II
La fede
Narrò il figlio di Umar:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – ha detto:
L’Islam è fondato su cinque cose: attestare che non v’è divinità all’infuori di Dio -. Egli è l’Altissimo – e che Muḥammad è l’Inviato di Dio; adempiere alla preghiera, alla decima, al pellegrinaggio ed al digiuno del Ramadan .
Le cose della fede e la parola di Dio – Egli è l’Altissimo:
La pietà non consiste in ciò, che voi rivolgiate il viso verso oriente o occidente, bensì la pietà è in colui che crede in Dio; nel giorno estremo, negli angeli, nel Libro e nei profeti, e dà del suo avere per amore di Dio ai parenti poveri, agli orfani, ai bisognosi, al viaggiatore, ai supplicanti e per riscattare i prigionieri; che osserva la preghiera, che fa l’elemosina, e in quelli che mantengono il loro impegno quando l’hanno preso, che sono pazienti nell’avversità e nel tempo dell’angoscia; quelli sono i sinceri e quelli sono i timorati di Dio (Il, 172);
Certamente prosperano i credenti che nel fare la preghiera si umiliano,che schivano i discorsi futili, che fanno l’elemosina, che si astengono dall’unione sessuale con donne, eccetto le proprie mogli e ciò che possiedono le proprie destre, poiché in ciò essi non sono da biasimare (XXIII, 1-6)
Riferì Abu Hurayrah:
Disse il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
La fede ha sessanta parti o poco più, e il pudore fa parte della fede.
Narrò Abd AIllah figlio di Amr:
Un tale domandò al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – quale fosse il meglio dell’Islam. Rispose:
Dà da mangiare e dà il saluto a chi conosci e a chi non conosci.
Narrò Anas che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Non è credente nessuno di voi, finché non ama per suo fratello quel che ama per sè.
Narrò Abu Hurayrah che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Lo giuro per chi tiene in mano l’anima mia: nessuno di voi crede finché non gli sono più caro di suo figlio, di suo padre e di tutti gli uomini insieme.
Narrò Anas che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Sono tre le cose in cui un uomo trova la dolcezza della fede:
che Iddio e il suo Profeta gli siano più cari di ogni altra cosa; che amando l’essere umano non lo ami se non per Dio, e che il ritorno alla miscredenza gli sia odioso quanto l’essere gettato nel fuoco infernale.
Narrò Anas che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Il segno della fede è l’amore per gli Ansar, e il segno della miscredenza è l’odio per gli Ansar. Ubadah figlio di al-Samit, che prese parte alla battaglia di Badr e fu uno dei rappresentanti medinesi nella notte di al-‘Aqabah, raccontò:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – avendo intorno un gruppo di suoi Compagni, disse:
Impegnatevi verso di me a non associare a Dio alcuna cosa, a non rubare, non commettere adulterio, non uccidere i vostri figli, a non enunciare calunnie inventate fra le vostre mani e i vostri piedi, a non disobbedire in ciò che è ragionevole . Chi di voi adempirà a queste condizioni, Dio lo rimeriterà; chi ne avrà trasgredito una parte sarà punito a titolo di espiazione; chi ne ha trasgredito una parte, e poi Dio lo ha coperto, sta a Dio, se vuole, perdonano, e se vuole punirlo.
Noi gli prestammo omaggio a queste condizioni.
Abu Sa’id al Hudri narrò che l’Inviato di Dio- Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Poco manca che il miglior patrimonio del Musulmano sia il bestiame che egli segue in cima ai monti e nei luoghi piovigginosi, fuggendo le tentazioni con la sua religione.
Su ciò che disse il Profeta « Io sono quello di voi che meglio conosce Iddio, e certo la cognizione è cosa del cuore », secondo quella parola di Dio: Dio non vi punirà per una inavvertenza commessa nei vostri giuramenti, bensì vi punirà per le vostre intenzioni; Dio è indulgente e clemente(II, 225).
Narrò ‘Aisha:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – quando li comandava ordinava loro soltanto le azioni che erano capaci di compiere. Essi gli dicevano:
Ma, Inviato di Dio, noi certo non siamo fatti come te! Sicuramente il Signore ti ha perdonato i tuoi peccati passati. Egli allora andava subito in collera, al punto che si vedeva l’ira sulla sua fronte, e diceva: Vi renderò timorati io, e vi farò conoscere Iddio!
Narrò il figlio di Umar che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Mi è stato ordinato di combattere gli uomini finché non attesteranno che non v’è divinità all’infuoni di Dio e che Muḥammad è l’inviato di Dio, e finché non eseguiranno la preghiera e non pagheranno la decima. Se avranno fatto questo, la loro vita e i loro beni saranno rispettati da me, salvo i diritti dell’Islam e la loro resa dei conti con Dio.
