Al-Muhsî
Colui che tiene il conto (di tutte le cose)
Egli (swt) tiene i conti delle azioni dei Suoi servi, grandi e piccole, importanti e irrilevanti, buone e cattive, segrete e palesi, pubbliche ed intime. Egli (swt) ne terrà conto e le ricompenserà, se sono di bene con il bene e se sono di male, con lo stesso.
poiché Egli (swt) tiene conto di ogni cosa, allora Egli (swt) è Colui Che vigila ed osserva i Suoi servi di giorno e di notte, nulla Gli sfugge. L’Altissimo – gloria a Lui – dice:
Allah osserva ogni cosa. Corano XXXIII. al-Ahzàb, 52.
Egli (swt) Si è proibito l’ingiustizia, nemmeno del peso di un atomo, e se c’è un bene Egli (swt) lo moltiplica e darà un’enorme ricompensa.
Egli (swt) ben conosce il numero degli uomini, maschi e femmine, piccoli e grandi, da quando li ha creati fino all’Ultimo Giorno.
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Da Hadrat al-hadarât al-jâmi‘a li-l-asmâ’ al-husnà capitolo 558 delle Conquiste o Rivelazioni Meccane (Futûhât Makkiyya) di Ibn ‘Arabî.
Colui-che-comprende, il Contatore, l’Enumeratore che registra e comprende tutte le cose numerabili, tanto le lettere (hurûf) quanto le entità dell’esistenza, dato che la finitudine (tanâhî) che comprende il computo (ihsâ) divino non corrisponde se non agli esseri esistenziati (mawjûdât), di modo che questa coseità (‘ayiyya)[1] delle cose numerabili è la coseità dell’esistenza effettiva (‘ayiyya al-wujûd)[2] e, secondo la Sua Parola, ‘Lui ha il conto esatto di tutte le cose’ (Cor. 72:28).
1) La condizione di essere cosa od oggetto.
2) La coseità dell’esistenza effettiva (‘ayiyya al-wujûd) in opposizione alla coseità dell’inesistenza o coseità dell’esistenza immutabile.
Gli è ben noto tutto ciò che li concerne e tiene il conto di tutte le cose.
Corano LXXII. al-Jinn, 28
Calligrafie originali di Hafez, New York.
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