LA PURIFICAZIONE (Tahàra) – I BENEFICI DELL’ABLUZIONE MINORE (WUDU’)

L’insegnante Shaykh Anwar, dopo il saluto di Pace ai partecipanti presenti al Corso, inizia la Lezione in Nome di Dio Bismi-Llàh, proseguendo sul Paragrafo della Purificazione (At-Tahàra) necessaria prima della Preghiera. Oggi viene approfondita l’abluzione minore (wudù) nel suoi aspetti spirituali (ruhya).

LA PARTE SPIRITUALE  (ruhiya) DELL’ WUDU’ (l’abluzione minore)

Allàh ha dato all’uomo i cinque organi di senso che servono a ricevere informazioni dal mondo circostante e per operare in esso: 1) La vista, per vedere con gli occhi. 2) L’udito, per sentire con le orecchie. 3) L’olfatto, per odorare con il naso. 4) Il tatto, per toccare con le mani e altre parti del corpo 5) Il gusto, per gustare i cibi con la lingua e il palato.

Con questi sensi e i relativi organi, l’uomo può fare molte cose, per esempio con la lingua può anche parlare, con le mani può prendere, afferrare delle cose, con i piedi può camminare e andare in posti diversi, etc. Questi sensi e i relativi organi sono usati dall’uomo tutto il giorno e con essi l’uomo può fare cose buone e utili, per se e per gli altri, e cose meno buone o dannose,, per se e per gli altri;  può utilizzare questi organi per cose lecite e gradite da Dio o per cose illecite e proibite da Dio,  il nostro Creatore. L’Islam insegna all’uomo a purificare questi suoi organi, cinque volte al giorno con l’abluzione minore (wudù), per renderli e mantenerli puliti e puri.

L’wudù non è solo un lavaggio e una purificazione fisica dei vari organi, ma è anche un ‘lavaggio e una purificazione interiore’ dell’uomo, ed è anche  una purificazione dei peccati commessi dall’uomo con questi organi.

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha parlato dei molteplici benefici e degli aspetti spirituali (ruhya) che comporta l’abluzione rituale (wudù), vediamone insieme alcuni.

  1. L’acqua dell’wudù lava i peccati commessi con i vari organi, le mani, il viso, la bocca, gli occhi, le orecchie, i piedi.

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«A chi compie l’abluzione (wudù) secondo perfezione, escono i peccati dal corpo, fino a venir via da sotto le unghie.»[1]

«Quando il credente fa l’abluzione (wudù) e lava il suo viso, tutti i peccati commessi con i suoi occhi se ne vanno con l’acqua, e quando si lava le mani, tutti i peccati commessi con le sue mani vanno con l’acqua. E quando si lava i piedi, tutti i peccati verso i quali si è diretto vanno via con l’acqua.»[2]

  1. L’Wudù, nel Giorno del Giudizio, sarà un ‘segno di riconoscimento’ per i credenti della Comunità Muhammadiana (Umma), perché le parti del corpo lavate con l’wudù saranno molto luminose.

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«Il Giorno della Resurrezione quelli della mia comunità (umma) saranno detti avere una chiazza di luce sulla fronte, alla maniera di certi meravigliosi cavalli aventi anche bianchissime balzane sulle zampe, e questo per gli effetti dell’abluzione (wudù). Chi di voi è in grado di allungare [in altezza] la sua chiazza di luce, lo faccia»[3]

Riportiamo anche la versione più completa di questo bellissimo hadith che ci riguarda molto da vicino. Si tramanda da Abù Hurayra: «L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) andò al cimitero e disse: ‘La pace su di voi (as-salamu ‘alaykum) [che abitate questa] dimora di un popolo di credenti; e noi se Dio vuole a voi ci uniremo. Ecco, desideriamo vedere i nostri Fratelli (ikhwànì)’. Gli chiesero: ‘Non siamo forse noi i tuoi fratelli, oh Inviato di Allàh?’ Lui rispose: ‘Voi siete i miei Compagni (ashàbì) ma i nostri Fratelli sono quelli che ancora non sono venuti’. Gli chiesero:’ E come fai a riconoscere chi della tua Comunità (Umma) non è ancora venuto, Inviato di Allàh?’ Lui disse: ‘Considera il caso di un uomo che abbia dei cavalli con una chiazza bianca sulla fronte, e con bianchissime balzane sulle zampe, che stanno in mezzo a dei cavalli completamente neri: quell’uomo non riconoscerà i suoi cavalli?’ ‘Certamente, Inviato di Allàh!’ risposero. Quindi disse: ‘Ed essi [i suoi Fratelli] verranno con una chiazza di luce sulla fronte, alla maniera di certi cavalli aventi anche bianchissime balzane sulle zampe, e questo in ragione dell’abluzione (wudù). Ed io li precederò (sarò la loro guida) al Bacino (hawd)’.»[4]

  1. L’Wudù è una protezione da satana (shaytàn).

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«Quando qualcuno fa l’wudù prima di andare a dormire, viene un angelo presso di lui e lo protegge da satana fino al mattino, e l’angelo chiede perdono ad Allàh per questa persona».