Quando l’Islam non è veritiero, e ci si è convertiti ad esso per necessità di resa o per paura d’essere uccisi; secondo la parola di Lui – Egli è l’Altissimo : Dicono i beduini: noi crediamo. Dì loro: voi non credete: dite piuttosto: abbiamo abbracciato l’Islam.(XLIX. 14). Giacchè, se l’Islam è veritiero, dev’esser secondo la parola di Lui – gloriosa è la Sua menzione : La vera religione presso Dio l’Islam (III,17), e Chiunque desideri una religione diversa dall’Islam, tale religione non verrà accettata da Dio… (III, 79).
Narrò Sa’d figlio di Abu Waqqas:
L’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
fece in mia presenza dei regali ad un gruppo di persone, e tralasciò uno, il quale mi sembrava il più ammirabile di loro. Dissi: Inviato di Dio, che cos’hai contro il tale? A me, perdio, sembra un credente!
Anzi un Musulmano, rispose.
Tacqui per un poco, poi costretto da quel che sapevo di colui, ripetei il mio discorso: Che cos’hai contro di lui? Perdio, mi sembra un credente.
E lui:Anzi un Musulmano.
Tacqui per un poco, poi costretto da quel che sapevo di lui, ripetei il discorso. L’Inviato di Dio ripetè le sue parole, poi disse:
Ecco, Sa’d: ho donato ad un uomo, mentre un altro mi è più caro di lui, per timore che Dio lo getti nell’Inferno.
Narrò il figlio di Abbas:
Il Profeta – Iddio Io benedica e gli dia eterna salute – disse:
Mi fu mostrato l’Inferno; era popolato in maggioranza da donne infedeli
Gli domandammo: Infedeli a Dio?
Rispose: Ingrate al marito dei suoi benefici. Se tu fossi sempre buono con una di esse, e poi lei vedesse in te qualche cosa di meno buono, direbbe: Non ho mai visto in te nessun bene.
I peccati nell’epoca dell’Ignoranza. Chi li commise non è miscredente, salvo il caso di politeismo, secondo la parola del Profeta: Tu sei un uomo che hai in te dell’Ignoranza, e la parola di Dio – Egli è l’Altissinio -: Certamente Dio non tollera che gli vengano associate altre divinità, perdona bensì qualunque altro peccato a chi Egli vuole: e chi associa a Dio altre divinità, commette iniquità grande (IV, 51), e Che se due partiti fra i credenti, contendessero fra loro, mettete fra loro la pace, e qualora l’uno di essi eccedesse contro l’altro, combattete contro quello che avrà ecceduto sino a che esso ritorni all’obbedienza di Dio, quando poi esso vi sia ritornato, ponete la pace tra i due partiti secondo equità. A gite con giustizia, poiché Dio ama quelli che agiscono con giustizia (XLIX, 9), e li chiama i credenti ».
Narrò al-Ahnaf figlio di Qays:
Andai in soccorso di quell’uomo aggredito e incontrai Abu Bakrah, che mi disse:
Dove vai?
Ad aiutare quell’uomo, risposi. E lui:
Torna indietro, perché ho sentito dire all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
Quando due Musulmani si affrontano, armati di spada, l’ucciso e l’uccisore andranno all’Inferno . Io gli dissi allora: Questo per l’uccisore, Inviato di Dio, ma perché per l’ucciso? Rispose: “Perché bramava uccidere il suo compagno.
Narrò al-Ma’rur:
Incontrai Abu Darr in al-Rabadah; indossava un bel vestito ed il suo schiavo ne indossava un altro eguale. Lo interrogai su questo e rispose:
Altercando con un tale, gli rinfacciai sua madre. Il Profeta mi disse: Abu Darr, gli hai rinfacciato sua madre! Tu sei un uomo nel quale c’è ancora del paganesimo. I vostri fratelli, schiavi vostri, Dio li ha messi nelle vostre mani. Chi ha in mano suo fratello, gli dia da mangiare quel che mangia lui, lo vesta come veste lui. Non li constringete a lavori che superano le loro forze oppure, se ve li costringete, aiutateli.
Narrò Abu Hurayrah che l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Chi veglia nella notte del Destino, con fede e soddisfazione, i suoi peccati precedenti gli verranno perdonati.
Narrò Abu Hurayrah che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto:
Chi osserva il Ramadn con fede e con l’intenzione di ottenere un premio nella vita futura, i suoi peccati futuri gli verranno perdonati.
Narrò ‘Aisha che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
era entrato un giorno da lei e vi aveva trovato una donna. Chi è costei? – aveva domandato.
È la tale – aveva risposto ‘Aisha, e aveva ricordato le preghiere di lei. Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – aveva detto allora:
Mah! Fate quel che potete; Dio non si stanca finché non vi stancate voi, e la religione che Dio ama di più è quella in cui chi la professa persevera.
La decima fa parte dell’Islam, e la parola di Dio:
Tuttavia non fu comandato a loro se non di servire Dio, offrendo a Lui un culto sincero, come dei hanif, di osservare la preghiera, fare l’elemosina, poiché tale è la vera religione(XCVIII, 4).
