Le domande di un immigrato Musulmano

Rubaiyat di Omar Khayyam 1
Rubaiyat di Omar Khayyam 1

Rubáiyát di Omar Khayyám illustrazione di Himmapaan
“E quella ciotola rovesciata che chiamiamo il cielo, dove strisciando viviamo e moriamo; Non alzare le mani verso di esso per chiedere aiuto, Perché rotola impotente come te e me.”

Domanda: Uno dei punti di principale attrazione per gli occidentali verso l’Islam è lo spirito di religione universale che esso contiene, l’ideale della nazione unica, della fratellanza che comprende tutta l’umanità senza distinzione di razza e colore. Nella pratica però ci troviamo più vicini a coloro che hanno le stesse radici etniche o culturali. Ci sentiamo lontani dalle persone che hanno avuto esperienze di vita totalmente differenti.

Shaikh Nazim: Come potrebbero degli Occidentali che hanno vissuto nel benessere e che sono andati oltre alla ricerca di valori migliori, avere molte affinità con gente che è ossessionata dalla ricerca di quella vita che voi trovate insoddisfacente? Nel confidare loro le vostre esperienze otterrete solo frustrazione come se parlaste al muro. Per loro siete strani e pericolosi, come se voleste ridicolizzarli nelle loro aspirazioni. Restano esterrefatti quando vi vedono vestiti nei panni confortevoli del loro paese natio, quando invece essi sono così fieri d’essere finalmente “civilizzati”. Devono necessariamente pensare che siete come dei montanari Afghani o dei contadini egiziani. È naturale che gente di culture diverse siano affascinati da alcuni aspetti d’altre culture, anche fosse soltanto mangiare di quando in quando specialità di quei Paesi. In qualsiasi forma si manifesti è un attrazione che piace ad Allah, poiché Egli ha detto:

O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina

e abbiamo fatto di voi popoli e tribù,

affinché vi conosceste a vicenda.

Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme.

In verità Allah è sapiente, ben informato.

Corano, Surah al Hujurat, 49:13

È anche naturale che a volte vi sia della confusione quando gente di una cultura tenta di capire chi appartiene a un’altra cultura. Non c’è da stupirsi se ci sentiamo attratti da ciò che ci è familiare fin dall’infanzia e da chi ha vissuto le stesse esperienze. Non siate disturbati da ciò, poiché in realtà è un riflesso del nostro anelare per la nostra vera patria spirituale, poiché il Santo Profeta disse:
“L’amore per la propria patria è parte della fede.”

Domanda: Ho vissuto in paesi islamici per lungo tempo, ma ancora non mi sento completamente a casa mia e nemmeno mi ci trovo nella terra dove sono nato.

Shaikh Nazim: Allora ti spediremo sulla luna! Il sentirsi né occidentale né orientale è segno di vera fede. Nel Santo Corano è detto che la Luce Divina non è né orientale né occidentale. La vostra meta è di appartenere al vostro Signore. Né all’est, né all’ovest. L’identificarsi con la propria terra e con ciò che le concerne è un riflesso dell’anelito dell’anima per la Patria Celeste, ma ricordiamoci che ne è solo l’immagine riflessa, non l’originale. Fintanto che amiamo la nostra terra, odiamo l’idea della morte, indietreggiamo dalla riunione con il Signore e ciò è molto pericoloso. Perciò siamo alla ricerca di una via che faccia aumentare la nostra fede fino al punto che arderemo dal desiderio d’incontrarlo, sapendo che egli sarà felice di riceverci.


Tratto dal libro “Il Giardino della Conoscenza