Gabicce Mare 31-1-2016

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Discorsi di Shaikh Hassan Dyck

Gabicce Mare 31-1-2016

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Salam alaikum.
Buongiorno, benvenuti.
Diciamo Bismillahi Rahmani Rahim
Allah è il Sultano e fa come vuole, ciò che vuole. Ci ha dato un nuovo giorno, un bel giorno, un nuovo tajjali, una nuova emanazione e noi siamo in questo, che lo sappiamo o no.

Qualcuno ha detto: “in questo momento sono molto lontano da Allah.” Potete sentirvi lontani ma è solo nella vostra mente. Lo dice la mente ma la mente non è il boss. Allah nel Corano dice: “Sono più vicino a voi della vostra vena giugulare.” È vicino come qualcuno che ha cura di un malato, che lo va a trovare, che lo accudisce sempre, che gli sta vicino e si avvicina al suo letto, gli porta acqua, cibo, medicina, lo rassicura. Allah L’Onnipotente è così, ha cura di noi in ogni piccolo dettaglio e lo dobbiamo sapere. Se la nostra mente dice: “sono molto lontano da Dio” cambiate! Dite: Allah è molto vicino a me, provvede a me con la Sua consolante presenza, mi da tutto ciò di cui sono bisognoso, ogni minuto viene nella mia stanza e si prende cura di me. Immaginatelo, usate l’immaginazione per questi scopi. Tutto quello che potete immaginare è una piccola parte di quel che è reale. Quello che c’è in realtà è molto di più. Vi darà più cura, più amore di quello che potete immaginare.

Ma sha’ Allah, che bella giornata! Non guardate a cose inutili. Alle cose del mondo, ma solo per quello che è necessario. Questo è quello che Mawlana ci ha detto e continua a dire. Che Allah ci protegga e renda ogni giorno migliore. Il Profeta (saw) diceva: “il giorno è luminoso, non rendetelo oscuro con le vostre cattive azioni o pensieri.”

Il più grande dono che abbiamo è l’Islam. Anche il nome è bello, potente, perfetto. L’arabo è la lingua del paradiso e ti da perfezione attraverso vibrazioni, suoni, significati. Significa abbandonarsi e trovare pace nell’abbandono. Ghoete diceva -Dio lo benedica- se Islam significa abbandonarsi in Dio, allora tutti dovremmo nascere, vivere e morire nell’Islam. Sia che voi lo sappiate o meno siete nell’Islam, che vi arrendiate in pace o meno. L’Islam vi da disciplina. La saggezza del Signore ci ha dato un ego terribile per imparare, cosa non facile ma che si deve fare, a controllare quel dragone con 70 teste, al quale se ne tagli una, da quella ne spunteranno altre 70. Gli esseri umani sono creati per questo. Sono gli unici nel creato che devono passare attraverso questo, usando la disciplina che ci permette di controllarlo. Come il cavaliere che controlla il cavallo: ha pazienza, controllo, onore, forza e potere. Questo gli conferisce bellezza. Altrimenti potete essere come chi porta un asino sulle spalle! Per questo la gente non ama l’Islam.

Chiunque sia nel suo ego non ama l’Islam. Puoi fare quel che vuoi, seguire il Tao, Mao…va bene…esoterico, essoterico è ok! Vanno bene le droghe, se muori per le droghe va bene! Queste cose all’ego vanno tutte bene, ma se gli dici che sei diventato musulmano reagisce, perché Shaitan ti sta perdendo. Un giovane si allontana da tutto, prende droghe, lascia la famiglia, si distrugge e il padre dice che va bene, ma poi un giorno diventa musulmano e il padre dice: l’ho perso! Il figlio ora capisce cosa è giusto e sbagliato, onora la sua famiglia, i genitori, arriva alla bontà e il padre dice di averlo perso. Shaitan si arrabbia molto se cerchi di controllare il tuo ego. È felice quando sei sotto l’egemonia dell’ego, allora lui danza. Il nostro dragone ci mangia alla fine. Perdiamo i cieli, la via verso il paradiso, verso ogni bene, Shaitan è felice e ci mangia se non ne usciamo.

Ci sono solo due vie! L’Islam ci da tutti gli strumenti necessari per essere felici in questa vita e nella prossima. È l’unica via che chiaramente dice cosa ti da beneficio e cosa ti danneggia. Ti dice cosa è lecito e cosa illecito. E’ l’unica via oggigiorno. Nelle altre vie alla fine puoi fare come vuoi e l’ego alla fine tenterà di ingannarti. Il Profeta (saw) diceva che l’ego è il nemico più pericoloso. Significa che è vero. Se hai un nemico lo puoi vedere, ti puoi confrontare, combatterlo, perché lo vedi e puoi fare qualcosa. L’ego invece scorre nelle nostre vene, non lo vediamo, questo il problema. Scorre come l’orgoglio. Come fai a vedere questo grande nemico che si presenta nella forma dell’orgoglio? Non lo vedi. Il Profeta (saw) diceva così ai suoi compagni che pensavano di non aver orgoglio, perché questo è difficile da vedere. È più facile vedere una formica nera su una pietra nera in una notte oscura, piuttosto che vedere l’orgoglio che ci scorre nelle vene.

