A cura di Dr. Mujahed Badaoui
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1.La distinzione tra hadîth qudsî e hadîth profetico
2.La distinzione tra hadîth qudsî e sacro Corano
3.La natura del hadîth qudsî si estende sia all’espressione verbale che al significato?
4.Le formule nelle quali il hadîth qudsî è stato registrato
I temi principali del hadîth qudsî
Fonti e raccolte di hadîth qudsî
Criteri generali della presente raccolta
Lode ad Allâh, Signore delle creature.
Introduzione
Nel nome di Allâh, il Misericordioso, il Clemente
“E prendete ciò che il Messaggero vi ha apportato”. [Cor., LIX:7]
“Lode a Dio, il Signore delle creature, l’Eterno, il Creatore dei cieli e della terra, Colui che dispone di tutti gli esseri, che invia agli uomini tutti i Messaggeri, le Grazie e la Pace di Allâh siano su di loro, con il compito di guidarli e di rivelare loro le leggi religiose con segni precisi e prove evidenti. E’ a Lui che io rivolgo le mie lodi per tutti i Suoi doni ed è a Lui che io chiedo di concedermi ancor più la Sua Grazia e la Sua Generosità.
Io testimonio che non c’è altro dio che Allâh, l’Unico, Egli non ha simili né associati, l’Invincibile, il Generoso, il Clemente. E testimonio che il nostro signore Muhammad
èil Suo Servo e il Suo Messaggero, il Suo Beneamato ed il Suo Prediletto, il migliore tra le creature, colui che è stato onorato con il prezioso Corano, il miracolo che si perpetua nel tempo, e con la Sunnah, che sono luce sul cammino dei credenti; il nostro signore Muhammad, che è stato privilegiato con la parola esauriente e con la religione tollerante, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, sugli altri Profeti e Messaggeri e su tutte le loro famiglie e su tutte le persone devote.
Secondo quanto ci è stato trasmesso da `Alî ibn Abî Tâlib, `Abdullâh ibn Mas`ûd, Mu`âdh ibn Jabal, Abû al-Dardâ’, Ibn `Umar, Ibn `Abbâs, Anas ibn Mâlik, Abû Hurayrah e Abû Sa`îd al-Khudrî, Allâh sia soddisfatto di loro, attraverso molte catene di trasmettitori, e in varie versioni, il Messaggero di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto: «Chi impara a memoria e preserva per la mia comunità quaranta hadîth concernenti la sua religione, Allâh lo resusciterà nel Giorno del Giudizio nella schiera dei Giuristi (fuqahâ’) e dei Sapienti (`ulamâ’)». […]
Tuttavia gli studiosi di hadîth concordano nel ritenere questo hadîth debole (da`îf), nonostante le sue numerose catene di trasmissione. […]
Io ho invocato la guida di Allâh nel riunire quaranta hadîth, seguendo l’esempio di queste Guide e Custodi dell’Islâm. Gli `ulamâ’ concordano che sia lecito mettere in pratica un hadîth debole purché si tratti di azioni virtuose. Tuttavia, non è su questo hadîth che io mi baso, ma su quanto detto dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, nel hadîth sahîh: «Chi tra voi è stato testimone, informi chi è assente». E ancora: «Che Allâh renda radioso chi ha sentito ciò che ho detto, lo ha compreso e lo ha trasmesso così come lo ha sentito»”. […]
I nostri intenti nel pubblicare la presente opera sono identici a quelli magistralmente enunciati dal Nawawî nei brani appena riportati dalla bella Introduzione al suo Arba`în1[1]. La nostra scelta di raccogliere esclusivamente un particolare tipo di hadîth, i hadîth qudsî2[2] (ovvero i detti del Profeta Muhammad rivelatigli dall’Altissimo), è stata dettata dal fatto che in lingua italiana, a nostra conoscenza, non vi è alcuna precedente pubblicazione ad essi esclusivamente dedicata.
Riteniamo così utile far precedere il libro da un breve studio del hadîth qudsî, delle sue fonti, dei soggetti trattati e dei criteri impiegati nella nostra scelta e nella stesura della traduzione.
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3[1] Quaranta hadith, trad. Mohammad Ali Sabri, C.E.S.I., Roma, 1403/1982.
4[2] Il termine hadîth (che significa detto, tradizione), indica le parole riportate, le azioni e i decreti del Profeta Muhammad; nel plurale arabo diviene ahâdîth, ma viene qui considerato come nome collettivo. Il termine qudsî significa “sacro” o “santo”.
Il Hadith Qudsi
Il hadîth qudsî viene così chiamato perché, a differenza degli altri generi di hadîth del Profeta, la sua autorità (sanad) non risale al Profeta, ma all’Altissimo. Questo tipo di hadîth viene talvolta indicato con i termini rabbânî e ilâhî, che veicolano rispettivamente il significato di ‘signoriale’ e ‘divino’.
Delle diverse definizioni del hadîth qudsî proposte dagli studiosi musulmani (`ulamâ’) riportiamo quella data da Jurjânî (m. 816/1413) nel suo al-Ta`rîfât: “Un hadîth qudsî proviene da Allâh per quanto riguarda il significato; quanto all’espressione verbale, essa proviene dall’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui. E’ ciò che Allâh, sia Egli esaltato, ha comunicato al Suo Profeta attraverso la rivelazione, od in sogno, e Muhammad, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, lo ha poi trasmesso con le proprie parole. Così il Corano è superiore al hadîth, perché oltre ad essere rivelato da Allâh, è letteralmente Parola divina”.
Una più esauriente definizione viene fornita da uno studioso a lui posteriore, il Mullâ `Alî ibn Muhammad al-Qârî (m. 1014/1605), giurista hanafita, il quale scrive che il hadîth qudsî “è ciò che viene raccontato dal narratore più importante e dall’autorità più affidabile, le migliori Grazie ed i migliori Saluti siano su di lui, per conto di Allâh, sia Egli esaltato, a volte attraverso la mediazione di Gabriele, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, e a volte attraverso la rivelazione, l’ispirazione ed i sogni, avendo Allâh affidato a Muhammad l’espressione verbale nelle parole che questi rite- neva più opportune. Il hadîth qudsî differisce dal sacro Corano in quanto la rivelazione di quest’ultimo avveniva tramite la mediazione dello “Spirito Fedele”5[1], ed è limitato alla parola rivelata contenuta nella “Tavola preservata” (al-lawh al-mahfûz) che fu tramandata tramite tawâtur 6[2], assolutamente immutata attraverso ogni generazione ed epoca. Le conseguenze di ciò sono molte e ben note: diversamente dal sacro Corano il hadîth qudsî non è accettabile nella recitazione di una preghiera; non è proibito toccarne il testo o leggerlo in stato di impurità rituale, né alle donne durante i giorni del ciclo o nel periodo immediatamente successivo al parto; se viene respinto, ciò non implica che la persona che lo fa sia colpevole di miscredenza; non è inoltre caratterizzato dall’attributo dell’inimitabilità” 7[3].
Vediamo dunque che in materia di hadîth qudsî gli studiosi musulmani si sono preoccupati di chiarire le seguenti quattro questioni:
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8[1] Ovvero dell’angelo Gabriele (Jibrîl).
9[2] Termine tecnico che significa “il passaggio o la trasmissione tramite gruppi di uomini”, anziché tramite individui; è la modalità nella quale fu trasmesso, mentre la maggioranza di hadîth del Profeta furono trasmessi attraverso una catena (isnâd) di individui (âhâd).
10[3] Tra le altre definizioni fornite dagli studiosi musulmani (`ulamâ’) vi sono quelle di al-Husayn ibn Muhammad al-Tîbî (m. 743/1362); di Muhammad ibn Yûsuf al-Kirmânî (786/1385), il commentatore di Bukhârî; Ibn Hajar al-Haytamî (974/1569) il commentatore degli Arba`în di Nawawî; Muhammad ibn `Allân al-Siddîqî (m. 1057/1744), lo studioso sciafeita commentatore del Riyâd al- sâlihîn, anch’essi di Nawawî.