Narrò Talhah figlio. di Ubayd Allah:
Un uomo del Nagd venne dall’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – con la testa sconvolta:
si udiva il suono della sua voce, ma non capivamo che cosa dicesse finché non si avvicinò, ed ecco che interrogava sull’Islam. L’inviato di Dio disse:
Cinque preghiere nella giornata e nella nottata.
Vi sono per me altri obblighi?
No, soltanto che tu le compia volontariamente Poi disse:
E il digiuno del Ramadan
Vi sono per me altri obblighi?
No, se non che tu lo faccia volontariamente.
Poi l’Inviato di Dio gli menzionò la decima; quello disse:
Vi sono per me altri obblighi? No, se non che tu lo faccia volontariamente.
Allora colui se ne andò, dicendo:
Perdio, non farò nè più nè meno di questo!
Beato lui se è sincero, disse l’Inviato di Dio.
Narrò Abii Hurayrab che l’Inviato dì Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna dalute – aveva detto:
Chi segue il funerale di un Musulmano con fede e spirito di sacrificio e lo accompagna durante la recitazione della preghiera e durante la sepoltura, otterrà in premio due “qirat” grandi come il monte Uhud. E chi segue la preghiera e torna indietro prima della sepoltura, otterrà un solo carato.
Circa l’interrogazione di Gabriele al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – sulla fede, le buone azioni, la conoscenza dell’Ora e quel che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli espose. Poi il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – disse: Venne Gabriele a insegnarvi la vostra religione, e di tutte queste cose fece una parte della religione . E ciò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – espose alla delegazione degli Abd al-Qays circa la fede e circa le parole di Dio
– Egli è l’Altissimo -: Chiunque desideri una religione diversa dall’Islam, tale religione non verrà accettata da Dio, e nell’altra vita, egli sarà tra i perdenti (III, 79).
Narrò Abù Hurayrah:
Una volta il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – si presentò alla gente ed un uomo lo avvicinò e gli disse:
Che cos’è la fede?
Rispose:
La fede è che tu creda in Dio e nei suoi angeli, nell’in- contro con Lui, nei suoi Inviati, e che tu creda nella risurrezione.
Che cos’è l’Islam?
L’Islam è che tu creda a Dio e non associ nessuno a Lui, che tu compia la preghiera, che tu paghi la decima d’obbligo e che tu digiuni nel Ramadan.
E che cosa sono le buone azioni?
Che tu adori Iddio come se tu lo vedessi, perché se tu non lo vedi, egli vede te.
Quell’uomo domandò: Quando verrà l’Ora?
L’interrogato sull’Ora non ne sa più dell’interrogante, ma ti informerò dei suoi portentosi segni: quando la schiava partorirà il suo padrone, quando i pastori dei cammelli pascoleranno il bestiame nei fabbricati, ed altre cinque cose che Dio solo sa. Detto questo, il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – recitò il versetto:Invero solo presso Dio è la conoscenza dell’Ora: Egli fa scendere la pioggia, e sa ciò che è nelle viscere delle madri; nè alcuna anima sa ciò che guadagnerà l’indomani, nè sa alcuna anima in quale terra morirà. Dio, invece, è sapiente e ben informato (XXXI, 34).
Poi l’interrogante se ne andò, e il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – ordinò:
Riconducetelo qui. Ma non trovarono nessuno. Disse allora:
Era Gabriele (a.S), mandato da Dio per insegnare agli uomini la loro religione. Io aggiungo: Tutte queste cose Dio le ha rese parte della fede.
Narrò al-Nu’man figlio di Basir:
Ho sentito dire all’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
Il lecito è evidente ed il vietato è evidente, ma fra loro vi sono le cose dubbie, che molti non conoscono. Chi teme le cose dubbie è senza colpa, per l’onore e per la religione, e chi cade nelle cose dubbie è come un pastore che pascola il suo gregge intorno ad un territorio vietato, incerto se vi cadrà. Invero ogni re ha un territorio vietato, e in verità il territorio vietato di Dio, sulla sua terra, consiste nelle cose proibite. E nel corpo c’è un punto che, quando è sano, è sano il corpo intero. Questo punto è indubbiamente il cuore.
A proposito del fatto che le azioni valgono soltanto per l’intenzione e il desiderio della ricompensa di Dio, e che ad ogni uomo sarà dato secondo la sua intenzione. Rientrano in ciò la fede, l’abluzione, la preghiera, l’elemosina, il pellegrinaggio, il digiuno. Disse: Dì: ognuno agisce a modo suo (XVII, 86), cioè secondo la sua intenzione.
Lo sforzo che l’uomo fa per mantenere la sua famiglia gli sarà contato come elemosina. Disse il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – Ma v’è il gihad e l’intenzione.
Narrò Abu Mas’ud che il Profeta aveva detto:
Quel che un uomo spende per la famiglia sua gli viene calcolato e vale per lui come decima.
Narrò Sa’d figlio di Abu Waqqas che il Profeta – Iddio lo bene dica e gli dia eterna salute – gli aveva detto:
In verità tu non farai nessuna spesa per desiderio del volto di Dio, senza riceverne una ricompensa: perfino quello che metti in bocca a tua moglie.
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