XLIII
La transazione
Sahl figlio di Sa’d – sia soddisfatto Iddio di lui raccontò che, essendovi dei dissapori fra certi appartenenti alla tribù dei Banu ‘Amr figlio di Awf, il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – si era recato da loro con alcuni suoi Compagni per tentare una riconciliazione.
Giunse l’ora della preghiera e il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – non era ancora tornato.
Venne Bilal e cominciò a lanciare l’appello alla preghiera ; poi, dato che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – non giungeva, andò da Abu Bakr e gli disse:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – è stato trattenuto, ma è anche giunta l’ora della preghiera. Vuoi metterti tu davanti ai fedeli per guidarli?
Si – rispose – se vuoi.
Bilal lanciò il secondo appello alla preghiera e Abu Bakr si fece avanti. In quel momento arrivò il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -: passò attraverso i ranghi dei fedeli allineati e si fermò in prima fila.
Vedendolo, la gente cominciò a battere le mani con un crescendo continuo, proprio mentre Abu Bakr stava per iniziare la preghiera. Voltandosi, questi scorse dietro di sè il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, che gli fece un cenno con la mano invitandolo a compiere la preghiera stando dov’era. Ma Abu Bakr, alzando la mano, rese lode a Dio e indietreggiò fino a rientrare nei ranghi: toccò così al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – farsi avanti e diriger la preghiera. Finita che l’ebbe, si voltò verso i fedeli e disse:
O gente che mi ascoltate! Quando capita qualcosa durante la vostra preghiera, voi battete le mani… Vedete, battere le mani è cosa da donne.
Chi s’accorge che è capitato qualcosa durante la preghiera, dica soltanto: Sia lodato Iddio!, ed ecco, non vi sarà uno solo che, sentendolo, non si volterà verso di lui: E tu, Abu Bakr, che cosa ti ha impedito, quando t’ho fatto segno, di continuare la preghiera con tutti?
Non sarebbe stato corretto – rispose Abu Bakr – che il figlio di Abu Quhafah pregasse davanti al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -.
Anas – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Un giorno fu detto al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
Perché non vai da Abd Allah figlio di Ubayy?
Il Profeta Iddio lo benedica e gli dia eterna, salute – vi si recò a cavallo d’un asino, e con lui s’incamminarono a piedi alcuni Musulmani, passando per una palude salata.
Quando il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – fu arrivato da lui, Abd Allah gli disse:
Sta lontano da me! Per Dio! Mi dà fastidio la puzza del tuo asino!
Per Dio! intervenne uno degli Ansar. L’asino dell’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – manda un odore più buono di quello che mandi tu!
poiché uno degli uomini di Abd Allah era insorto a difesa di lui, i due s’insultarono: i rispettivi compagni intervennero a fianco di ciascuno dei due, e tutti cominciarono a picchierai con rami di palma, con le mani, coi sandali. Fu allorà, a quanto ci è stato riferito, che venne fatto scendere Il versetto: Che se due partiti, fra i credenti, contendessero fra loro,mettete fra loro la pace… (XLIX. 9).
Al-Barà’ figlio di Azib – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò:
Quando l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – fece il concordato con la gente di Hudaybiyah. ‘Alì, nel redigere un documento fra loro, scrisse: Muḥammad, Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – Ma i politelsti dissero:
Non scrivere “Muḥammad, Inviato di Dio “. Se tu fossi un Inviato, non ti combatteremmo!
Cancellalo! disse allora il Profeta a Ali.
Non sarò io esclamò Ali a quello che lo cancella!
Così l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – lo cancellò con le sue mani I termini del concordato furono questi: egli ed i suoi Compagni sarebbero entrati per tre giorni, e nell’entrare avrebbero conservato soltanto le guaine per le anni. Gli domandarono che cosa intendesse con guaine per le armi. Egli rispose:
I foderi con le armi che vi s’infilano.
‘Aisha – sia soddisfatto Iddio di lei – raccontò:
Un giorno l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – intese il chiasso di un bisticcio fra due persone che litigavano a voce alta presso la porta. Uno dei due protestava invitando l’altro a fargli una riduzione e delle facilitazioni. L’altro urlava:
Per Dio, non lo farò mai!
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – uscì loro incontro e disse:
Dov’è, dov’è quello che giura per Dio che non accorderà un favore?
Ehm, sono io, o Inviato di Dio… disse uno di loro. Ma ora gli accorderò quello che preferisce!