L’unica possibilità è che il tuo Sheikh te lo mostri, rispecchiandoti. Ma sha’ Allah, sono un sufi, 40 anni col maestro, tutti mi rispettano, devo essere qualcuno! E poi Mawlana ti dice: vieni! E tira fuori lo specchio e ti fa: guarda, Hassan il terribile! Aḥmed il terrorista! Non è facile. È molto pericoloso perché alla fine (l’ego) ti mangia, ti uccide, questo è il suo scopo. Che Allah ci protegga e ci apra la via, ci faccia incamminare in un buon cammino. Che la gente lo possa capire. Oggi tutti sono sulla via della distruzione e l’unica cosa che li può salvare non la vogliono. Lo sheikh, il Profeta (saw), Dio, li possono salvare, ma loro non li vogliono. Puoi fare quello che vuoi, ma nominare Dio nella società non è più accettabile.

Mawlana diceva di non occuparsi degli altri ma di noi stessi. Di essere presenti e di controllarsi, in un impegno totale. Non può essere che siate occupati in altre faccende, non funziona. Cosa fa o non fa l’altro, non sono affari tuoi, né tue responsabilità. Puoi pregare per gli altri. Che Allah guidi quella persona o chiunque altro, di più non puoi fare. Puoi aiutare chi Lui ti manda, chiunque viene a te, quelli li puoi aiutare. Non pensate alla politica, alla fitna, al caos…se vi occupate di quello non siete presenti a voi stessi, vi state occupando di quel che non vi riguarda. C’è una regola nell’Islam: non ti devi occupare di quel che non ti riguarda perché così facendo tralasci quel che ti riguarda. È importante mantenere e rispettare le regole. Siamo sotto il comando del nostro ego anche se non lo vorremmo, almeno cerchiamo di rispettare le regole, che le sentiamo o meno.

Rispettate tutti! Non chiedete rispetto ma rispettate, siate gentili, amichevoli con tutti, sempre. Rispetta il tuo compagno essere umano, i corpi, le anime, i cuori, le menti, le proprietà, le famiglie. Tutto quanto appartenga ad altri, lo dobbiamo rispettare con attenzione. Magari vuoi qualcosa da una persona, è pericoloso! Magari la prenderai senza rispetto, magari solo col pensiero, cercherai di approfittare di qualcuno, invece devi rispettare completamente. Questo è l’Islam.

Che Allah ci aiuti a restare con Mawlana con una buona intenzione. Non dite che siete lontani. Anche se siete lontani è molto facile per un Maestro riportarvi vicini. Se avete preso bayat non ne potete uscire, anche se avete rotto i vostri patti e le vostre promesse cento volte al giorno, lui vi può facilmente riportare indietro. Basta un momento di tawba/richiesta di perdono e ti riporta indietro. La via di Mawlana è bella, è la via dell’amore, della luce, della bellezza, della dolcezza.

È molto difficile controllare e rispettare le regole, è difficile, quasi impossibile. Per me è impossibile perché sono Hassan il terribile! L’unica possibilità è che lo Sheikh venga e ti dia la caramella, che ti dia attraverso un tajjali/manifestazione, la sua presenza meravigliosa e la riceverai nel cuore e nell’anima, riceverai tutto quello di cui hai bisogno. Così si indebolisce l’ego fino a morire. L’ego deve morire. Questa è la via bella di Mawlana Sheikh Nazim. Che Allah ci protegga. Fatiha.

(Domanda): I sogni sono un tramite col sottile. So che i Sufi lavorano molto con i sogni. Volevo sapere qualcosa sulla via dei sogni.
((Shaykh Hassan Dyck):I sufi lavorano con tutto! Il sufismo è la via per il Cielo per ogni essere umano. I sogni sono una parte, ma tutto quel che accade è importante. Il Profeta (saw) diceva che un sogno veridico è la quarantesima parte della profezia ed è un segno che arriva a te. Nella via se c’è un sogno importante si racconta al Maestro e lo Sheikh dirà al riguardo, interpreterà. Anche il Profeta (saw) lo faceva.Non raccontate i sogni se non a persone di cui vi fidate. Visioni e sogni non sono importanti. La via di Mawlana Shaikh, la Naqshbandia è la via della Catena d’Oro, o dei Re Santi, se vuoi darle un nome, anche se non è importante, e Shah Naqshband disse che visioni e sogni sono l’entrata nella via. …Ma bisogna fare attenzione ai sogni. Possono essere trappole. All’ego piacciono…A volte può esserci un segno in un sogno ma può anche essere un ostacolo. Che Allah ci aiuti.