1. La distinzione tra hadîth qudsî e hadîth profetico
Come abbiamo già detto, nel hadîth profetico la catena di autorità (sanad) si conclude con il Profeta, mentre nel hadîth qudsî il riferimento finale è Allâh Glorioso e Potente. Generalmente quindi il hadîth qudsî si trova riportato in prima persona. Questo naturalmente non significa che il hadîth profetico non sia basato su di un’ispirazione divina, poiché è detto: “Egli (il Profeta) non parla per propria inclinazione” [Cor., LIII:3].
2. La distinzione tra hadîth qudsî e sacro Corano
Come riportato dal Mullâ al-Qârî nella citazione precedente, il sacro Corano è stato trasmesso attraverso i secoli, nelle sue Parole rivelate, tramite il tawâtur, mentre il hadîth qudsî è stato trasmesso in versioni riportate da catene di individui (âhâd). Il hadîth qudsî inoltre, per quanto riguarda la determinazione della sua autenticità, è soggetto alle stesse regole rigorose alle quali è sottoposto il hadîth profetico; infatti la loro autenticità può essere considerata come attendibile e buona o come debole e dubbiosa, a seconda che aderiscano ai requisiti di queste regole.
Altre differenze tra hadîth qudsî e sacro Corano, in aggiunta a quelle date da al-Qârî, si basano sulla motivazione che il sacro Corano è diviso in capitoli e versi; che chi lo recita è ricompensato dieci volte per ogni lettera recitata11[1]; che Allâh, l’Altissimo, ha promesso di preservarlo da mutamenti ed alterazioni12[2]; che nel citarlo bisogna riportarne le esatte parole e non solamente il significato.
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13[1] Vedi il hadîth profetico: “Colui che recita una lettera dal Libro di Allâh riceverà una benedizione del valore di dieci benedizioni”. Lo ha trasmesso Tirmidhî come hadîth buono ed attendibile (hasan sahîh).
14[2] Vedi Cor., XV:9: “In verità Noi abbiamo rivelato la Scrittura e in verità Noi la preserveremo”.
3.La natura del hadîth qudsî si estende sia all’espressione verbale che al significato?
Gli studiosi divergono nelle loro opinioni; alcuni sostengono che tanto l’espressione verbale quanto il significato derivino da Allâh, sia Egli esaltato, giustificando il loro punto di vista con la motivazione che il hadîth qudsî viene chiaramente attribuito ad Allâh Glorioso e Potente, essendo infatti chiamato “sacro” o “santo”; si fondano inoltre sul fatto che le parole di un hadîth qudsî vengono generalmente riportate in prima persona.
Altri studiosi interpretano gli stessi fattori come un’indicazione del fatto che, mentre il significato viene da Allâh, sia Egli esaltato, l’espressione verbale viene dal Profeta, autorizzato a formularla dall’Altissimo. Così il hadîth qudsî differisce dal sacro Corano per il fatto di non possederne l’attributo dell’inimitabilità; per essere suscettibile di avere variazioni nell’espressione verbale; e, quando viene citato, per poterne essere reso il solo significato, senza riportarne necessariamente le esatte parole.
Entrambe le scuole sono comunque d’accordo sul fatto che il significato derivi da Allâh e che la divergenza di opinione tra di esse riguardo alla formulazione verbale consista nel fatto che la prima sostiene che l’espressione verbale sia stata anch’essa rivelata (ilhâm), mentre la seconda ritiene che sia stata solamente ispirata (tawfîq).
4. Le formule nelle quali il hadîth qudsî è stato registrato
Due formule sono state scelte per trasmettere il hadîth qudsî: secondo la prima – preferita dagli studiosi più antichi – il hadîth qudsî dovrebbe iniziare con le parole: “Il Profeta, che la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse che, tra ciò che trasmetteva per conto del proprio Signore, sia Egli esaltato…”, mentre la seconda formula inizia con le parole: “Allâh, sia Egli esaltato, ha detto, tra i detti riportati per conto Suo dall’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui…”. Il significato rimane comunque invariato.
Tuttavia, uno studio del hadîth qudsî rivela che esso può anche essere introdotto con le seguenti formule:
-Il hadîth inizia con le parole: “L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto che Allâh, sia Egli esaltato, ha detto…”. Questa è la formula comunemente usata.
-Le parole dell’Altissimo sono riportate in maniera diversa da quella discorsiva; ad esempio nel hadîth dove le parole “La Mia misericordia prevale sulla Mia ira” prendono la forma di uno scritto e si riferiscono chiaramente all’Altissimo15[1].
-Il hadîth non è qudsî dall’inizio alla fine, ma la parte sacra è chiaramente riferita all’Altissimo e segue le parole introduttive del Profeta, che spiega le particolari circostanze alle quali il hadîth si riferisce16[2].
-La parte sacra del hadîth viene inclusa nell’intero hadîth ed è riferita all’Altissimo in modo indiretto; ad esempio quando viene introdotta da parole come “si dice che”17[3], essendo chiaro dal contesto che le parole che seguono sono quelle dell’Altissimo o sono riportate per Suo ordine. Vi è inoltre il fatto che la parola araba yughfar (“è perdonato”), la quale ricorre nello stesso hadîth e viene resa al passivo, è una sicura indicazione che in entrambi i casi viene fatto riferimento all’Altissimo.
Di queste sei formule quindi le prime due, assieme alla formula “Egli ha detto, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che Allâh, sia Egli esaltato, ha detto…”, vengono impiegate quando il hadîth è interamente qudsî, dall’inizio alla fine. Le rimanenti vengono impiegate in tutti gli altri casi. Queste formule vengono tutte considerate sacre per la presenza nella loro struttura di almeno una frase riferita all’Altissimo.
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18[1] Si veda il primo hadîth della presente raccolta. Un esempio simile è fornito dal hadîth trasmesso da Muslim: “Allâh, sia Egli elevato, mi ha rivelato: ‘Dovreste comportarvi umilmente, così che nessuno sia orgoglioso nei confronti di un altro e che nessuno opprima il prossimo’“. Si veda inoltre il trentanovesimo hadîth di questa raccolta.
19[2] Si veda il settimo hadîth di questa raccolta.
20[3] Si veda il ventesimo hadîth di questa raccolta.
I temi principali del hadîth qudsî
I temi principali del hadîth qudsî 21[1] sono per loro natura limitati, sia per il ridotto numero di questi hadîth che per l’enunciato divino che conferisce loro una caratteristica unica, e che li pone nei dominî particolari nei quali appaiono maggiormente adeguati.
Dopo averli esaminati, è possibile raggrupparne i temi principali secondo queste principali caratteristiche:
-La dichiarazione della dottrina dell’Unità (tawhîd) e la messa in guardia contro le forme di politeismo e di scetticismo; la rivelazione della Maestà del Creatore e la Sua unicità nel possedere le qualità della Perfezione e della Sublimità; l’accrescimento delle buone intenzioni e della sincerità quando ci si rivolge all’Altissimo.
-L’adeguata osservanza degli obblighi religiosi, sia di quelli obbligatori che di quelli raccomandati – oltre alla preghiera, al digiuno, alla zakât, al pellegrinaggio, al dhikr ed agli atti supererogatori -con le opportune devozione ed umiltà, senza scopi egoistici.
-Il conseguimento di un adeguato livello di moralità e virtù; la gentilezza nei confronti dei parenti; un buon comportamento nei confronti della gente in generale; la benevolenza nei confronti dei pii; l’ingiungere ciò che è bene ed il proibire ciò che è riprovevole.
-La dedizione alla causa di Allâh attraverso l’accettazione del destino che Egli ha decretato; il prepararsi ad incontrarLo e l’essere disposti a dare la vita e tutto ciò che ci è caro per obbedire alla Sua Volontà.
