XXI
Comportamenti o accidenti che non comportano riparazione
Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
All’inizio salutavamo il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – mentre stava compiendo la preghiera, ed egli ci rispondeva; quando però lo salutammo dopo essere tornati dal viaggio presso il negus, ci disse: nella preghiera bisogna impegnarsi totalmente.
Abù Amr al Saybani disse che Zayd figlio di Arqam gli aveva detto:
Ai bei tempi del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – eravamo soliti chiacchierare durante la preghiera.
Ognuno di noi parlava dei fatti suoi al compagno, sino a che scese la rivelazione:
Osservate strettamente le preghiere e la preghiera mediana; levatevi a pregare Dio, penetrati di devozione (II, 239).
Fu così che ricevemmo l’ordine di stare in silenzio.
Abd Allah figlio di Mas’ud – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Durante la preghiera ci facevamo dei complimenti, ci chiamavamo per nome, ci salutavamo l’un l’altro.
Ma un giorno l’inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – udì il trambusto e parlò cosi: Dite: “i complimenti a Dio, così come le preghiere e le opere buone. Salute eterna su di te, o Profeta, con la misericordia e la benedizione di Dio. Salute eterna su di noi e su ogni pio servo di Dio. Io testimonio che non v’è dio fuorché Iddio, e testimonio che Muḥammad è il Suo servo e il Suo Inviato.
Ecco: facendo così, avrete salutato ogni pio servo di Dio, in cielo e in terra.
Anas figlio di Malik – sia soddisfatto Iddio di lui – riferì:
C’era un calore, infernale, a volte, quando facevamo la preghiera col Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -.
Però, ogni volta che qualcuno di noi non riusciva a posare la fronte per terra per il troppo calore, stendeva la sua sopravveste sul pavimento e si prosternava su di essa.