L’idiota e il cammello che brucava
Un idiota, guardando un cammello che brucava, gli disse: “Mi sembri storto. Perché sei così?”.
“Giudicando in base a un’impressione, stai attribuendo a un difetto ciò che ha modellato la mia forma”, replicò il cammello. “Bada bene! Non prendere per difetto la mia apparente deformità. Vattene di qui al più presto! Il mio aspetto ha la sua ragion d’essere e adempie la sua funzione. L’arco ha bisogno sia della curvatura del legno sia della rettitudine della corda.
“Fila via, imbecille! Una percezione d’asino va di pari passo con una natura d’asino”.
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Maulana Majdud, meglio conosciuto sotto il nome di Hakim Sanai di Ghazna, l’Illuminato, il Saggio Che Vivifica, ha scritto molto sull’inaffidabilità delle impressioni soggettive e dei giudizi condizionati.
“Nello specchio deformante della vostra mente un angelo può sembrare avere il viso di un demone”.
Questa parabola è tratta dal “Giardino cintato della verità” scritto intorno al 1130.