Shaykh-Muhammad-Masum-QS

Possa Allah santificare il suo nome

Shaykh-Muḥammad-Masum-QS

Nel Luogo del rifugio il mio cuore sospira per un riparo,
colpito da frecce nemiche.
Oh Misericordia di Dio per i Suoi schiavi,
Dio ha riposto in te la Sua fiducia
tra tutte le forme inanimate.
Oh Casa del mio Signore, Oh luce del mio cuore, Oh freddezza dei miei occhi,
Oh interno del mio cuore!
Oh vero segreto del cuore di esistenza, mia sacra fiducia,
mio purissimo amore!
Oh Direzione verso cui mi volto da ogni quartiere e vallata,
Dalla sussistenza nel Reale, poi sempre in alto,
dall’auto estinzione, poi nelle profondità!
Oh Kacba di Allah, Oh vita mia, Oh sentiero di buona sorte,
Oh mia guida!
Dio getta la Sua luce nella tua corte, e qualcosa della Sua luce,
appare nel cuore.

Ibn `Arabi, al-Futuhat al-Makkiyyah

Egli è La Corda di Allah (‘Urwat-il-Wuthqa), la Guida Devota che combinò in se stesso la sharaca e la Realtà (haqiqat) ed egli mostrò la differenza tra Ignoranza e Guida Vera. Egli nacque nell’anno 1007 H. Venne educato attraverso suo padre dalla conoscenza speciale dei santi. Sedette nel Trono della Guida nella Via Naqshbandi dopo la morte del suo Sheikh, a 26 anni. Divenne noto ovunque. Il suo nome era conosciuto in ogni lingua, e i re erano consapevoli della sua grandezza nel suo tempo. La gente accorreva a lui da ogni dove.

Era un santo sin dall’infanzia. Non accettò mai di prender il latte nel mese di Ramadan. Parlava della Conoscenza dell’Unicità dall’età di tre anni dicendo, “Sono la terra, sono il Cielo. Sono Dio… sono questo, sono quello.” Memorizzò il Corano in tre mesi all’età di sei anni. Cercava attraverso il suo cuore di apprendere il sapere reale. Sharacat e  aqaqat e raggiunse l’alta condizione di queste conoscenze. Già quando aveva diciassette anni era considerato il più grande sapiente dei suoi tempi. Era veramente affidabile in ogni sua decisione Legale (fatawa). Non accettava nè innovazioni, nè concessioni.

Suo padre Sayiddina Aḥmad al-Faruqi, riportava che quando era giovane vi fu un enorme potere che appariva in lui. Una volta disse a suo padre Sayiddina Aḥmad al-Faruqi, “Vedo me stesso come una vita che si muove in ogni atomo degli atomi di questi universi. E questi universi prendono luce da questa come la terra prende luce dal sole.” Suo padre disse, “Oh figlio mio, questo vuol dire che sarai il Qutb (Polo Spirituale) del tuo tempo. Ricorda ciò che ti dico.”
Gli disse una volta, “sei stato plasmato dal residuo del mio residuo che fu ciò che restava dell’argilla del Profeta.”

Egli disse, “Ho riversato in mio figlio Muḥammad Masum tutto ciò che mi è stato dato.”

Egli disse, “il Conoscitore Perfetto che è onorato ad esistere nello Stato dell’Esistenza Completa testimonierà e osserverà la Bellezza di Allah nello specchio di questo universo e vedrà se stesso in ogni cosa. Questo universo sarà lui ed egli sarà questo universo. Vedrà se stesso muoversi in ogni parte di questo universo, comprendendo l’Intero nella Parte e la Parte nell’Intero.”

Dai Suoi Miracoli

Una volta uno dei suoi deputati, Khwaja Muḥammad as-Siddiq stava viaggiando in groppa ad un cavallo. Il suo piede scivolò dal cavallo e rimase appeso ad una staffa. Il cavallo stava correndo, perciò egli pensò di morire. Si ricordò improvvisamente e disse, ‘Oh mio Sheikh aiutami.’ Vide apparire il proprio Sheikh che afferrò le redini del cavallo e lo fermò.

