rappresenta la valvola di sicurezza per smantellare le tesi estremiste e di takfir attraverso la diffusione di messaggi di sicurezza, di misericordia e di pace nei due mondi fino a quando, a Dio piacendo, tutti i nostri paesi non ritornino ad essere pulpiti di luce e fonti di guida. Inoltre la conferenza si può riassumere in numerose raccomandazioni:
  • Creazione di un canale russo che fornisca ai cittadini una immagine corretta dell’Islam e che contrasti l’estremismo e il terrorismo.
  • Le grandi scuole scientifiche devono riacquisire una consapevolezza di loro stesse, recuperare la loro storia e i loro metodi di insegnamento originari e antichi e ritornare a un insegnamento integrato delle scienze, al fine di formare studiosi che possano fungere da punto di riferimento, confutare le teorie del pensiero deviante, diffondere la scienza e la sicurezza e proteggere le nazioni.
  • Bisogna avere cura e attenzione verso i canali dei social media e definire le capacità e le conoscenze idonee ad avere una presenza forte ed efficace su questi ultimi.
  • Bisogna avere maggiore cura e attenzione verso l’insegnamento di tutte le scienze islamiche, e in particolare della scienza dei fondamenti del diritto e della teologia, al fine di regolare e correggere il pensiero religioso e di confutare le categorie del takfir e dell’ateismo.
  • Fondazione di un centro islamico nella futura Repubblica Cecena per osservare e studiare le sette contemporanee e le loro teorie, per formare una banca dati documentata che possa contribuire a confutare e a criticare scientificamente il pensiero estremista e le sue categorie. I conferenzieri hanno proposto “Tabsir” come possibile nome di tale centro.
  • Necessità di aumentare il livello di cooperazione tra le antiche istituzioni scientifiche, come la nobile al-Azhar, al-Qarawiyyin e al-Zaytuna, insieme ai loro centri scientifici e di ricerca, e le istituzioni religiose e scientifiche della Federazione Russa.
  • Necessità di inaugurare piattaforme di e-learning per diffondere la cultura della sicurezza, dato che può essere utile a tutti coloro che aspirano alla scienza e alla conoscenza e che non hanno la possibilità di seguire l’iter educativo regolare.
  • Informare i governi della necessità di sostenere le istituzioni religiose e gli incubatori basati un approccio moderato, come pure di fornire avvertimenti circa il pericolo che corrono alcuni governi nel giocare con le politiche di bilanciamento e creare conflitti tra i diversi discorsi religiosi. Tali politiche, infatti, producono soltanto maggiore preoccupazione nella società e la frammentano.

La Conferenza ha consigliato ai governi di promulgare delle leggi che criminalizzino la diffusione dell’odio, l’incitamento alla rivolta e alle lotte interne e l’attacco alle istituzioni. I partecipanti hanno consigliato alle grandi istituzioni sunnite, come al-Azhar e simili, di introdurre delle borse di studio per i musulmani russi che desiderino studiare le scienze sharaitiche.

I partecipanti hanno consigliato di far riunire questa importante conferenza in maniera regolare, al fine di realizzare questi nobili scopi e di tenere il passo con le sfide emergenti, per poi affrontarle.

Formazione di una commissione per monitorare l’applicazione delle conclusioni e delle raccomandazioni contenute nella presente dichiarazione.

Che la preghiera e la pace scendano sul nostro Signore Muḥammad, sulla sua famiglia e su tutti i suoi compagni.


Emesso in Cecenia, Grozny, 24 di Dhu al-Qi’dah del 1437 dell’Egira, 27 agosto 2016 del Calendario Gregoriano