(Domanda): Ho letto dell’ego paragonato ad un cavallo e che non deve diventare il cavaliere. Quando l’ego svolge il ruolo giusto? O l’ego deve essere completamente annullato?

(Shaykh Hassan Dyck): Conosci i racconti di mullah Nasruddin? Ce n’è uno che racconta che mullah Nasruddin aveva un asino. Cercava di nutrirlo sempre meno per risparmiare ma un giorno questo morì e Nasruddin disse: ero quasi riuscito a farlo vivere con nulla, ma prima che raggiungessi lo scopo è morto. …Dargli sempre meno va bene. Sono io che cavalco il mio asino o è lui che cavalca me? (canticchia…) L’ego si oppone sempre alla volontà del Signore. Il Profeta (saw) diceva: l’ego è la cavalcatura che ti deve portare da un posto ad un altro. Siamo nel mondo della forma. Quella che hai ricevuto è la cavalcatura che devi controllare.

C’era un cavallo in Germania che mangiava e mangiava…è crollato sotto il suo stesso peso, morto. Ne han fatto salsicce! Devi controllarti. Seguire quel che devi fare. Obbedire è la forma di controllo che ti aiuta. Le regole e i consigli del Profeta, del tuo Sheikh, dei fratelli magari, sono le cose importanti. La via è il buon consiglio, diceva il Profeta. Ascoltiamo e seguiamo. La via è il consiglio sincero, di purezza.

Anche Shaitan consiglia, non dorme mai, dice al tuo ego cosa volere. Quale gelato, quale dolce… Non deve fare tanto, basta poco per metterti nei guai. C’era un giovane, pieno di luce, intelligente, un servitore del suo maestro, imparava tutto quello che apparteneva alla via ed era conosciuto. E c’era una donna così malvagia che anche Shaitan non le si avvicinava, ma con la quale fece un patto con lei. E shaitan la usava. Andò da lei e le disse: “mi devi un favore! C’è quel giovane che rende tutti felici…non mi piace, finiscilo. Alla fine ti darò una ricompensa! Cosa vuoi? “Scarpe rosse”, lei rispose. Quel giorno il giovane passò davanti alla sua casa. Lei aveva dei polli che razzolavano e chiese all’uomo di aiutarla a metterli nel pollaio e lui lo fece. Lei disse: “Sei così luminoso, non andartene! Forse puoi farmi un favore. Allah ascolta le tue preghiere. Ho una figlia malata, puoi pregare per lei, tu che sei tanto pieno di luce?” Entrò nella stanza e c’era una donna bellissima, malata, con un bimbo che le dormiva accanto. Lui iniziò a pregare per lei.

Si sentì colpire la porta, la strega l’aveva chiusa, imprigionandolo. Lui chiese di uscire e lei disse che per uscire poteva scegliere fra tre azioni. “Puoi violare mia figlia, uccidere il bambino o bere una bottiglia di vino e se non lo farai, dirò a tutti che sei chiuso in camera con lei per violentarla. Lui rispose che avrebbe bevuto la bottiglia di vino, per esclusione. Bevve. Dopo aver bevuto vide la donna coì bella e le saltò addosso. Il bimbo iniziò a piangere e lui lo uccise. Finito! Shaitan non aveva dovuto fare molto, e quel ragazzo era finite. Allora Shaytan tornò dalla donna per darle le scarpe rosse in ricompensa, rimanendole a distanza, tanto era terrificante quella creatura.

Un tempo Shaytan poteva assumere un aspetto umano. I murid di Al Jilani si lamentavano che Shaitan andava a disturbarli. Al Jilani lo vide e lo ammonì di lasciare i suoi discepoli. Shaitan gli disse: “io non faccio nulla a te, tu sei puro! Ma ai tuoi murid offro piccole cose e loro ci saltano sopra. Si dimenticano del Profeta (saw), dell’islam…bastano piccole caramelle, una bella ragazza…

Una volta andò in un villaggio e c’era un caprone fissato al palo. Shaitan toccò solo un poco quel palo, fece solo un piccolo movimento rotatorio sul palo, spostando in quel modo la terra che lo tratteneva. E così il caprone si liberò e corse verso la casa, entrò nella sala dove c’era un grande specchio. Ci vide riflesso un altro caprone e partì a razzo per colpirlo, rompendo lo specchio… Arrivò la proprietaria e cominciò ad urlare isterica per lo specchio pregiato rotto da quello stupido caprone. Furente chiamò i servi e ordinò di uccidere il caprone di suo marito. Il marito rientrando non trovò il suo amatissimo caprone, ne chiese notizie e gli dissero che l’avevano ucciso. L’uomo era così arrabbiato che minacciò il divorzio. La moglie veniva dal villaggio vicino e disse alla propria famiglia che il marito l’aveva rifiutata a causa di una capra. Ne sorse una faida tra le reciproche famiglie per vendetta, per onore, e ci furono vittime… Dopo poco nessuno spravvisse. Chiesero a Shaitan cosa avesse combinato ed egli disse: “Io ho solo fatto un gesto vicino al palo dove era assicurato il caprone!” Questo significa che dobbiamo stare attenti alle piccole cose.

