Predestinazione e libero arbitrio

“Se tutto è scritto per noi”, chiese un murid a Shaykh Nazim, “allora che differenza fa quello che facciamo? Possiamo solo fare ciò che siamo destinati a fare”.

“Sai cosa è scritto per te?” rispose Mawlana. “Riesci a vedere cosa ti riserva il futuro?”.

“No”, rispose il discepolo, “ma comunque, se qualcosa è scritto per me, non avrò altra scelta che farlo. Non ho libero arbitrio nelle mie azioni”.

Di nuovo lo Shaykh rispose: “Non sappiamo cosa è scritto per noi. Pertanto, abbiamo la responsabilità di scegliere le nostre azioni. Dobbiamo scegliere il compiacimento del nostro Signore. Se potessimo vedere ciò che è scritto per noi, allora non avremmo alcuna responsabilità. Ma ora non possiamo vedere, non sappiamo, e quindi dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Possiamo scegliere halal o haram. Dobbiamo scegliere il piacere del nostro Signore. Se ascoltiamo la nostra coscienza, possiamo distinguere il bene dal male, l’halal dall’haram. La nostra coscienza viene dal Cielo, è sempre giusta.

“Non esiste una coscienza malata, ma a volte la carichiamo talmente tanto che non riusciamo a sentire il suo grido. Pertanto, dobbiamo mettere l’intenzione di ascoltare sempre la nostra coscienza. Se lo facciamo, Allah darà alla nostra coscienza più potere. La nostra coscienza ci dà buoni segni, non cercare di combatterla. Non cercare di giustificare le cattive azioni. È sbagliato.

“Quando Allah non è soddisfatto delle azioni di un uomo, rende tutti i favori per quell’uomo haram, in questa vita e nella prossima. Adamo (la pace sia su di lui) disobbedì agli ordini del suo Signore e fu cacciato dal Paradiso. La sua prova e il suo esame erano da parte di Allah Onnipotente, ma Adamo (la pace sia su di lui) non lo sapeva. Non sapeva cosa era scritto per lui. Ascoltò Satana e il suo ego, non il suo Signore. Aveva la responsabilità di scegliere il bene e l’obbedienza ad Allah, e lo stesso vale per noi oggi.

Le discussioni sul libero arbitrio contro la predestinazione sono discorsi vuoti.

Non conosciamo la realtà di quel punto. Pertanto, abbiamo una scelta. Dobbiamo porre l’intenzione di ascoltare la nostra coscienza e scegliere il piacere del nostro Signore, sempre”.

-Dal libro Mercy Oceans, parte 1

La storia nel cartoon di Sufi Comics è attribuita a Sayyidina Ali (Q.w)