-La preparazione al Giorno del Rendiconto, con le sue ricompense ed i suoi castighi, attraverso il pentimento costante e la richiesta della misericordia divina; la coesistenza di timore e speranza nell’animo del fedele; l’implorazione del perdono divino attraverso il compimento delle buone azioni ed attraverso l’intercessione che Allâh permette; la totale fiducia nell’ampia misericordia di Allâh che prevale sulla Sua collera ed avvolge i Suoi servi.
E’ possibile definire genericamente le tematiche del hadîth qudsî affermando che esso chiarisce il significato della Divinità e della sottomissione ad Allâh nei suoi vari aspetti, specialmente nel campo della fede, del culto e del comportamento. Solo di rado esse si distaccano da questo dominio per affrontare materie come la legislazione, le pratiche civili, commerciali e così via, le quali sono invece particolarmente trattate nel Corano e nei hadîth profetici.
Lo stile del hadîth qudsî è in linea con le sue tematiche e si può dire che solitamente prende la forma dell’espressione diretta, sia tramite la formulazione di ordini da parte dell’Altissimo ai Suoi servi che attraverso dialoghi tra Lui e loro, miranti a fornire direttive spirituali; oppure attraverso altre forme di espressione che tendono a rinsaldare il legame tra l’Altissimo ed i Suoi servi. Qualsiasi forma esso assuma, lo stile del hadîth qudsî è sempre sublime, spirituale e profondamente toccante.
E’ senza dubbio questa una delle ragioni che hanno indotto gli autori di libri d’esortazione e di ammonimento (al-targhîb wa ‘l-tarhîb) su argomenti religiosi, così come di opere sulla devozione e sulla spiritualità, a citare frequentemente il hadîth qudsî. Alcuni, tuttavia, hanno commesso l’errore di non controllare l’attendibilità di tali hadîth e ne hanno citati di deboli ed apocrifi, quando avrebbero potuto attingere dal corpus di hadîth qudsî la cui attendibilità è stata accertata.
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22[1] Si veda: Aḥmad al-Sharabâsî, Adab al-ahâdîth al-qudsiyyah, Al-Sha`b Press, Cairo 1969; Sha`bân Muhammad Ismâ`îl, Al-ahâdîth al-qudsiyyah wa manzilatuhâ fî al-tashrî`; W.A. Graham, Divine Word and Prophetic Word in Early Islam, pp. 95-101, Mouton, 1977.
Fonti e raccolte di hadîth qudsî
Riguardo al modo in cui fu raccolto, verificato e quindi trascritto, il hadîth qudsî non fu trattato diversamente dal hadîth profetico. Possiamo così vedere che le raccolte riconosciute di hadîth sono la sola fonte per entrambi i generi, quello qudsî e quello profetico, non essendo stata fatta alcuna distinzione tra essi, a parte le già viste formule impiegate nella loro introduzione, ed essendo entrambi inclusi nelle classificazioni del compilatore. Sembrerebbe che le raccolte di hadîth qudsî in quanto tali siano state compilate solo tardivamente. Queste raccolte non sono numerose e, per quanto ci è possibile sapere, sono le seguenti:
1.Kitâb mishkât al-anwâr fîmâ ruwiya `an Allâhi subhânahu min al-akhbâr, dello Shaykh Muhyî al-dîn ibn `Arabî (m. 638/1240). Il libro contiene centouno hadîth qudsî ed è stato stampato nel 1346/1927 ad Aleppo. E’ molto probabile che si tratti del libro citato da Ibn Hajar al-Haytamî nel suo Al-fath al-mubîn fî sharh al-arba`în quando dice: “I hâdith qudsî sono più di cento e sono stati raccolti in un volume ponderoso”, sebbene sia difficile definire “un volume ponderoso” la raccolta di Ibn `Arabî. Ne segnaliamo la traduzione francese di Muhammad Vâlsan, con testo a fronte, intitolata La Niche des Lumières, Les Editions de l’Oeuvre, Paris, 1983.
2.Nel suo Jam` al-jawâmi`, altrimenti conosciuti come Al-jâmi` al-kabîr e Al-jâmi` al-saghîr, Jalâl al-dîn al-Suyûtî (m. 911/1505) raggruppa separatamente il hâdîth qudsî da quello profetico; ciò è dovuto al fatto che il contenuto dei due libri è organizzato in ordine alfabetico e che ogni hadîth qudsî che inizia con la frase qâla ‘Llâhu `azza wa jalla compare sotto la lettera “Q” (qâf). Sessantasei hadîth qudsî sono contenuti nel Jâmi` al-saghîr e centotrentatré nel Jam` al-jawâmi`.
3.Al-ahâdîth al-qudsiyyah al-arba`îniyyah, del Mullâ `Alî al-Qârî (m. 1016/1607). Come indica il titolo il libro contiene quaranta hadîth qudsî selezionati dall’autore; è stato stampato ad Istanbul nel 1316/1898 e successivamente ad Aleppo nel 1346/1937.
4.Al-ithâfât al-saniyyah bi ‘l-ahâdîth al-qudsiyyah, di `Abd ar-Ra’ûf al-Munâwî (m. 1031H./1621), la quale contiene duecentosettantadue hadîth elencati in ordine alfabetico. E’ stato ristampato al Cairo numerose volte.
5.Al-ithâfât al-saniyyah fî ‘l-ahâdîth al-qudsiyyah, del giurista hanafita Muhammad ibn Mahmûd al-Tarabzûnî al-Madanî (m. 1200/1795), una raccolta diversa, nonostante il titolo, da quella di Munâwî appena citata. Al-Madanî fa riferimento al fatto di aver letto entrambe le raccolte di Suyûtî e di Munâwî e di aver tratto citazioni da queste23[1]. Sembra che l’intento del compilatore sia stato quello di raggruppare tutti i hadîth qudsî da lui conosciuti; la sua raccolta include non meno di ottocentosessantatrè hadîth ed egli sostiene che “una ricerca più accurata porterebbe alla conoscenza di altro materiale”24[2]. Tuttavia, il numero di hadîth contenuti nella raccolta contiene numerose ripetizioni dovute alle differenti versioni fornite.
Il compilatore ha incluso liberamente nella sua raccolta un certo numero di hadîth deboli, ed alcuni che sarebbero considerati “apocrifi” da studiosi meticolosi; egli pone tuttavia attenzione a tali questioni25[3].
La raccolta è stata pubblicata due volte a Hyderabad, nel 1323/1905 e nel 1358/1939;
èstata recentemente ripubblicata al Cairo nel 1387/1967.
6.Nel 1389/1969 un’ampia collezione di hadîth qudsî è apparsa in due volumi con il titolo di Al-ahâdîth al-qudsiyyah, curata dal Committee of the Qur’ân and Hadîth of the Higher Council for Islamic Affairs in Egitto, la pubblicazione contiene tutti i hadîth qudsî che si trovano nelle sei raccolte canoniche26[4] e nel Muwatta’ dell’Imâm Mâlik. E’ a tutt’oggi27[5] la raccolta più completa ed affidabile, contenendo quattrocento hadîth qudsî con le differenti varianti esistenti28[6].
Per quanto riguarda le raccolte in lingue europee, segnaliamo inoltre:
1.Al-ahadiths al-quoudoussias (Les hadiths divins), trad. Fawzi Chaaban, Dar Al- Kutub Al-Ilmiyah, Beyrouth, Liban, s.d., che riporta in linea di principio quattrocento hadîth, dei quali, tolte dall’autore le ripetizioni e le piccole varianti, ne sono effettivamente presenti e tradotti in francese, con testo originale a fronte, ben centotrentacinque.
