LXXV

I malati

Narrò ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei -,
la moglie del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, che egli aveva detto:
Di tutti i danni che colpiscono il Musulmano, non ce n’è nessuno che Dio non accetti come espiazione, compresa la spina che lo punge.

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Narrò Ka’b che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Il credente è come lo stelo vivo di una pianta che il vento una volta piega e una volta raddrizza mentre l’ipocrita somiglia al cedro del Libano: sta saldo finché non crolla tutto in una volta.

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Abu Hurayrah narrò che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica a e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando Iddio vuole il bene di un uomo, lo inonda di guai.

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Disse ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei -:
Non ho veduto nessuno che sentisse il dolore fisico più fortemente dell’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -.

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Narrò Abd Allah figlio di Mas’ud – sia soddisfatto Iddio di lui-:
Visitai il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – durante la sua ultima malattia; pativa sofferenze acute.
Gli dissi:
Tu certo ti senti molto male. Questo sicuramente perché riceverai una ricompensa doppia.
Rispose:
Sì, per ogni sofferenza patita dal Musulmano, Dio gli cancella i suoi errori, cadono come le foglie dall’albero

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Narrò Atà’ figlio di Abu Rabah:
Il figlio di Abbas mi domandò:
Vuoi, che ti faccia vedere una donna che andrà in Paradiso?
Risposi:
Sì, certo.
Guarda quella donna bruna. Essa andò dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e gli disse:
Soffro di epilessia e mi scopro Prega Iddio per me. Se vuoi, sopporta e avrai il Paradiso. Oppure, se vuoi, pregherò Iddio che ti guarisca.
Sopporterò, ma prega Iddio anche d’impedire che io mi scopra.
E il Profeta pregò per lei.

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Narrò A’sciah:
Quando l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – venne a Medina, Abu Bakr e Bilal si ammalarono.
Io li visitai ambedue e dissi loro: Papà, come stai? e «Bilal, come stai?
Abu Bakr, quando aveva la febbre, recitava questo verso:
Ognuno di noi da il buon giorno ai suoi cari,
mentre la morte gli è più vicina del laccio dei calzari.
E Bilal, quando si si sfebbrò, disse questi versi:
O se potessi, una notte, nella valle della Mecca, dormir, circondato da cespugli di muschio e di idhir.
O se potessi, delle acque di Magannah, attingere un fil in vista dei monti di Samah e di Tafil.
Continuò ‘Aisha:
Lo raccontai all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – che esclamò: Signore, fa che il nostro amore per Medina sia come quello che abbiamo per la Mecca, o ancora più forte! Dà a Medina la salute e benedici noi per quanto è lunga e larga; togli da lei la febbre e portala lontano.

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Il figlio di Abbas – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – andò a far visita ad un Beduino; durante queste visite soleva dire:
Niente di male! È una purificazione, se Iddio lo vuole.
Ma il Beduino gli rispose:
Perché tu mi parli di purificazione? La febbre bolle, cresce, è un febbrone! Alla tomba di questo vecchione, presto faranno visita molte persone.
Disse allora il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
Eh.. va bene così!

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Narrò Anas – sia soddisfatto Iddio di lui – che un giovane Giudeo faceva servizii al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute. – Si ammalò e il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli fece visita. Lo invitò ad accettare l’Islam, e colui si convertì.
Disse Sa’id figlio di al-Musayyab, citando suo padre:
Quando Abu Talib era moribondo il Profeta lo visitò.

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Narrò ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei -:
Quando il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – era ammalato, vennero parecchi a visitarlo ed egli esegui la preghiera seduto. L’avevano cominciata stando in piedi, e il Profeta accennò loro che sedessero, e quando fu finita, disse:
Chi dirige la preghiera deve essere imitato, prostrandosi quando si prostra lui ed alzandosi quando si alza. Se l’imam fa la preghiera seduto, così fanno anche gli altri.
Io aggiungo che al-Humaydi ha però dichiarato:
Questo, hadit è abrogato perché il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – eseguì le sue ultime preghiere seduto mentre i fedeli dietro di lui erano in piedi.

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Narrò Anas figlio di Malik – sia soddisfatto Iddio di lui – che Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Assolutamente nessuno di voi desideri la morte in seguito ad un danno che l’ha colpito. E, se non può farne a meno, allora dica:
Signore, tienimi in vita finché la vita è un bene per me, e fammi morire se per me sarebbe meglio la morte

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