Uno dei suoi seguaci disse, “Caddi nel mare e non sapevo nuotare. Gridai il suo nome ed egli venne a salvarmi.”

Una volta egli sedeva con i suoi seguaci nel suo khaniqah (centro spirituale per ritiro, preghiere e meditazione) e cominciarono a vedere acqua scorrere dalle sue mani e dalle maniche. Furono stupiti e gli chiesero. “Di cosa si tratta, oh nostro Sheikh?” Egli disse, “proprio ora, uno dei miei murid si trova su una nave, e quella nave affronta una tempesta e sta affondando. Egli mi ha chiamato ed io immediatamente ho steso la mia mano e ho impedito che affogasse.” Abbiamo registrato il momento di questo evento e dopo qualche mese, venne tra noi un mercante. Lo interrogammo a proposito di quell’accadimento ed egli disse, “Sì, in quell’istante il mio Sheikh venne a salvarmi.”’

A quel tempo avveniva che un mago era solito accendere un fuoco,e quando vi entrava dentro non si bruciava. Ciò sollevò grande confusione tra la gente e portò grande fitna (dissenso). Così lo Sheykh accese un grande falò nella città e disse al mago, “Entra nel mio fuoco!” e il mago fu spaventato. Poi disse ad uno dei suoi murid, “Entra nel mio fuoco e mentre cammini verso l’interno dì LA ILAHA ILLALLAH.” Quel murid c’entrò ed era fresco e c’era pace per lui come fu per Sayyidina Ibrahim [21:69] quando venne gettato nel fuoco. Quando il mago vide ciò, egli si convertì e recitò la shahada: ash-hadu an la ilaha illa-l-Lah, wa ash-hadu anna Muhammadan rasalu-l-Lah

Uno Sheykh Abdur Raḥmān at-Tirmidhi disse, “Venni in visita con mio fratello da Sheykh Muḥammad Masum (q). Dette a tutti dei regali tratti da quel che indossava, tranne a me. Tornati al nostro paese io ero molto triste, poiché non avevo nulla regalatami da lui. Dopo un po’, una voce si sparse nella città, che lo Sheikh sarebbe venuto a visitare quel luogo. Tutti si recarono a dargli il benvenuto e anch’io ero tra loro. Vidi lo Sheikh giungere su un cavallo bianco. Mi guardò e disse, ‘Abdur Raḥmān, non essere triste, ti ho messo alla prova e ho messo da parte per te il mio mantello speciale (jubba) che ereditai da mio padre, Sayyidina Aḥmad al-Faruqi (q). Lo presi da lui e lo indossai. Immediatamente tutto scomparve e il mio Sheykh mi apparve davanti: in ogni atomo ed in ogni particella egli appariva. Raggiunsi uno stato di gioia immensa ed entrai nella Presenza Divina.”

Un giorno, un cieco venne da lui e gli chiese, “Per favore, prega per me che Allah mi rechi di nuovo la vista.” Strofinò la sua saliva sopra i suoi occhi e gli disse, ‘Va a casa tua e non aprire i tuoi occhi finché non arrivi là. Raggiunse casa sua e aprì gli occhi e vedeva.

Gli dissero “C’è qualcuno che sta maledicendo i califfi del Profeta .” Si arrabbiò, e nella sua mano aveva un coltello con cui stava tagliando un’anguria. Mentre l’affettava disse, “Mentre taglio questa anguria, sto tagliando il collo di colui che maledice i califfi del Profeta  .” Immediatamente quell’uomo morì.

