Rabi’a al-Adawiyya

Rabi’ah fu vista correre per una strada di Bassora, portando una torcia accesa in una mano e nell’altra un secchio d’acqua. Interrogata “O Signora della Vita Futura, dove vai e che cosa significa questo?”, rispose “Voglio incendiare il Paradiso e spegnere l’Inferno, perché questi due veli spariscano e i suoi servi Lo adorino senza sperare ricompense o temere castighi”.

Rabi’a al-Adawiyya una volta disse:
” Non ho mai permesso che il mio ego credesse di vivere un giorno di più. Al contrario io gli dicevo: ‘ O Rabia !, devi sapere che questa è l’ultima notte della tua vita, ai visto il tramonto, ma non vedrai mai la prossima alba, perciò devi essere molto sincera con le devozioni e le orazioni di questa notte e devi cercare di rendere il tuo signore contento di te’. In questa maniera ero capace di prostrarmi mille volte ogni notte”.

Mentre Rabi’a pregava con tanto fervore nella sua cella oscura, la cella era illuminata ogni notte da luci divine.
Quando Lei vedeva che la mattina era giunta, diceva a se stessa:
” O Rabi’a, non aspettare fino al calare della notte per la devozione, perché sebbene tu abbia visto l’alba, sicuramente non vivrai fino al tramonto”.
A causa di tale devozione Allah le concesse del Suo amore,tanto che lei sempre era immersa in esso e non cercava altra soddisfazione nella sua vita. Quando il suo cuore era cosi occupato con l’amore del Signore, tutti gli altri sapori le sembravano così insipidi da non poter trovar posto nel suo cuore.

 

Scrisse molte poesie, delle quali la più nota è la seguente:

Ti amo con due amori, l’uno interessato, l’altro degno di te.
Il primo sta nel dedicare i miei  pensieri a Te solo, ogni altro escluso.
L’altro amore, che vuol darti quello di cui sei degno, sta nel desiderio
che i tuoi veli cadano e che io Ti veda.
Nessuna lode a me per l’uno o per l’altro, a Te la lode per ambedue.