La Ka’aba

kaaba-muazzama

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Bismillahi rRahmani rRahim

A Sayyidina Ibrahim (as) fu ordinato di ricostruire la Ka’aba, che era stata nascosta nella terra dopo il diluvio di Nuh (as). Al tempo del diluvio, il monte Qubays (una montagna fuori dalla Mecca) chiese ad Allah: “Fammi nascondere la tua amanat“. “Così Allah mise la pietra nera al sicuro all’interno della montagna. Poi Allah pose una piccola collina sopra il punto in cui si trovava la Ka’aba per segnarlo.

Ibrahim (as) chiese al suo Signore: “Dove e come devo costruirla?”. Jibrail (as) arrivò e rimosse la collina con la sua ala. Poi apparve una nuvola che ombreggiò l’area del santuario in modo da renderne chiari i confini.

Allora il monte Qubays chiese ad Allah di costruire la Ka’aba con le sue pietre. Ibrahim (as) e Ismail (as) lo fecero e mescolarono la malta con acqua di Zamzam.

L’ordine venne da Allah. Jibrail (as) era l’architetto. Ibrahim (as) era il muratore e Ismail (as) era il manovale.

Ibrahim (as) costruì le mura più in alto che poteva. Poi prese una grande pietra su cui salire per poter costruire più in alto. Man mano che l’edificio cresceva, la pietra aumentava di altezza e si muoveva da sola intorno alla Ka’aba con Ibrahim (as) in piedi sopra di essa. Dopo il completamento della Ka’aba, questa pietra rimase nelle vicinanze e divenne quella che oggi conosciamo come Maqam Ibrahim (as).

Poi Hajjar (ra), Sara (ra), Ismail (as) e Ishaq (as) vennero a fare tawaf (la circumambulazione intorno alla Ka’aba). S. Ibrahim (as) era stanco e si sedette. Era esausto ma voleva pulire l’area prima di fare tawwaf. Proprio in quel momento soffiò un grande vento che portò via tutti i detriti, la polvere e la sporcizia. Quei piccoli pezzi di roccia furono distribuiti dal vento in tutto il mondo. Ovunque sia caduta una pietra è stata o sarà costruita una moschea fino alla fine dei tempi.

La Ka’aba è chiamata Bayt Allah, la Casa di Dio, perché tutte le persone vi sono accolte.

S. Ibrahim (as) fece du’a che per il suo amore per la comunità del Profeta Muhammad (sas), che poter chiedere shafa’a, intercessione, per tutti gli anziani che si sarebbero recati alla Casa. S. Ismail (as) chiese la shafa’a per tutte le persone di mezza età. S. Ishaq (as) chiese la shafa’a per tutti i giovani. S. Sara (ra) chiese la shafa’a per tutte le donne e S. Hajjar (ra) per tutti gli schiavi e i servi, sia uomini che donne.

Allora Ibrahim (as) alzò la mano e disse: “Noi amiamo la comunità del Profeta Muhammad (sas) e i pellegrini che verranno lo ameranno. Pregheranno solo per il loro Profeta (sas) e si dimenticheranno di noi”.

Allah rispose che avrebbe reso obbligatorio nelle cinque preghiere il ricordo di Ibrahim (as) e della sua famiglia. Ibrahim (as) fu molto soddisfatto di questa promessa.

Dopo aver compiuto l’Hajj, Ibrahim (as) lasciò Hajar (ra) e Ismail (as) e tornò sulle montagne al confine tra Arabia e Palestina. Un lato delle montagne è verde e un lato marrone e secco. Lì pregò: “O mio Signore, ho lasciato alcuni dei miei familiari in una lontana valle del deserto (La Mecca), affinché Tu faccia venire la gente da loro”. E oggi, qualsiasi cosa tu voglia, potrai trovarla alla Mecca.

Poi Allah ordinò a Ibrahim (as) di chiamare la gente a venire in pellegrinaggio, al Hajj. S. Ibrahim (as) chiese: “Ma mio Signore, chi mi ascolterà?”. Allah gli ordinò: “Chiama e ti ascolteranno”. “Così Ibrahim (as) alzò la voce e cominciò a chiamare la gente. Quando finì, iniziò a sentire voci da lontano come il ronzio delle api. “Labbayk Allahuma Labbayk” gridavano le voci.

“O Allah”, gridò Ibrahim (as), “sta arrivando tutta quella gente. Come farò a ospitarli?”. S. Jibrail (as) scese con un bicchiere d’acqua. Disse a Ibrahim (as) di gettare l’acqua nel vento. Il vento portò le gocce d’acqua in tutto il mondo. Ovunque approdassero, diventavano sale. Sulle montagne divennero sale di roccia. Sul mare diventarono sale marino. Chiunque usi questo sale gode dell’ospitalità di S. Ibrahim (as) fino alla fine dei tempi.

Le anime che hanno risposto una volta a Labbayk faranno l’Hajj una sola volta. Le anime che hanno risposto due volte faranno l’Hajj due volte e così via.

La prima Ka’aba era in realtà la Bayt al Ma’mur che, al tempo del diluvio, fu innalzata al quarto cielo. Oggi è ancora lì e gli angeli fanno il Tawaf intorno a essa. È esattamente uguale alla Ka’aba alla Mecca e direttamente sopra di essa. Se dovesse cadere, occuperebbe esattamente lo stesso spazio. Ma non cadrà né tornerà su questa terra.

Al Fatiha

Hajjah Amina Adil (R.A.)


Vedi anche:

Hajjah Amina Adil

Hajjah Amina Adil (in inglese)

Mecca e la Ka’aba

 

 

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