Egli disse,
“Quando andai in Hajj, vidi la Ka’ba che mi abbracciava e mi baciava con grande compassione ed emozione. Poi Allah mi svelò in una visione, luci e benedizioni uscivano da me, aumentando sempre più; fino a riempire tutti i deserti, poi tutte le montagne, poi gli oceani; quindi colmarono tutti gli universi e permearono ogni atomo di questi universi. Poi tutti questi atomi furono riportati indietro verso l’amore dell’Essenza della Ka’aba. Vidi molti esseri spirituali, tra loro angeli e santi, tutti in piedi alla mia presenza come se fossi stato il loro sultano. Quindi ricevetti una lettera scritta consegnata da un angelo, e c’era scritto sopra ‘dal Dio dei Cieli, degli Universi e di tutta la Creazione, Io accetto il tuo pellegrinaggio.’
“Poi proseguii il mio viaggio in visita a Madinat’il-Munawwarah, la Città del Profeta. Entrai nella città del Profeta ed andai a visitare la sua tomba. Quando voltai la mia faccia verso il suo volto. Vidi il Profeta  uscire dalla sua tomba, ed egli mi abbracciò e mi baciò. Poi vidi me stesso in uno stato in cui il mio cuore era come combinato con il suo, la mia lingua con la sua lingua, i miei orecchi con i suoi, al punto che non vedevo più me stesso, ma il Profeta  e quando osservavo il Profeta  vedevo me stesso. Questa visione mi portò alla stazione dell’Ascendere verso il luogo in cui il Profeta era asceso nella Notte dell’Ascensione. Ricevetti là tutto il sapere che il Profeta desiderava che io ricevessi.
“Poi mi spostai versi i due grandi Khalifa del Profeta. Al momento in cui mi trovai al cospetto di Sayyidina Abu Bakr, vidi sulle mie spalle un mantello rosso. Poi quando mi diressi verso  Sayyidina cUmar  vidi un mantello giallo sulle mie spalle. Una volta allontanato, vidi che indossavo un mantello verde, che sapevo appartenesse al Profeta. Quindi ebbi una visione in cui Allah toglieva ogni velo posto sul mio cuore, e vidi che tutto quel che Allah aveva creato dalla Stazione del Trono (‘Arsh) alla Stazione della Terra aveva bisogno dell’amato Muḥammad, ed egli era il centro di tutta la luce che si muove in ogni atomo.”

“Ciò che il Profeta mi diede in quel momento, se lo avessi detto, mi avrebbero tagliato il collo. Poi scoprii che ogni preghiera sul Profeta  ed ogni lode del Profeta  ed ogni poesia scritta per amore del Profeta, era come se fosse per me. Quindi vidi tutti questi universi, dalla Stazione del Trono alla Stazione del Mondo, illuminati e irradiati della mia luce. Quando giunse il momento di tornare al mio paese, compietti l’ultima visita al Profeta  piangevo mentre mi congedavo e vidi il Profeta giungere fuori dalla sua maqam (stazione). Mi rivestì di abiti che non avevo mai visto prima e mi mise in testa una corona. Questa Corona giungeva dal Re dei Re, dalla Presenza Divina, decorata da ogni sorta di gioiello, indescrivibili nei termini di questo mondo. E sapevo che questa Corona  e quegli abiti, mi erano stati dati dalle Vesti di Allah Onnipotente ed Esaltato, che furono date al Suo Profeta nella Notte dell’ Ascensione e che il Profeta  aveva conservato per me, per adornarmi in quella notte.”

Sheikh Muḥammad Masum fu un Miracolo dei Miracoli di Allah ed una Luce che Allah diffuse su questo mondo per guidare con essa l’umanità. Si dice che egli abbia dato iniziazione per questa tariqa a più di 900,000 persone e che avesse 7,000 deputati, e che ognuno di loro fosse un santo. Questo è perché restando in presenza sua per una settimana, egli potesse portare i suoi seguaci allo stato di Annullamento, mentre in un mese, allo Stato di Sussistenza. Si dice anche che potesse portare il proprio seguace allo Stato di Esistenza in una sola riunione con lui.

Morì il 9 di Rabi’ul Awwal 1079 H. Passò il segreto di questo Ordine a Sayyidina Sayfuddin al-Faruqi al-Mujaddidi (q).

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Tutte le biografie dei 40 Maestri Naqshbandi sono state tradotte con il permesso dell’autore Shaykh Muhammad Hisham Kabbani dal libro The Naqshbandi Sufi Way: History and Guidebook of the Saints of the Golden Chain.