2.Hadees-e-Qudsi, scelti da Maulana Aḥmad Saeed Dehlvi e tradotti dalla lingua Urdu da Muhammad Salman. E’ stato pubblicato in India nel 1972 e nel 1976. Il libro contiene solo la traduzione inglese ed il grado di autenticità dei hadîth varia poiché alcuni di essi sono deboli. La traduzione necessita di miglioramenti e di revisioni.
3.Il terzo capitolo del libro di W.A. Graham, Divine Word and Prophetic Word in Early Islam. Contiene la traduzione in lingua inglese di novanta hadîth con testo arabo a fronte. Nonostante il grado di autenticità degli hadîth sia vario, essi sono chiaramente ricondotti alle loro fonti originali. Il libro è stato pubblicato in America nel 1977.
4.Forty hadith qudsi, selezionati e tradotti in inglese da Ezzeddin Ibrahim e Denys Johnson-Davies (Abdul Wadoud), Dar al-Koran al-Kareem, 1980, Beirut-Libano e Damasco-Siria, stampato nella ex-Germania Ovest dalla Ernst Klett Printers Stuttgart. E’ all’Introduzione di quest’opera che la nostra introduzione si è liberamente ispirata.
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29[1] Muhammad al-Madanî: Al-Ithâfât al-Saniyyah fi al-Ahâdîth al-Qudsiyyah, p. 39 dell’edizione di Hyderabad, 1358/1939
30[2] Ibid., p. 187.
31[3] Ibid. (vedi ad esempio i hadîth nn. 110, 200, 201, 213, 316 e 327).
32[4] Le raccolte compilate da Bukhârî, Muslim, Tirmidhî, Abû Dâwûd, Nasâ`î e Ibn Mâjah.
33[5] Se in una futura edizione la raccolta dovesse includere, con le opportune verifiche, ulteriori hadîth qudsî del Musnad di Aḥmad ibn Hanbal e di altre fonti, l’opera potrebbe veramente essere considerata esauriente.
34[6] Nel 1397/1978 Mustafâ `Ashûr iniziò al Cairo la pubblicazione di una raccolta con il titolo Al- ahâdîth Al-qudsiyyah. Finora sono apparsi quattro brevi volumi contenenti sessanta hadîth. La raccolta
èstata attribuita all’Imâm Nawawî anche se in realtà l’Imâm Nawawî non ha compilato alcuna opera con questo titolo; il libro, come specificato dal compilatore stesso, è costituito semplicemente da hadîth qudsî scelti dal Sahîh di Muslim con un commento di Nawawî e qualche aggiunta.
Criteri generali della presente raccolta
Durante la stesura abbiamo tenuto conto delle seguenti considerazioni:
a)Ogni hadîth possiede in modo evidente le caratteristiche del hadîth qudsî, siano esse riscontrabili nell’intero testo od in una singola frase.
b)Si è posta molta cura affinché la raccolta potesse contenere solo hadîth attendibili. Tra quelli scelti ve ne sono così trentaquattro che si possono trovare nei Sahîh di Bukhârî e di Muslim; i rimanenti sei, debitamente verificati, si possono trovare in altre raccolte molto note, citate nel testo.
Quando, come spesso accade, un hadîth è reperibile in più di una fonte, abbiamo prima fornito l’indicazione della fonte dalla quale abbiamo preso la versione adottata e successivamente abbiamo citato le altre fonti nelle quali esso appare.
c)Ogni hadîth scelto illustra quanto più è possibile dei vari argomenti trattati nei hadîth qudsî, affinché il lettore possa avere un’idea generale della sua natura e dell’insegnamento che fornisce.
d)I hadîth sono ordinati secondo le tematiche principali, iniziando con quelli che trattano della fede, seguiti da quelli che affrontano i doveri religiosi, la qualità delle azioni e delle virtù, il martirio e la sopportazione di ciò che Allâh ha decretato, il pentimento e la richiesta della Sua misericordia, ed infine quei hadîth che riguardano il Giorno della Resurrezione. Il libro si apre e si chiude con dei hadîth che parlano della misericordia e del favore di Allâh.
e)li riportiamo senza menzionare le catene di trasmettitori per facilitarne l’apprendimento e renderli di maggiore beneficio, se così vuole Allâh.
Terminiamo con la ‘chiusura’ scritta dallo stesso Autore citato all’inizio di questa Introduzione: “Su Allâh io faccio
affidamento, a Lui tutto affido ed a Lui mi rimetto interamente. La lode e la Grazia gli appartengono ed in Lui sono il successo e la protezione”.
Quaranta Hadith Qudsi
A cura di Dr. Mujahed Badaoui
Hadith 01
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Quando Allâh ha ultimato la creazione, Si è prescritto nel Suo Libro: ‘La Mia misericordia prevale sulla Mia collera’”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî, Nasâ`î ed Ibn Mâjah).
Hadith 02
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh, sia Egli esaltato, ha detto:
“Il figlio di Adamo Mi ha accusato di menzogna ma non ne aveva diritto, e Mi ha ingiuriato ma non ne aveva diritto. E riguardo la sua accusa di menzogna nei Miei confronti, è la sua affermazione: ‘Egli non mi farà ritornare così come mi ha creato’; ma per Me iniziare la creazione non è più facile di quanto sia ripeterla. E riguardo la sua ingiuria nei Miei confronti, è la sua affermazione: ‘Allâh ha messo al mondo un figlio’; ma Io sono l’Unico, l’Incondizionato, non genero né sono generato, e non vi è nessuno eguale a Me35[1]”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Nasâ`î)
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36[1] Cfr. Cor., CXI.
Hadith 03
Da Zayd Ibn Khâlid al-Juhâniyy, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse:
«L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, aveva eseguito per noi la preghiera dell’alba ad al-Hudaybiyah, subito dopo un acquazzone caduto durante la notte. E quando il Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, aveva terminato la preghiera, si era rivolto ai presenti ed aveva detto loro:
“Sapete che cosa ha detto il vostro Signore?” Avevano detto: “Allâh ed il Suo Inviato
sono più sapienti”; aveva detto: “Tra i Miei servi, vi è chi ha dimostrato di credere in
Me e chi di non credere, e riguardo a chi ha detto: ‘Ci è stata data la pioggia per grazia di Allâh e per Sua misericordia’, quegli ha creduto in Me, non ha creduto nelle stelle. Ma riguardo a chi ha detto: ‘Ci è stata data la pioggia grazie a tale e tale stella’, quegli non ha creduto in Me, ha creduto nelle stelle”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Mâlik e Nasâ`î).
Hadith 04
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh ha detto: ‘I Figli di Adamo maledicono il tempo, ma Io sono il tempo, nella Mia mano vi sono la notte ed il giorno”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim).
Hadith 05
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh, sia Egli benedetto ed esaltato, ha detto: ‘Dei soci, Io sono il più indipendente dall’associazionismo; chi compie un’azione in cui associa altri che Me, abbandonerò lui ed il suo associazionismo’”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Ibn Mâjah).
Hadith 06
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Ho udito l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che diceva:
“La prima persona che sarà condannata il Giorno della Resurrezione sarà un uomo che è morto martire, e sarà condotto (alla presenza di Allâh), quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Ho combattuto per Te fino a che sono morto martire’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece hai combattuto perché si dicesse: “E’ un coraggioso”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia fino a venire gettato nell’Inferno.
Ed un uomo che ha studiato la scienza e l’ha insegnata, e che recitava il Corano, e sarà condotto (alla presenza di Allâh) quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Ho studiato la scienza e l’ho insegnata, ed ho recitato per Te il Corano’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece hai studiato la scienza perché si dicesse: “E’ un sapiente”, ed hai recitato il Corano perché si dicesse: “Egli è un recitatore”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia fino a venire gettato nell’Inferno.
