XXIII

L’ufficio funebre

Fu domandato a Wahb figlio di Munabbih:
Forse che le parole “Non vi è dio fuorchè Iddio” non sono le chiavi del giardino supremo?
Egli rispose:
Certamente; però non c’è chiave che non abbia i suoi dentini. Se venite con una chiave che ha i suoi dentini, potete aprire, ma se doveste venire con una chiave senza dentini, la porta non s’aprirà.

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Abù Darr – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Disse l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
Venne da me un inviato del mio Signore, annunziandomi (oppure disse: «dandomi la buona novella»; non ricordo esattamente) che chi, facendo parte della mia comunità, fosse morto senza aver mai associato alcunchè a Dio, sarebbe entrato nel giardino supremo.
Io obiettai:
Ma se ha fornicato, se ha rubato…?
Anche se ha fornicato, anche se ha rubato rispose.

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Riferì Abu Salamah che ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – sposa del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli aveva raccontato:
Abù Bakr – sia soddisfatto Iddio di lui – arrivò a cavallo dalla sua casa di Sunh, saltò giù ed entrò nella moschea.
Senza parlare ad alcuno entrò da me, precipitandosi verso il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – composto sul letto funebre con un ampio manto. Gli scoprì il volto, si chinò, lo abbracciò, e allora scoppiò a piangere:
Ti avrei, scambiato con mio padre, o Profeta di Dio! Per te Iddio non duplicherà la morte. Ma la morte ch’era scritta per te, quella è venuta!
Abu Salamah continuò:
Il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio dl ambedue – mi ha detto che Abu Bakr – sia soddisfatto Iddio di lui – usci fuori, e, trovato Umar – sia soddisfatto Iddio di lui – che parlava alla folla, gli disse:
Siediti! L’altro rifiutò. Ripetè:
Siediti! Ma Umar rifiutò ancora. Allora Abu Bakr – sia soddisfatto Iddio di lui – attaccò la professione di fede, mentre la gente cominciavà ad avvicinarglisi voltando le spalle a Umar – sia soddisfatto Iddio di lui -.
Dopo la professione di fede disse:
Chi di voi adorava Muḥammad – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – … Ecco Muḥammad – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – è morto!
Chi di voi adorava Iddio… Ecco! Iddio è vivo, e non muore! Iddio – Egli è l’Altissimo – ha detto: Muḥammad non è se non un apostolo; gli altri apostoli sono già passati, prima di lui. (III, 138)
Perdio! Fu come se la gente non sapesse affatto che Iddio aveva rivelato questo versetto, finché non lo recitò Abu Bakr sia soddisfatto Iddio di lui. –
Esso fu così raccolto dalla sua bocca, e non s’udì più nessuno che non lo recitasse.

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Umm al-‘Ala’, una donna degli Ansar che aveva giurato fedeltà al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – raccontò:
Quando gli Emigrati furono assegnati a sorte presso gli Ansar, a noi toccò Uthman figlio di Maz’un. Lo alloggiammo nelle nostre case, ma egli, colpito da un malessere, ne morì.
Quando, dopo la sua morte, l’avemmo lavato e avvolto nelle sue vesti, venne l’inviato dl Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – Io dissi:
Iddio abbia misericordia di te, Abu al-Saib, Io testimonio che Dio ti ha ben concesso i suoi favori.
E il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
Come sai tu che Dio gli ha concesso i Suoi favori?
Ti serva mio padre di riscatto, o Inviato di Dio! A chi, se no, Dio dovrebbe concedere i Suoi favori?
Certo! Rispose Hutman il suo fato l’ha avuto, e, per Dio, gli auguro Il bene. Ma perdio… Io, che sono l’Inviato di Dio, io non so che cosa sarà di me.
Perdio! – concluse Umm al-‘Ala -. D’ora in poi non dirò mai più che qualcuno è un puro!

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Il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Quando morì Abd Allah figlio di Ubayy, suo figlio andò dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e disse:
O Inviato di Dio, dammi il tuo camicione perché serva da sudario a mio padre, e prega per lui, che Iddio ne abbia pietà!
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli diede il suo camicione, dicendo:
Avvertimi quand’è il momento, e pregherò per lui.
Quando quello lo avverti, ed egli si stava accingendo a pregar per il morto, Umar – sia soddisfatto Iddio di lui – lo trattenne dicendo:
Ma Iddio non t’ha forse proibito di pregare per gl’ipocriti?
Egli rispose:
Ho due possibilità. è detto: Che tu implori il perdono per essi o non lo implori, poco importa; se tu lo implorassi anche settanta volte, Iddio non perdonerebbe loro(IX, 81). E compì la preghiera su quel morto. Fu allora che discese il versetto:Non pregare affatto per qualcuno di essi che sia morto (IX 85).

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Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Non è dei nostri chi si schiaffeggia le guance, si lacera la scollatura, e lancia le grida del tempo dell’Ignoranza.

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Amas figlio di MaIIk .- sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Entrammo, accompagnando l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – da Abu Sayf, il fabbro,
marito della nutrice di Ibrahim – la pace eterna su di lui – L’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – prese Ibrahim tra le braccia, lo baciò e lo annusò.
Dopo qualche tempo entrammo nuovamente, proprio mentre Ibrahim esalava l’ultimo respiro.
Dagli occhi dell’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – cominciarono a sgorgar le lacrime. Allora Abd al-Rabman figlio di Awf gli disse:
Anche tu, Inviato di Dio?
Ah, figlio di Awf! Rispose. È misericordia..,
E poiché continuava a piangere, aggiunse:
L’occhio piange e il cuore è afflitto. Noi diciamo solo ciò che gradisce il nostro Signore: separarsi da te, Ibrahim, che tristezza!

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Amir figlio di Rabi’ah riferì che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando vedete un funerale, alzatevi in piedi finché non è passato.

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Riferì Abd al-Raḥmān figlio di Abu Layla:
Un giorno, a Qadisiyyah, Sahl figlio di Hunayf e Qays figlio di Sa’d se ne stavano seduti, quando passò davanti a loro un funerale. Si alzarono, ma venne loro detto:
Guardate che si tratta di uno del posto, un” dimmi”.
Essi allora risposero:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – si alzò urna volta quando passò davanti a lui un funerale.
Gli tu detto; “Ma è il funerale d’un Giudeo “; al che egli rispose;
“Perché? Non è un’anima? ”

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