LIX

Il principio della creazione

Narrò Imran figlio di Husayn:
Entrai dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – e legai la mia cammella presso la porta.
Arrivarono uomini dei Banu Tamim ed egli disse:
Ricevete la buona novella, o Banu Tamim!
Risposero:
Ce l’hai già annunciata; dacci qualcosa, piuttosto; e ripeterono ciò due volte.
Arrivarono poi persone dello Yemen ed egli disse:
Ricevete la buona novella, Yèmeniti, anche se i Tamim non l’hanno accettata.
Risposero:
L’abbiamo già accettata e siamo venuti a chiederti notizie in proposito.
Disse il Profeta:
C’era Iddio e non c’era nulla all’infuori di Lui; il suo trono era sopra le acque. Egli scrisse ogni cosa nel suo memorandum e creò il ciclo e la terra.
A questo punto qualcuno mi gridò:
Figlio di Husayn, è scappata la tua cammella!
Accorsi, ed era soltanto un effetto del miraggio. Per Dio! Avrei preferito lasciarla perdere!

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Narrò Tariq figlio di Sihab:
Ho sentito, dire a Umar:
Il Profeta prese posto in mezzo a noi e ci raccontò il principio della creazione, arrivando fino alla collocazione del bestiame e dei dannati nelle rispettive sedi. Alcuni di noi ricordano il suo discorso, altri l’hanno dimenticato.

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Narrò Abd Allah:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – il veridico, Il fidato, disse:
Ciascuno di voi viene creato nel ventre della madre per quaranta giorni; in altri quaranta diventa un grumo di sangue; in altri quaranta un pezzo di carne; poi Dio manda un angelo con quattro ordini, dicendo:
“Scrivi le sue opere, il suo sostentamento, la durata della sua vita, e se sarà felice o disgraziato “.
Poi Dio soffia in lui lo spirito e ciascuno di voi opera finché fra lui e il paradiso c’è soltanto la distanza di un cubito,
ma a questo punto quel che è già scritto per lui lo fa agire in modo da meritare l’inferno; oppure ha agito in modo che fra lui e l’inferno c’è soltanto la distanza di un cubito, e quel che è già scritto per lui lo fa agire in modo da meritare il paradiso.

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Narrò ‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – la sposa del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, d’aver sentito dire all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica egli dia eterna salute-:
Gli angeli scendono nelle nuvole e parlano delle cose decise in cielo. I diavoli li odono furtivamente e lo comunicano per ispirazione agl’indovini. E questi vi mescolano cento bugie loro proprie.

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‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – narrò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – le aveva detto:
O ‘Aisha, ecco Gabriele che ti dà il saluto!
Ella aveva risposto:
Su di lui la pace, la misericordia di Dio e le sue benedizioni! Tu vedi quel che non vedo io.

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Abu Darr – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – mi disse:
Mi ha detto Gabriele: Quello della tua nazione che muore senza aver associato nulla a Dio, entrerà in paradiso.
Oppure ha detto: “Non entrerà all’inferno ”
Gli domandai:
Anche se è adultero? Anche se è ladro?
Rispose:
Anche se.

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Narrò Abu Sa’id – sia soddisfatto Iddio di lui -:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, ha detto:
Rinfrescatevi con la preghiera perché la forte calura viene dall’odore dell’inferno.

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Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
L’inferno si lamentò col suo Signore dicendo: Signore, una parte di me ne divora un’altra. Gli furono concessi due soffii: uno d’inverno e uno d’estate, delle massime temperature calda e fredda.

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Narrò Abu Gamrah al-Duba’i:
Ero alla Mecca in compagnia del figlio di Abbas e mi colse la febbre. Lui mi disse:
Curala col fresco dell’acqua di Zamzam.
Il Profeta mi ha detto che la febbre vienà dall’odore dell’inferno; rinfrescala con l’acqua.
(Oppure disse « con l’acqua di Zamzam.)

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Il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando sorge il margine superiore del sole, chiamate alla preghiera finché non emerge e, quando tramonta quel margine, allora chiamate alla preghiera finché non scompare. E non ritardate la vostra preghiera fino all’aurora o al tramonto perché il sole sorge fra le corna d’un demonio.
(Hisam era indeciso se il Profeta non avesse detto del demonio.)

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Gabir sia soddisfatto Iddio di lui – narrò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando scende la notte, tenete a freno i bambini; è quello il momento in cui vanno in giro i diavoli.
Dopo la prima ora della notte, lascia in pace i bambini, serra la porta, invoca il nome di Dio e spegni il lume, invoca il nome di Dio e lega la bocca dell’otre, invocalo e copri i recipienti. Poi invocalo di nuovo, per eventuali contrarietà.

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Narrò il figlio di Abbas che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Se uno di voi, neil’accostarsi alla moglie, dice: Signore respingi Satana da me e da quel che mi elargirai, allora se quei due avranno un figlio, Satana non gli farà del male e non lo avrà in suo potere.

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Il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò d’avere udito il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – dire predicando dal minbar:
Uccidete i serpenti: quello dalla coda corta e quello che ha due strisce nere sul dorso, perché ambedue distruggono la vista e mandano a male le gravidanze.
Continuò il figlio di Umar:
Mentre inseguivo un serpente per ucciderlo, Abu Lubabah mi gridò: Non lo ammazzare! Risposi che il Profeta l’aveva comandato, e lui:
Più tardi ha proibito di uccidere quelli che vivono nelle case.

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Abu Hurayrah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Quando udite il canto del gallo, chiedete a Dio la sua grazia perché il gallo ha veduto un angelo, e quando udite il raglio dell’asino, cercate rifugio in Dio da Satana perché l’asino ha veduto un diavolo.

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