Che Allah ci protegga da Shaitan che viene a portarci via bellezza, luce, onore…
L’onore è presso Dio, presso il Profeta. Che Allah ci protegga.

(Domanda): Come controllare l’energia del fuoco, quella violenta che ci spinge a cercare giustizia dopo aver subito grandi torti?

(Shaykh Hasan Dyck): da sola non riesci a controllare, ci vuole aiuto dall’alto. Lo sheikh, il Profeta ti possono aiutare. Per estinguere il fuoco serve acqua, l’acqua della Misericordia, Rahma. C’era un uomo del quale il Profeta diceva: “il suo nome è già scritto tra quelli del paradiso.” Il Profeta per tre giorni ripeté questo. Uno dei compagni chiese all’uomo cosa facesse di speciale, quale fosse il suo segreto o la sua pratica per aver il paradiso garantito. L’uomo rispose che non faceva nulla di diverso da loro, ma che prima di dormire chiedeva a Dio di perdonarlo per ogni ingiustizia che avesse potuto infliggere, consapevolmente o inconsapevolmente. Diceva anche ad Allah, prendendoLo a testimone, che perdonava tutti quelli dai quali aveva ricevuto ingiustizie, rinunciando ad ogni risarcimento qui o nella prossima vita. Fatto questo si addormentava come un bambino e così facendo viveva sempre in paradiso.

Ira e tristezza, se nutrite, bloccano il cammino perché occupano il cuore. Il cuore deve essere libero per ricevere i doni dalle mani del suo maestro. Rimetti nelle mani di Allah, non trattenere. Lascia nelle Sue mani. Tutti sono deboli. Tutti hanno un’anima pura. Alcuni compiranno cattive azioni perché così è scritto e c’è una saggezza per la quale Allah ha voluto questo. Alcuni devono sostenere un peso. Miscredente significa “colui che è coperto” il cui dono non è manifesto. Negli altri la fede si manifesta durante la loro vita, come Dio vuole. Tu perdona tutti. Non chiedere conto ad Allah, non dirgli “perché mi hai riservato questo?” Non dirgli come deve fare! Tu chiedi (di perdonare) con forza, domanda al tuo Sheikh che ti conosce e ti ama come fosse tuo padre e tua madre. Chiedi di togliere quel peso da te. Chiedere è tutto. Chiedi.

(Domanda): “Come rendere ogni momento pregno di amore e presenza?”

(Shaykh Hassan Dyck): (Scherzoso)Facile!! Chiedi al Dottore!!…Sei sposato? …Usa ogni mezzo e ogni forza, è già un dato di fatto nella tua vita, è uno stato. C’è solo un velo, che non sentiamo e non vediamo. Allah è con te, la Sua presenza è vicina, ti cura, ti aspetta. Aspettava questa domanda. Ti sta ascoltando, ti sta rispondendo. E tu Lo cercherai, nello dhikr, in solitudine, quando ti rendi libero per Lui. …

Quando ci sarà l’apertura è già scritto. Non può arrivare in anticipo né ritardo. Arriva esattamente quando è il tempo giusto. È scritto e l’inchiostro si è già seccato. Allah conosce il tuo cuore e provvede a te, al momento giusto aprirà, non quando tu vuoi ma quando Lui vuole. E tutto accade esattamente come Lui vuole. Pianifichiamo, cerchiamo di controllare…Allah se la ride. Se a Lui piace accadrà, altrimenti no. Anche quando pianifichiamo qualcosa viene da Lui. E noi ci inorgogliamo per i “nostri” piani! È la natura dell’ego. Nulla arriva da noi. Ogni cosa che mangiamo, il numero dei respiri, tutto è scritto. Quando Allah aprirà il tuo cuore per sentire la Sua Presenza, lo farà ed è sicuro. E te lo auguriamo perché sei nostro fratello e sarà così per tutti. Tutti ricevono la loro apertura. Auguriamo a tutti la più alta felicità.

A tutti e tutti quanti assieme come in primavera quando tutto fiorisce. Siamo servitori, continuiamo a servire senza preoccupazioni, nella vita futura ci sarà abbastanza, senza fine. Qui siamo impegnati, nel l’aldilà c’è talmente tanto che non ci dovremo preoccupare. Aperture, buon sapore, per tutti noi. Fatiha.