Possa Allah Santificare la Sua Anima
“Piango ed egli mi fa felice
Divento sobrio ed Egli mi ubriaca
Sono stato salvato ed Egli mi sommerge
Una volta Egli mi diventa amico
un’altra volta mi solleva
A volte mi combatte
fino a farmi arrabbiare
Una volta sono giocoso con Lui
talvolta Lo accompagno
Un’altra volta, Lo evito
una volta parlo con Lui
Se affermi che Egli è felice
Lo troverai arrabbiato
O se dici che Egli è obbligato
Lo troverai a decidere
Abdul Karim Jili
Era il Più Saggio Studioso del suo tempo, Adornato delle Arti della Scienza, rivestito degli Abiti di Bontà e Pazienza, illuminato con l’Essenza della Certezza e supportato con la Fermezza della Fede. Distingueva il Vero dal Falso. Restava Insuperato nell’Eloquenza Chiarificante. Era un Maestro di Questa Via e il Primo in questa Associazione (Jama`at). Era il Campione dei Sapienti ed il Cartello Indicatore dei Cercatori.
I suoi discorsi erano esemplari e squisiti con la loro eloquenza. Le sue prove ed esempi erano metafore che chiarificavano concetti elevate per renderli accessibili alla gente. Tutti venivano sopraffatti dalla sua eloquenza. Se passavano attraverso una città in Daghestan, la gente riempiva le strade per vederlo. Gli scrittori erano soliti assistere le sue riunioni per amore del suo linguaggio letterario, i giuristi per le sue regole legali, i filosofi per la sua logica, gli oratori per la sua chiarezza, e i Sufi per la sua Manifestazione della Verità.
Nacque a Kulal, un distretto del Daghestan, il primo di Muharram, un lunedì, nell’anno del 1201 H./ il 1786 DC.
Era alto e molto bello. La sua barba era un misto di colori nero e bianco. I suoi occhi erano neri. La voce acuta.
Era uno dei Devoti, dei Giuristi di Preghiera. Seguiva e insegnava nella scuola di Shafi`i. Memorizzò il “Kitab ul-Umm” di Shafi`i’ (La Madre dei Libri) (كـتـاب الأم). Era in grado di emettere decisioni giuridiche (fatawa) all’età di vent’anni. Era rispettato da tutti nella sua città. Ricevette il suo primo insegnamento della Tasawwuf dalla sua famiglia.
Dai suoi detti
Egli disse, “La nostra Via è controllata dal Corano e dalla Sunna.”
“Ho incontrato, dell’Ordine Naqshbandi, quattro tipi di santi, e di ogni tipo, trenta esemplari; ma alla fine ho scelto di seguire Sheikh Isma`il ash-Shirwani.”
“Allah non ha mai inviato niente su questa Terra che non fosse una lezione per istruire i Suoi servitori.”
Gli chiesero, “Chi è il Conoscitore?” Egli rispose, “Il Conoscitore è chi conosce il tuo segreto senza che tu parli.”
Egli disse, “Non abbiamo ricevuto il Sufismo attraverso i discorsi o parole illuminanti o attraverso i detti, tipo ‘Il nostro sheikh ha detto questo o quello.’ Abbiamo ricevuto il Sufismo con l’essere affamati e lasciando la dunya alle spalle e allontanandomi da tutti.”
Gli venne chiesto, “Qual’è la differenza tra il Cercatore (murid) e il Ricercato (murad)?” Egli rispose, “Il Cercatore è colui che acquisisce la conoscenza attraverso il proprio agire e il suo apprendimento. Il Ricercato è colui che riceve la conoscenza dalla rivelazione e dall’ispirazione. Il cercatore si muove e cammina, ma il Ricercato vola, e che grande differenza tra colui che cammina e colui che vola.”
“La sincerità tra Allah e I Suoi Servitori non è testimoniata da nessuno, nemmeno gli angeli possono scriverla, né il diavolo corromperla, non vi è desiderio che possa distruggerla.”
“Anche Chi è Degno di Fiducia (Siddiq) cambia la sua opinione più di quaranta volte in una sola notte, pur essendo l’Affidabile. Il Testimone (al-Mushahid) resta ferma nella sua veduta per quaranta anni.”
Colui che si trova nello “Stato di Testimonianza” della Presenza Divina, vede la Realtà. Conquisterà i tre livelli di testimonianza: la Conoscenza della Certezza (`ilm al-yaqin); la Visione della Certezza (`ayn al-yaqin); la Realtà della Certezza (haqq al-yaqin). La conoscenza che ottiene sarà ricevuta direttamente dalla Presenza Divina, che non muta mai. Perciò la Gente della Testimonianza è ferma nelle loro posizioni. La conoscenza ottenuta sarà ricevuta direttamente dalla Presenza Divina, che è immutabile. Pertanto la Gente della Testimonianza è ferma nelle proprie decisioni che vengono dalla Realtà e non dall’opinione della mente.
Egli disse, “Una persona non può essere chiamata un saggio servitore finché non contenga sè niente di quel che Allah disprezza.”
“L’Ordine Naqshbandi Sufi è basato su Quattro caratteristiche di comportamento: – non parlare, se non interrogati; – non mangiare, se non si è in preda alla fame; – non dormire se non sopraffatti dalla fatica; – e non restare calmi se siete alla Sua Presenza (cioè. Chiedere incessantemente da Allah).”