Ed un uomo con cui Allâh è stato munifico ed a cui ha donato tutti i tipi di ricchezze, e sarà condotto (alla presenza di Allâh) quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Non ho trascurato alcun modo in cui desideri si elargisca, senza aver elargito in quel modo per Te’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece l’hai fatto perché si dicesse: “Egli è generoso”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia e verrà gettato nell’Inferno”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Tirmidhî e Nasâ`î).
Hadith 07
Da `Uqba ibn `Amir, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Ho udito l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che diceva:
“Il tuo Signore resta ammirato da un pastore di montoni che, in cima ad una rupe di montagna, chiama alla preghiera e prega. Ed Allâh, sia Egli onorato e magnificato, dice: ‘Guardate questo Mio servo, chiama alla preghiera ed esegue la preghiera, Mi teme; ho già perdonato il Mio servo, e l’ho ammesso nel Paradiso’”».
Lo ha trasmesso Nasâ`î con una catena di trasmettitori autentica (bi-sanad sahîh).
Hadith 08
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Se qualcuno esegue una preghiera in cui non ha recitato la “Madre del Corano”, allora essa è insufficiente – e ripeté la parola per tre volte -, incompleta. Fu detto ad Abû Hurayrah: “Veramente noi stiamo dietro a chi guida la preghiera”. Rispose: “(Allora) ripetila per conto tuo, poiché ho udito il profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che diceva: ‘Allâh, sia Egli onorato e magnificato, ha detto: – ‘Ho diviso la preghiera in due metà tra Me ed il Mio servo, ed il Mio servo avrà ciò che ha domandato. Quando il servo dice: ‘Lode ad Allâh, Signore delle creature’, Allâh, sia Egli onorato e magnificato, dice: ‘Il Mio servo Mi ha reso grazie’; e quando dice: ‘Il Misericordioso, il Clemente’, Allâh, sia Egli onorato e magnificato, dice: ‘Il Mio servo Mi ha reso omaggio’; e quando dice: ‘Padrone del Giorno del Giudizio’, Allâh dice: ‘Il Mio servo Mi ha glorificato’ – ed una volta ha detto: ‘Il Mio servo si è rimesso a Me’-; e quando dice: ‘Te adoriamo ed a Te chiediamo aiuto’, Egli dice: ‘Questo è tra Me ed il Mio servo, ed il Mio servo avrà ciò che ha domandato.’ E quando dice: ‘Guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai favorito, non di coloro con cui sei adirato, né di coloro che sono in errore’, Egli dice: ‘Questo è per il Mio servo, ed il Mio servo avrà ciò che ha domandato’ -”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Mâlik, Tirmidhî, Abû Dâwûd, Nasâ`î e Ibn Mâjah).
Hadith 09
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, che la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Delle sue azioni, la prima di cui il servo renderà conto il Giorno della Resurrezione, sarà la sua preghiera. E se è valida, allora sarà salvo e avrà successo, ma se non è valida, allora avrà fallito e sarà perduto. E se qualcosa nelle sue preghiere obbligatorie fa difetto, il Signore, sia Egli onorato e glorificato, dirà: ‘Guardate se il Mio servo ha qualche preghiera supererogatoria con cui si completino le preghiere obbligatorie difettose’ Poi, in base a ciò, verrà (giudicato) il resto delle sue azioni».
Lo ha trasmesso Tirmidhî (e così Abû Dâwûd, Nasâ`î, Ibn Mâjah e Aḥmad).
Hadith 10
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh, sia Egli onorato e magnificato, dice: “Il digiuno è Mio, ed Io lo ricompenso, abbandonando l’uomo il proprio piacere ed il proprio mangiare e bere per Me. Il digiuno è protezione, e chi digiuna ha due piaceri: un piacere quando rompe il digiuno ed un piacere quando incontra il proprio Signore; ed il puzzo della bocca di chi digiuna è per Allâh migliore del profumo del muschio”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim, Mâlik, Tirmidhî, Nasâ`î e Ibn Mâjah).
Hadith 11
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dall’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh ha detto: “Elargisci, o figlio di Adamo, elargirò a te”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim).
Hadith 12
Da Abû Mas`ûd al-Ansârî, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“E’ stato chiesto il rendiconto ad un uomo di quelli che sono venuti prima di voi; e non è stato trovato niente di buono a suo favore se non che si associava alla gente (per affari) ed era ricco, ed aveva ordinato ai suoi commessi di lasciare impunito (per la propria insolvenza nei pagamenti) chi fosse ridotto in miseria”. (Il Profeta) Ha detto: “Allâh ha detto: ‘Noi abbiamo maggior diritto di te di fare ciò. Lasciatelo impunito’”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî e Nasâ`î).
Hadith 13
Da `Adiyy Ibn Khâtim, Allâh sia soddisfatto di lui, che diceva:
«Ero presso l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, quando sono giunti da lui due uomini: uno di loro si lamentava della miseria e l’altro si lamentava del brigantaggio, e l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui ha detto: “Riguardo al brigantaggio, non trascorrerà per te che poco tempo sino a che la carovana si diriga a Mecca senza scorta. E riguardo alla miseria, l’Ora non verrà sino a che qualcuno di voi vada in giro con la propria elemosina, senza trovare chi gliela accetti. Poi qualcuno di voi si troverà di fronte ad Allâh; non ci sarà barriera tra di loro, né un interprete che traduca per lui, poi Egli gli chiederà: ‘Non ti ho dato ricchezza?’ Risponderà: ‘Certo!’. Poi Egli gli chiederà: ‘Non ti ho mandato un Inviato?’ Risponderà: ‘Certo!’ E guarderà alla sua destra e non vedrà che l’Inferno, poi guarderà alla sua sinistra e non vedrà che l’Inferno. Quindi che qualcuno di voi si guardi dall’Inferno, anche se fosse con mezzo dattero, e se non lo trova, con una buona parola”».
Lo ha trasmesso Bukhârî.
Hadith 14
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh, sia Egli benedetto ed esaltato, ha degli angeli, viaggiatori virtuosi che cercano assemblee che Lo menzionino (lett. della menzione). E quando trovano una assemblea in cui Lo si menziona (lett. in cui vi è menzione), vi prendono posto e si avvolgono l’un l’altro con le proprie ali, fino a colmare ciò che si trova tra di loro ed il cielo più vicino; e quando (i presenti) se ne vanno, ascendono e salgono al cielo». Disse: «Ed Allâh, sia Egli onorato e magnificato, chiede loro, ma Egli è il più sapiente nei loro confronti: “Da dove venite?” Rispondono: “Eravamo in compagnia di alcuni Tuoi servi sulla Terra, che decantano le Tue lodi e proclamano la Tua grandezza, e testimoniano la Tua Unicità, e Ti rendono grazie e Ti rivolgono domande”. Egli chiede: “E che cosa Mi domandano?” Dicono: “Ti domandano il Tuo Paradiso”. Egli chiede: “Ed hanno visto il Mio Paradiso?” Rispondono: “No, o Signore”. Egli chiede: “E come sarebbe se avessero visto il Mio Paradiso!” Rispondono: “E Ti chiedono di proteggerli”. Egli chiede: “E da che cosa Mi chiedono di proteggerli?” Rispondono: “Dal Tuo Inferno, o Signore”. Egli chiede: “Ed hanno visto il Mio Inferno?” Rispondono: “No”. Egli dice: “E come sarebbe se avessero visto il Mio Inferno!” Dicono: “E Ti chiedono di perdonarli”». (Il Profeta) Disse: «Ed Egli dice: “Li ho già perdonati, ed ho dato loro ciò che hanno domandato, e li ho protetti da ciò da cui hanno chiesto protezione”». (Il Profeta) Disse: «Dicono: “Signore, tra di loro c’era un tale, un peccatore, che era solo di passaggio e si è seduto con loro”». (Il Profeta) Disse: «Ed Egli dice: “Ho perdonato (anche) lui: queste sono persone con cui il loro compagno non soffrirà”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî, Tirmidhî e Nasâ`î).
