LXXIII

La vittima sacrificale

Al-Bara’ – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontava che aveva sentito dire dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -:
La prima cosa che faremo oggi è la preghiera, poi ritorneremo e sacrificheremo. Chi farà così, si sarà veramente unito alla nostra sunnah. Invece chi sgozzerà prima, lo avrà fatto soltanto come sostentamento per la sua famiglia, ma non come atto di devozione.
Si alzò allora Abu Burdah figlio di Niyar, il quale aveva già provveduto a sgozzare, e disse:
Ecco, ho qui una capretta di un’ann.o. Sgozzala pure – disse – Ma, dopo di te, ciò non sarà più valido per nessuno.

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Nafi’ raccontò:
Abd Allah era solito fare l’immolazione nel luogo dell’immolazione.
Disse Ubayd Allah:
Vuol dire nel luogo dell’immolazione usato dal Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -.
Nafi’ riferì anche che il figlio di Umar – sia soddisfatto Iddio di ambedue – gli aveva detto:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – soleva sgozzare le vittime ed immolarle nel luogo della preghiera.

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Raccontò Anas:
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – uccise due pecore bianche a macchie nere, e lo vidi io stesso porre il piede sul collo di quelle bestie, pronunciare il nome di Dio, gridare Allah akbar e sgozzarle con le sue mani.

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Anas – sia soddisfatto Iddio di lui – ricordò che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – soleva sgozzare due pecore bianche a macchie nere, con lunghe corna, ponendo il piede sulla loro gola e sgozzandole tutte e due con le sue mani.

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Raccontò Anas: Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – sacrificò due pecore bianche a macchie nere, con lunghe corna; le sgozzò con le sue mani pronunciando il nome di Dio, dicendo Allah akbar e ponendo il piede sulle loro gole.

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