“La purezza del cuore dipende dalla purezza dello Dhikr e la purezza dello Dhikr dipende dall’assenza di qualsiasi shirk (adorazione di altro da Allah) celato.”
“I discorsi del Profeta giungono dalla Presenza Divina e i discorsi dei Sufi vengono dalla Testimonianza (mushahada).”
“La strada dei Sufi verso Allah passa attraverso la battaglia contro il proprio essere.”
“La condizione di Unico e di Sincera Unicità è raggiunta quando un servitore torna indietro dalla Fine verso l’Inizio e diviene com’era prima di esistere.”
“La conoscenza di Unicità (tawhid) è stata velato dagli occhi degli Studiosi dell’Esteriorità da tanto tempo. Possono solo parlare della loro forma esteriore.”
“Cos’è che porta felicità e pace al cuore quando ode un bel suono? È una conseguenza del fatto che Allah abbia parlato agli spiriti quando erano atomi alla Sua Presenza e ha chiesto loro ‘Non sono forse il Vostro Signore?ì La dolcezza del Suo Parlare venne impressa su di loro. Perciò in questo mondo, ogni volta che il cuore ode uno Dhikr qualsiasi o della musica, prova felicità e pace, perché sono riflessi di questa dolcezza.”
Sui Suoi Miracoli
Per venti anni egli non mangiò se non una volta a settimana. Le sue pratiche quotidiane di ricordo (wird) consistevano di 350 raka`at.
Sheikh Aḥmad al-Kawkasi disse, “Una volta mi stavo spostando dalla città attraverso la foresta verso un’altra città su un affare importante. Sulla mia strada nevicava pesantemente, e soffiava un forte vento. Poi la tormenta si placò, e al suo posto cominciò a piovere, si riempirono tutte le strade come fiumi. Non avevo alternativa se non passare attraverso quella foresta. Entrai nella foresta mentre la notte si avvicinava e mi persi nel bel mezzo. I cieli riversavano pioggia, la notte mi stava sopraffacendo, l’inondazione si avvicinava e non sapevo dove andare. Giunsi ad un fiume che scorreva tra gli alberi. L’inondazione rese il fiume come un oceano, pieno di onde. Il ponte sopra era franato, ma dovevo attraversarlo. Il fiume era rabbioso, e aumentava sempre di più, fino ad arrivarmi alle gambe, e raggiunse le zampe del mio cavallo. Temevo di affondare sia io che il mio cavallo. Sollevai le mie mani e chiesi al Signore: “Oh Allah, aiutami in questa difficoltà.” Immediatamente udii una voce alle mie spalle che diceva: “Oh Aḥmad, perché mi chiami e mi trascini fuori dalla mia casa?” Guardai e vidi Sheikh Khas Muḥammad alle mie spalle, ma era enorme. Egli disse, “Tienimi la mano e attraversa il fiume con me.” Ho avuto paura. Egli disse, “Quando sei con Noi non devi aver paura.” Quindi attraversammo il fiume. Camminò sul fiume, ed io con lui sull’acqua. Attraversammo sino all’altra riva. Egli disse, “Ora sei al sicuro,” e scomparve. Quando raggiunsi la mia destinazione e andai in moschea, lo vidi seduto là. Gli chiesi “Come sei venuto?” Egli disse, “Oh Aḥmad, per Noi non vi sono confini. Possiamo essere ovunque in ogni momento.”
La Sua Jihad
Benningsen e Wimbush descrivono così l’influenza di Sheikh Isma`il ash-Shirwani e dei suoi khalifa nel Daghestan: “La tariqa Naqshbandiyya doveva giocare un ruolo molto importante nella storia del Caucaso. Disciplina ferrea, totale dedizione ai suoi ideali, e la stretta gerarchia su cui era fondata spiega l’epica resistenza dei montanari caucasici all’invasione russa – una resistenza che andò dal 1824 al 1855 – in cui non solo i capi del movimento, ma anche le autorità locali (na’ib) e la maggioranza dei combattenti erano Naqshbandi. Si può dire che per circa cinquant’anni le guerre caucasiche diedero un importante contributo alla rovina morale e materiale del impero Zarista e affrettato la caduta della monarchia Russa. “La fratellanza ottenne un altro profondo risultato a lungo termini: trasformò i montanari mezzi pagani in musulmani ortodossi, e introdusse l’Islam nelle aree animiste dell’alta Cecenia e tra le tribù Circassi del Caucaso occidentale.”… “La successiva migrazione di massa di Musulmani Caucasici verso la Turchia, non distrusse la Naqshbandiyya nel Daghestan ed in Cecenia; le sue radici si erano diffuse troppo ampiamente ed erano andate troppo profonde.”
Khas Muḥammad morì il 3 di Ramadan, una domenica, nell’anno 1260 H./ 1844 DC. mentre tornava nel Daghestan dal pellegrinaggio a Mecca. Venne sepolto a Damasco.
Passò l’autorità della Tariqat al suo successore, Sayyiddina ash-Sheikh Muḥammad Effendi al-Yaraghi (q), seguendo la volontà del loro comune Sheikh, Sayyidina Isma`il ash-Shirwani (q).
Tutte le biografie dei 40 Maestri Naqshbandi sono state tradotte con il permesso dell’autore Shaykh Muhammad Hisham Kabbani dal libro .