Hadith 15
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Il Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh, sia Egli esaltato, dice: ‘Io sono secondo l’idea che il Mio servo ha di Me, ed Io sono con lui quando Mi menziona; e se Mi menziona in cuor suo, lo menziono in cuor Mio. E se Mi menziona in pubblico, lo menziono in un pubblico migliore di quello; e se si avvicina a Me di un palmo, Mi avvicino a lui di un cubito, e se si avvicina a Me di un cubito; Mi avvicino a lui di un braccio; e se viene da Me camminando, vado da lui correndo’”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim, Tirmidhî e Ibn Mâjah).
Hadith 16
Dal figlio di `Abbâs, Allâh sia soddisfatto di entrambi, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che, tra ciò che trasmetteva per conto del proprio Signore, sia Egli onorato e magnificato, disse:
«Allâh ha scritto le buone azioni e le cattive, poi ha spiegato ciò: chi dunque si propone una buona azione e non la compie, Allâh gliela ascrive presso di Sé come una buona azione completa; se egli se la propone e la compie, Allâh gliela ascrive presso di Sé come dieci buone azioni, per settecento volte, o per molte volte di più. A chi si propone una cattiva azione e non la compie, Allâh gliela ascrive presso di Sé come una buona azione completa; e se egli se la propone e la compie, Allâh la scrive come una sola cattiva azione».
Lo hanno trasmesso Bukhârî e Muslim.
Hadith 17
Da Abû Dharr al-Ghifârî, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che, tra ciò che trasmetteva per conto del proprio Signore, sia Egli onorato e magnifiato, disse:
«O Miei servi: Io ho proibito l’oppressione a Me stesso e l’ho resa proibita tra di voi, quindi non opprimetevi l’un l’altro.
O Miei servi: voi tutti siete in errore tranne chi guido, quindi chiedeteMi di guidarvi,
viguiderò. O Miei servi: voi tutti siete affamati tranne chi nutro, quindi chiedeteMi di nutrirvi, vi nutrirò. O Miei servi: voi tutti siete nudi tranne chi vesto, quindi chiedeteMi di vestirvi, vi vestirò. O Miei servi: voi peccate di notte e di giorno, ed Io perdono tutti i peccati, quindi chiedeteMi di perdonarvi, vi perdonerò.
O Miei servi: voi non arriverete a danneggiarMi tanto da nuocerMi, e non arriverete a
beneficiarMi tanto da giovarMi. O Miei servi: se anche il primo e l’ultimo di voi, e gli uomini ed i jinn37[1] tra voi, fossero come il più timorato cuore d’uomo tra voi, ciò non accrescerebbe il Mio regno in nulla. O Miei servi, se anche il primo e l’ultimo di voi, e gli uomini ed i jinn tra voi, fossero come il più perverso cuore d’uomo tra voi, ciò non diminuirebbe il Mio Regno in nulla. O Miei servi, se anche il primo e l’ultimo di voi, e gli uomini ed i jinn tra voi, si trovassero su di un’unica spianata e Mi domandassero, ed Io dessi a ciascuno quello che ha domandato, ciò non diminuirebbe quanto posseggo se non di quanto lo diminuirebbe l’ago se fosse immerso nel mare38[2].
O Miei servi: sono solamente le vostre azioni ciò che vi calcolo, per cui poi vi ripago; quindi chi trova del bene, lodi Allâh, e chi trova altro, non biasimi che se stesso».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Tirmidhî e Ibn Mâjah).
Hadith 18
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh, sia Egli onorato e magnificato, il Giorno della Resurrezione dirà: ‘O figlio di Adamo, ero ammalato e non Mi hai visitato’; l’uomo dirà: ‘O Signore, e come avrei potuto visitarTi quando Tu sei il Signore delle creature?’ Egli dirà: ‘Non sapevi che il tale Mio servo era ammalato e non l’hai visitato? Non sapevi che se tu l’avessi visitato Mi avresti trovato presso di lui? O figlio di Adamo: ti ho chiesto da mangiare e non Mi hai dato da mangiare’; l’uomo dirà: ‘O Signore, e come avrei potuto darTi da mangiare quando Tu sei il Signore delle creature?’ Egli dirà: ‘Non sapevi che il tale Mio servo ti ha chiesto da mangiare, e non gli hai dato da mangiare? Non sapevi che se tu gli avessi dato da mangiare avresti trovato che ciò era per Me? O figlio di Adamo, ti ho chiesto da bere e non Mi hai dato da bere’; l’uomo dirà: ‘O Signore, come avrei potuto darTi da bere quando Tu sei il Signore delle creature?’ Egli dirà: ‘Il tale Mio servo ti ha chiesto da bere e non gli hai dato da bere; non sapevi che se tu gli avessi dato da bere avresti trovato che ciò era per Me?’”»
Lo ha trasmesso Muslim.
Hadith 19
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh, sia Egli onorato e magnificato, ha detto: ‘La Magnificenza è il Mio manto, e la Grandezza il Mio abito; e chi Mi contesta una di esse, lo precipiterò nell’Inferno’”».
Lo ha trasmesso Abû Dâwûd (e così Ibn Mâjah, e Aḥmad) con delle catene di trasmettitori autentiche (bi-asânid sahîhah)39[1].
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40[1] Questo hadîth viene trasmesso anche da Muslim, in un’altra versione.
Hadith 20
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse:
«Le porte del Paradiso saranno aperte il lunedì ed il giovedì, e sarà perdonato ad ogni servo che non associ nulla ad Allâh, tranne ad un uomo tra il quale ed il proprio fratello ci sia stato del rancore, e sarà detto: “Date a questi una proroga fino a che si riconcilino, date a questi una proroga fino a che si riconcilino, date a questi una proroga fino a che si riconcilino”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Mâlik ed Abû Dâwûd).
Hadith 21
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh, sia Egli esaltato, ha detto: “Vi sono tre di cui Io sarò avversario il Giorno della Resurrezione: un uomo che ha dato il suo giuramento per Me e poi l’ha tradito; un uomo che ha venduto un uomo libero e si è arricchito illegalmente del suo prezzo; un uomo che ha ingaggiato un lavoratore e ne è rimasto pienamente soddisfatto, e non gli ha dato il suo compenso”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Ibn Mâjah e Aḥmad).
Hadith 22
Da Abû Sa`îd, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui ha detto:
“Che nessuno di voi abbia poca stima di se stesso”. Hanno chiesto: “O Inviato di Allâh, come potrebbe qualcuno di noi avere poca stima di se stesso?” Rispose: “Vede una questione di Allâh su cui dovrebbe pronunciarsi, poi non si pronuncia al riguardo, così Allâh, sia Egli onorato e magnificato, il Giorno della Resurrezione gli dirà: ‘Che cosa ti ha impedito di pronunciarti su tale e tale (argomento)?’ Risponderà: ‘La paura della gente’. Ed Egli dirà: ‘Ma sono Io ad avere maggior diritto che tu Mi tema’“».
Lo ha trasmesso Ibn Mâjah con una catena di trasmettitori autentica (bi-sanad sahîh).
Hadith 23
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh il Giorno della Resurrezione dirà: ‘Dove sono quelli che si amano l’un l’altro nella Mia Maestà? Oggi li proteggerò con la Mia ombra, giorno in cui non vi è ombra che la Mia ombra’”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Mâlik).
Hadith 24
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Il Messaggero di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Quando Allâh ama un servo chiama Gabriele, su di lui la pace, e dice: ‘Io amo il tale, quindi amalo’“. (Il Profeta) Ha detto: “E Gabriele lo ama, poi proclama nel cielo e dice: ‘Allâh ama il tale, quindi amatelo’, e gli abitanti del cielo lo amano”. (Il Profeta) Ha detto: “Poi sulla Terra è per lui stabilita l’accoglienza. E quando Allâh odia un servo, chiama Gabriele e dice: ‘Io odio il tale, quindi odialo’. E Gabriele lo odia, poi proclama agli abitanti del cielo: ‘Allâh odia il tale, quindi odiatelo’“. (Il Profeta) Ha detto: “E lo odiano, poi sulla Terra è per lui stabilito l’odio”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî, Mâlik e Tirmidhî).
