XL

Il mandato

Riferì ‘Alì – sia soddisfatto Iddio di lui -:
L’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
mi ordinò di dare in elemosina le parti grosse delle vittime sgozzate, così come le loro pelli.

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Uqbah figlio di ‘Amir – sia soddisfatto Iddio di lui – disse che il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – gli aveva dato dei montoni da dividere fra i suoi compagni.
Fatta la divisione, era rimasta una capra d’un anno.
Uqbah era andato ad informare di ciò il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – il quale gli aveva detto:
Offrila tu in sacrificio!

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Il figlio di Ka’b figlio di Malik raccontò il seguente episodio accaduto a suo padre.
Questi aveva un gregge, che si trovava a pascolare dalle parti di Sai’. Un giorno una delle aiutanti si accorse che una pecora del gregge era morta e, senza pensarci due volte, spaccò un frammento di roccia e la sgozzò.
Come vide ciò, Ka’b chiamò tutti e disse:
Non mangiatene finché non avrò interrogato il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute -, o non avrò mandato da lui qualcuno che possa interrogarlo in merito.
Essendo riuscito, poco dopo, ad interrogare il Profeta – Iddio Io benedica e gli dia eterna salute – (oppure, il figlio non ricordava bene, dopo aver mandato qualcuno ad interrogano), fu autorizzato da lui a mangiar la pecora.
A proposito di questa storia, Ubayd Allah disse:
Quel che mi stupisce è che sia stata una donna a sgozzare la pecora.

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Gabir figlio di Abd Allah – sia soddisfatto Iddio di ambedue – raccontò:
Ero in viaggio col Profeta – Iddio Io benedica e gli dia eterna salute – e m’ero trovato con un cammello lentissimo, che restava sempre in fondo al gruppo.
A un certo punto, passandomi vicino, il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – domandò:
Chi è questo qui?
Sono, Gabir, figlio di Abd Allah risposi.
E allora? Che cos’hai?
Ho un cammello lento…
Hai un bastone?
Si.
Dammelo..
Io glielo diedi ed egli picchiò e rimproverò il cammello, sì che, dopo un po’, il mio posto fu alla testa della colonna.
Vendimelo mi disse allora.
Ma è tuo, o Inviato di Dio.
No, vendimelo. Lo prendo per quattro dinar, e tu puoi rimanere in sella fino a Medina.
Quando arrivammo nelle vicinanze di Medina, feci per andarmene, ma il Profeta mi chiamò:
Dove vuoi andare?
Ho sposato una donna già anziana.
E perché non una fanciulla con la quale avresti potuto scherzare e che avrebbe scherzato con te?
Vedi spiegai mio padre, morendo, ha lasciato delle figlie, e io ho voluto sposare una donna che avesse esperienza e fosse già un po’ anziana.
Bene, bene! concluse.
Quando giungemmo a Medina, si rivolse a Bilal e disse:
Bilal, paga il nostro amico ed aggiungi qualcosa.
Così Bilal diede quattro dinar e vi aggiunse una monetina. Ebbene, da quest’aggiunta che volle farmi l’Inviato di Dio – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – io non mi separerò mai.
E tutti sanno che quella monetina non si separò mai dalla bisaccia di Gabir figlio di Abd Allah.

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Abù Sa’id al-Hudri – sia soddisfatto Iddio di lui – raccontò:
Bilàl portò una volta al Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salate – dei datteri della migliore qualità.
Il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute – domandò:
Da dove vengono?
Avevamo dei datteri dl scarto rispose Bilal e io ne ho venduto due sa’ in cambio di uno di questi, per preparare la mensa del Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
Guai! Guai! scattò a dire a questo punto il Profeta – Iddio lo benedica e gli dia eterna salute –
Questa è usura bella e buona!
Non si fa così!Se vuoi comperarli vendi i datteri che hai in cambio di qualche altra cosa poi compera questi.

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