  1. L’Wudù spegne il fuoco della collera/ira (ghadab).

La collera/ira è una delle trappole maggiori di satana (shaytân) per rompere la nostra fede, è una porta che quando nell’uomo viene aperta, diventa una grande porta dalla quale satana entra con tutta la sua forza distruttrice.

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ci ha cosi avvertito:

«La collera viene da shaytân, e shaytân e stato creato dal fuoco. Il fuoco si spegne solo per mezzo dell’acqua; cosi quando uno di voi è toccato dalla collera, che faccia il lavaggio minore (wudù).»[5]

  1. L’Wudù è un ‘segno nascosto’ dei credenti (mu’minùn).

«Non è in stato di purificazione rituale (wudù), se non il credente».

L’Inviato di Allàh inoltre ha detto:

«La purificazione è la metà della Fede (at-thuhùr shatru al-imàn).»[6]

  1. L’Wudù è una chiave (miftàh) delle porte del Paradiso.

L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«Non v’è nessuno di voi che compia l’abluzione (wudù), e la completi (e la esegua a perfezione), quindi dica: ‘Attesto che non c’è divinità all’infuori di Allàh, Lui solosenza associati, ed attesto che Muhammad è Suo servo e Suo Inviato’, senza che gli vengano aperte le otto porte del Giardino (Paradiso), ed entri da quella che vuole»[7]

Nella versione riportata da At-Thirmidhi, [dopo la testimonianza di fede] il credente aggiunge le parole: “Allahumma fai sì che io faccia parte di quanti si convertono, e fai sì che faccia parte di quanti si purificano.»

  1. L’Wudù ci innalza (daraja) di un grado spirituale.

Si tramanda da Abù Hurayra che L’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«Non volete che v’indichi qualcosa con cui Allàh cancella i peccati, ed eleva i gradi (spirituali) (darajà)?” “Certo, Inviato di Allah!”, gli riposero. Lui allora disse: “Compiere l’abluzione minore (wudù) alla perfezione quando si sia in situazioni di difficoltà […]»[8]

  1. L’Wudù fa si che i passi del credente che va alla Moschea, eliminano i suoi peccati e lo innalzano spiritualmente.

Si tramanda da Abû Hurayra che l’Inviato di Allàh (su di lui la preghiera e la pace divine) ha detto:

«Chi si purifica [fa l’wudù] a casa propria, poi si reca in una delle case di Allàh (Moschee) a compiervi uno degli obblighi stabiliti da Allàh (preghiere obbligatorie), nel suo cammino un passo farà cadere (per lui) un peccato, e l’altro eleverà (per lui) un grado spirituale (daraja)».[9]

  1. L’Wudù rende più svegli e attivi.

Quando si è un po’ stanchi o assonnati, viene spontaneo bagnarsi il viso con dell’acqua fresca, per risvegliarsi. Con il lavaggio minore (wudù) che il musulmano compie cinque volte al giorno, passa l’acqua sulle mani, sul volto, sugli avambracci, sulla testa, sulle orecchie, sui piedi, stimolando cosi la circolazione del sangue nel corpo, e acquisendo maggior vitalità.

  1. L’Wudù è una protezione dalle malattie.

E’ risaputo che i Medici consigliano di lavarsi spesso le mani durante il giorno, onde eliminare i vari germi che si raccolgono in esse; con la pratica dell’wudù questo lo si fa almeno cinque volte al giorno.

Alcuni Medici hanno condotto uno studio ufficiale su due gruppi di persone: un primo gruppo erano musulmani e praticavano regolarmente il lavaggio minore (wudù) di vari organi (mani, bocca, naso, viso, avambracci, testa, orecchie, e piedi) cinque volte al giorno, e un secondo gruppo di persone non musulmane, che non facevano questa pratica giornaliera del lavaggio minore (wudù).

Alla fine dello studio i Medici hanno verificato che le persone del primo gruppo (che facevano l’wudù) erano meno soggette alle malattie rispetto a quelle del secondo gruppo.