Hadith 25
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse:
«Allâh, sia Egli onorato e magnificato, ha detto: “Chi è ostile ad un Mio santo, gli dichiarerò guerra, ed il Mio servo non si avvicina a Me con nulla che Mi sia più amato di ciò che gli ho prescritto. Ed il Mio servo continua ad avvicinarsi a Me con le opere supererogatorie fino a che lo amo; e quando lo amo sono il suo udito con cui ode, e la sua vista con cui vede, e la sua mano con cui afferra, ed il suo piede con cui cammina; e se Mi domanda gli darò, e se Mi chiede protezione, gli darò protezione. Ed in nulla che Io faccio esito, quanto esito nel (prendere) l’anima del Mio servo fedele, che detesta la morte, poiché Io detesto (causare) il suo male”».
Lo ha trasmesso Bukhârî.
Hadith 26
Da Abû Umâma, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Allâh, sia Egli onorato e magnificato, ha detto: “Il più beato presso di Me tra i Miei santi è un credente con pochi beni, dedito alla preghiera, che si è distinto nell’adorare il proprio Signore e gli ha obbedito nell’intimo; e passava inosservato tra la gente, non veniva additato, ed il suo sostentamento era minimo ed ha sopportato ciò”. Poi (il Profeta) batté con la sua mano, e disse: “La sua morte sarà anticipata, quelli che lo piangeranno saranno pochi, la sua eredità sarà misera”».
Lo ha trasmesso Tirmidhî (e così Aḥmad ed Ibn Mâjah) con una catena di trasmettitori autentica (wa isnâdi-hi hasan).
Hadith 27
Da Masrûq, che disse: «Abbiamo domandato – oppure: ho domandato – ad `Abdallâh (Ibn Mas`ûd) di questo versetto:
“E non considerate coloro che sono stati uccisi sulla via di Allâh morti, ma vivi presso il proprio Signore vengono sostentati”[1].
Disse: “Abbiamo già domandato di ciò, ed (il Profeta) ha detto: ‘I loro spiriti sono all’interno di uccelli verdi, per cui delle lanterne sono appese al Trono; vagano dove vogliono per il Paradiso, poi riparano in quelle lanterne, ed il loro Signore chiede loro informazione e dice: ‘Desiderate qualcosa?’ Rispondono: ‘Quale cosa potremmo desiderare, quando noi vaghiamo dove vogliamo per il Paradiso?’ E fa loro quella
(domanda) per tre volte, e quando vedono che non eviteranno di venire interrogati, rispondono: ‘O Signore, vogliamo che mandi i nostri spiriti nei nostri corpi, per essere uccisi sulla tua via un’altra volta’. E quando Egli vede che non hanno alcun bisogno, vengono lasciati (stare)”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Tirmidhî, Nasâ`î e Ibn Mâjah)
Hadith 28
Da Jundub Ibn `Abdallâh, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Tra quelli che sono venuti prima di voi vi era un uomo che aveva una ferita; soffriva, aveva preso un coltello e con questo si era tagliato la mano, ed il sangue non cessava (di uscire), finché è morto. Allâh, sia Egli esaltato, ha detto: ‘Il Mio servo Mi ha preceduto riguardo la propria anima: gli ho interdetto il Paradiso’”».
Lo ha trasmesso Bukhârî.
Hadith 29
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse:
«Allâh, sia Egli esaltato, dice: “La ricompensa presso di Me per il Mio servo fedele, se tra gli abitanti del mondo ho chiamato a Me il suo migliore amico, poi ha sopportato ciò rimettendosi a Me, non è che il Paradiso”».
Lo ha trasmesso Bukhârî.
Hadith 30
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse:
«Allâh, sia Egli onorato e magnificato, ha detto: “Se il Mio servo anela incontrarmi, anelo incontrarlo, e se detesta incontrarmi, detesto incontrarlo”».
Lo hanno trasmesso Bukhârî e Mâlik. Nella versione di Muslim viene chiarito il senso del hadîth:
«Da `Aisha, Allâh sia soddisfatto di lei, che disse: “L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
‘Chi anela incontrare Allâh, Allâh anela incontrarlo, e chi detesta incontrare Allâh, Allâh detesta incontrarlo». Ho chiesto: «O Profeta di Allâh, è per la ripugnanza della morte? Noi tutti infatti detestiamo la morte». Ha risposto: «Non è così, ma il credente, quando gli vengono annunciati la misericordia di Allâh, il Suo favore ed il Suo Paradiso, anela incontrare Allâh ed Allâh anela incontrarlo; ed il miscredente, quando gli vengono annunciate la punizione di Allâh e la sua collera, detesta incontrare Allâh ed Allâh detesta incontrarlo».
Hadith 31
Da Jundub, Allâh sia soddisfatto di lui:
«L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha raccontato: “Un uomo ha detto: ‘Per Allâh, Allâh non perdonerà il tale’; ed Allâh, sia Egli esaltato, ha detto: ‘Chi è che giura su di Me che non perdonerò il tale? Infatti ho già perdonato il tale, ed ho reso vano il tuo atto”». O comunque abbia detto.
Lo ha trasmesso Muslim.
Hadith 32
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Un uomo si era comportato sconsideratamente, e quando gli si era presentata la morte aveva raccomandato i propri figli ed aveva detto: “Quando sarò morto bruciatemi, poi riducetemi in polvere, poi disperdetemi nel mare poiché per Allâh, se il mio Signore avesse potere su di me mi punirebbe in un modo in cui non ha punito nessuno”, ed avevano fatto così di lui. Ed Egli aveva detto alla Terra: “Rigenera ciò che hai preso”, e rieccolo in esistenza; ed Egli gli aveva chiesto: “Che cosa ti ha indotto a ciò che hai fatto?” Aveva risposto: “Il timore di Te (oppure: la paura di Te), o Signore”. Ed Egli lo aveva perdonato per questo».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî, Nasâ`î e Ibn Mâjah).
Hadith 33
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che, tra ciò che riportava per conto del proprio Signore, sia Egli onorato e magnificato, ha detto:
«Un servo aveva commesso un peccato, ed aveva detto: “O Allâh, perdona il mio peccato”; ed Egli, sia benedetto ed esaltato, aveva detto: “Il Mio servo ha commesso un peccato, e sa di aver un Signore che perdona il peccato, e che per esso punisce”. Poi era ritornato a peccare, ed aveva detto: “O Signore, perdona il mio peccato”; ed Egli, sia benedetto ed esaltato, aveva detto: “Il Mio servo ha commesso un peccato, e sa di avere un Signore che perdona il peccato, e che per esso punisce”. Poi era ritornato a peccare, ed aveva detto: “O Signore, perdona il mio peccato”; ed Egli, sia benedetto ed esaltato, aveva detto: “Il Mio servo ha commesso un peccato, e sa di aver un Signore che perdona il peccato, e che punisce per il peccato. Fai ciò che vuoi, poiché ti ho già perdonato”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî).
Hadith 34
Da Anas, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Ho udito l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che diceva:
“Allâh, sia Egli esaltato, ha detto: ‘O figlio di Adamo, finché tu Mi invochi e Mi supplichi, ti perdonerò per ciò che proviene da te e non ne terrò conto. O figlio di Adamo, se i tuoi peccati raggiungessero le nuvole del cielo poi Mi chiedessi di perdonarti, ti perdonerei. O figlio di Adamo, se tu venissi da Me con dei peccati della grandezza della Terra poi Mi incontrassi senza associarMi nulla, verrei da te con un perdono altrettanto grande’”».
Lo ha trasmesso Tirmidhî (e così Aḥmad ibn Hanbal) con una catena autentica di trasmettitori (wa sanadi-hi hasan).
Hadith 35
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, disse:
«Il nostro Signore, sia Egli benedetto ed esaltato, discende ogni notte sino al cielo più vicino, quando manca l’ultimo terzo della notte, e dice: “Chi M’invoca, cosicché lo esaudisca? Chi Mi domanda, cosicché gli dia? Chi Mi chiede di perdonarlo, cosicché lo perdoni?”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim, Mâlik, Tirmidhî e Abû Dâwûd). Nella versione di Muslim compare un’aggiunta:
«E continua così fino a che l’alba riluce».
Hadith 36
Da Anas, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«I credenti si riuniranno il Giorno della Resurrezione e diranno: “Se chiedessimo di intercedere presso il nostro Signore?” Così si recheranno da Adamo, e diranno: “Tu sei il padre degli uomini, Allâh ti ha creato con la Sua mano ed ha fatto prosternare a te i Suoi angeli, e ti ha insegnato i nomi di ogni cosa, quindi intercedi per noi presso il tuo Signore affinché ci liberi da questa nostra situazione”; ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, e menzionerà il suo peccato, e si vergognerà – “Recatevi da Noè; infatti è il primo in-viato che Allâh ha mandato agli abitanti della Terra”; e si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”- e menzionerà di aver chiesto al suo Signore qualcosa di cui non aveva discernimento[1], e si vergognerà e dirà: “Recatevi dall’Amico del Misericordioso”[2]. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, recatevi da Mosè, un servo a cui Allâh ha parlato ed a cui ha dato la Torah”. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi”, e menzionerà di aver ucciso una persona[3] non in cambio di una (altra) persona e si vergognerà con il proprio Signore, e dirà: “Recatevi da Gesù, servo di Allâh e Suo inviato, e Verbo di Allâh e Suo Spirito”. E si recheranno da lui, ed (egli) dirà: “Non sono adatto a voi, recatevi da Muhammad, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, un servo a cui Allâh ha perdonato i suoi peccati passati e futuri”; e arriveranno da me ed io andrò a chiedere il permesso al mio Signore, e mi sarà concesso. E quando vedrò il mio Signore, cadrò prosternato, ed Allâh mi lascerà così finché vorrà, poi sarà detto: “Alza la tua testa e domanda, ti sarà dato, e dì, sarà(i) udito, ed intercedi, sarà intercesso”. Ed alzerò la mia testa, e Gli renderò grazie con una lode che Egli mi insegnerà, poi intercederò ed Egli mi fisserà un limite (di uomini), e li farò entrare nel Paradiso. Poi ritornerò da Lui, e quando vedrò il mio Signore cadrò prosternato allo stesso modo, poi intercederò ed Egli mi fisserà un limite, e li farò entrare nel Paradiso. Poi tornerò la terza volta, poi tornerò la quarta volta, e dirò: “Non è rimasto nell’Inferno se non chi il Corano vi ha confinato, ed a cui toccherà rimanervi per l’eternità”».
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim, Tirmidhî e Ibn Mâjah). In un’altra versione del Bukhârî compare questa aggiunta:
«Il Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto: “Uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”[4], e nel cui cuore vi era del bene del peso di un chicco d’orzo; poi uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”, e nel cui cuore vi era del bene del peso di un chicco di frumento; poi uscirà dall’Inferno chi ha detto: “Lâ ilâha illâ ‘Llâh”, e nel cui cuore vi era del bene del peso di una pagliuzza”».
[1]E’ un riferimento a Cor., XI:45-6, dove Noè chiede all’Altissimo di salvare suo figlio dal Diluvio; gli viene detto che quegli non è persona retta e che Noè non dovrebbe aspettarsi che venga salvato solo perché è suo figlio.
[2]Ovvero Abramo (Ibrâhîm).
[3]Cor., XXVIII:15-16.
[4]“Non vi è divinità se non Allâh”.
Hadith 37
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «L’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh ha detto: ‘Ho preparato per i Miei servi devoti ciò che nessun occhio ha visto e nessun orecchio ha udito e non è sovvenuto ad anima d’uomo’. Recitate se volete[1]: ‘E nessun anima conosce la gioia che è tenuta nascosta per loro’”»[2].
Lo hanno trasmesso Bukhârî, Muslim, Tirmidhî e Ibn Mâjah.
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[1]Le parole: “Recitate se volete” sono di Abû Hurayrah.
[2]Cor., XXXII:17.
Hadith 38
Da Abû Hurayrah, Allâh sia soddisfatto di lui, dall’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Quando Allâh ha creato il Paradiso e l’Inferno, ha inviato Gabriele nel Paradiso e ha detto: “Guardalo, e guarda ciò che vi ho preparato per i suoi abitanti”». (Il Profeta) Disse: «Vi è andato e l’ha guardato e ha guardato ciò che Allâh vi aveva preparato per i suoi abitanti». (Il Profeta) Disse: «Ed è ritornato da Lui ed ha detto: “Per la Tua potenza, non ne sentirà parlare nessuno senza entrarvi”. Ed Egli ha ordinato che ve-nisse circondato con le avversità, ed ha detto: “Ritornavi e guarda ciò che vi ho preparato per i suoi abitanti”». (Il Profeta) Disse: «Vi è ritornato, ed ecco che era già stato circondato con le avversità, ed è ritornato da Lui ed ha detto: “Per la Tua potenza, ho davvero paura che nessuno vi entrerà”. Ed Egli ha detto: “Vai nell’Inferno e guardalo, e guarda ciò che vi ho preparato per i suoi abitanti”. Ed ecco che una sua parte ne sovrastava un’altra, ed è ritornato da Lui ed ha detto: “Per la Tua potenza, non ne sentirà parlare nessuno, da entrarvi”. Ed Egli ha ordinato che venisse circondato con i piaceri, ed ha detto:
“Ritornavi”, e vi è ritornato ed ha detto: “Per la Tua potenza, temo davvero che nessuno se ne salverà senza entrarvi”».
Lo ha trasmesso Tirmidhî ed ha detto: hadîth buono ed autentico (hasan sahîh) (e così Abû Dâwûd ed Nasâ`î).
Hadith 39
Da Abû Sa`îd al-Khudrî, Allâh sia soddisfatto di lui, dal Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che disse:
«Il Paradiso e l’Inferno argomentavano. L’Inferno ha detto: “In me vi sono i prepotenti e gli alteri”. Il Paradiso ha detto: “In me vi sono i deboli ed i poveri tra gli uomini”. Ed Allâh ha giudicato tra di essi: “Tu sei il Paradiso, la Mia misericordia, tramite te ho misericordia di chi voglio, e tu sei l’Inferno, la Mia punizione, tramite te punisco chi voglio, e Mi faccio carico della quantità sufficiente per riempirvi entrambi”».
Lo ha trasmesso Muslim (e così Bukhârî e Tirmidhî).
Hadith 40
Da Abû Sa`îd al-Khudrî, Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Il Profeta, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, ha detto:
“Allâh dirà agli abitanti del Paradiso: ‘O abitanti del Paradiso’. Diranno: ‘Siamo ai tuoi ordini nostro Signore, e pronti a compiacerTi, ed il bene è nelle Tue mani’, ed Egli chiederà: ‘Siete soddisfatti?’ Risponderanno: “E che cosa avremmo da non essere soddisfatti, o Signore, quando ormai ci è stato dato ciò che non hai dato ad alcuna tra le Tue creature?’ Ed Egli chiederà: ‘Forse che non vi darò qualcosa di meglio di questo?’ Risponderanno: ‘O Signore, e quale cosa è meglio di questo?’ Ed Egli dirà: ‘Vi accorderò il Mio favore, e dopo di ciò non Mi adirerò mai più con voi”.
Lo ha trasmesso Bukhârî (e così Muslim e Tirmidhî).