I Medici hanno inoltre visto che nel corpo umano ci sono dei canali d’ingresso che facilitano l’intrusione dei vari germi infettivi, tra questi canali ci sono le mani, la bocca, il naso, le orecchie, gli occhi, i piedi. Con la pratica dell’wudù si tengono questi canali sempre puliti e purificati, eliminando i germi infettivi.

E Allàh è il più Sapiente (wa Allahu ‘Alìm)

– Fine Lezione –

Buona Novella :

Siamo lieti di dare la Buona novella (bushrà) che la sorella italiana Alessandra, che segue il Corso assieme a noi, il giorno 8 Marzo ha accettato l’Islam ed ha fatto la “Shahada” la ‘Testimonianza di Fede’ davanti ai Fratelli e alle Sorelle musulmane, e a Shaykh Anwar, diventando cosi anche lei sottomessa a Dio (musulmana).

Le nostre migliori felicitazioni vanno alla Sorella in Allàh, Alessandra.

Allàhu Akbar! Allahu Akbar! Allahu Akbar!

E Iddio è Grande!

 Dice Allàh l’Altissimo:

«Non c’è costrizione nella Religione (là ikraha fì d-Dìn). La Via diritta ben si distingue dall’errore. Chi rifiuta l’idolo (taghut) e crede in Allah, si è afferrato all’ansa (impugnatura) saldissima (al-‘urwat al-wuthqà) [«al-‘urwat al-wuthqà» ‘l’ansa solidissima’ è uno dei nomi della Shahada ‘Là ilàha illà Allàh’ Non v’è divinità all’infuori di Allàh] che mai si può spezzare, e Allah è Audiente e Sapiente». (Corano Sura Baqara 2:256)

E dice ancora:

«Leva il tuo volto alla Religione, secondo la Tradizione primordiale, pura e immutabile (ad-Din hanifà): è la purissima Natura originaria (fitra) che viene da Allàh, e secondo la quale Egli ha plasmato gli uomini; e non v’è cambiamento nella creazione di Allàh. E’ la Religione Assiale, immutabile (ad-Dinu al-qayym), ma la gran parte degli uomini non sa». (Corano Sura Ar-Rum 30:30 – trad I.Z)

E dice Allàh, sia gloria a Lui l’Altissimo:

«Allàh apre il cuore all’Islam a coloro che Lui vuole guidare […]» (Corano Sura An’àm 6:125)

Fratelli e Sorelle, Ringraziamo l’Altissimo, in abbondanza, che ci ha aperto il cuore alla Sua Religione: l’Islam, per guidarci a Lui, Luce (Nùr) nostra Origine, nostro ritorno, e Bene Immenso. Al hamdu li-Llàh, wa shukru li-Llàh, khatiran.

«Subhàna-ka Allàhumma wa bi-hamdi-ka,

ashadu an là ilàha illà Anta, astaghfiru-ka wa atùbu ilay-ka»

«O Allàh gloria a Te e con la Tua Lode,

testimonio che non c’è divinità all’infuori di Te, chiedo il Tuo perdono e a Te mi pento»

Note

[1] Il Sahih di Muslim 2, XI, 245 – su An-Nawawì – I Giardini dei Devoti Cap.185 n.1027 (vedi anche n.1029). Ed. Orientamento/Al-Qibla.

[2] Sunna di Abù Dawùd.

[3] Il Sahih di Al-Bukhari, Libro 4:136. Ed. Orientamento/Al-Qibla.

[4] Il Sahih di Muslim 2, XII, 249- su An-Nawawì – I Giardini dei Devoti Cap.185 n.1030. Ed. Orientamento/Al-Qibla. «Hawd» è il bacino [di acqua] del Profeta, presso il quale i credenti che nel Giorno del Giudizio entreranno nel Paradiso, saranno dissetati per sempre.

[5] Musnad Ahmad ibn Hanbal.

[6] Il Sahih di Muslim 2, I, 223 – su An-Nawawì – I Giardini dei Devoti Cap.185 n.1032. Ed. Orientamento/Al-Qibla.

[7] Il Sahih di Muslim 2, VI, 234 – su An-Nawawì – I Giardini dei Devoti Cap.185 n.1033. Ed. Orientamento/Al-Qibla.

[8] Il Sahih di Muslim n.251, su An-Nawawi – I Giardini dei devoti Cap. 189, nr.1060. Ed. Orientamento/Al-Qibla

[9] Il Sahih di Muslim n.666- su An-Nawawì – I Giardini dei devoti, Cap.189, nr.1055. Ed. Orientamento/Al-Qibla.

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