Una lezione dalla caduta di Ibn Arabi dal suo asino

Mawlana sheikh Nazim

Mawlana sheikh Nazim

Una volta Sheikh Mohiyuddin Ibn – al Arabi stava cavalcando un asino (a quel tempo avere un asino equivaleva a possedere una Rolls Royce ai giorni nostri, non tutti se ne potevano permettere uno), circondato dai suoi discepoli attraverso la campagna, in silenzio. Improvvisamente, l’asino s’impennò e Sheikh Mohiyuddin cadde a terra ma il piede rimase incastrato nella staffa così, per alcuni passi, l’asino lo trascinò con la faccia a terra. Idiscepoli accorsero sull’asino per liberare lo Sheikh da quella posizione pericolosa e disonorevole ma egli lo impedì, dicendo: “Aspettate un momento finché io non trovi in quale verso del Santo Corano è menzionato questo evento.” Con grande pena i murid attesero, obbedendo ai suoi desideri finché dopo qualche attimo egli disse: “Va bene, adesso potete liberarmi.” Perciò lo rimisero in sella all’asino e continuarono sulla loro strada.

Sheikh Mohiyuddin fu uno di quelli che ricevettero la luce della percezione con cui poteva scoprire significati nascosti nel Santo Corano come Allah Onnipotente disse nel Corano.

“Oh gente, potrete trovare ogni cosa in questo Corano: grande e piccola, bagnata e arida”.

Anche questo incontro deve essere menzionato là e anche quel che diciamo. Forse a qualcuno di noi ciò può sembrare solo un reclamo ma considerate soltanto una goccia d’acqua; potreste osservare e dire: “Questa è soltanto una goccia d’acqua, nient’altro.”

Ma se metteste questa goccia sotto un microscopio, vedreste un’immagine diversa. Perché la vostra veduta è cambiata, così il vostro pensiero e direte: “Quella goccia è un mare e così tante cose ci nuotano dentro.” Dove sono? Non potete vederle ad occhio nudo ma con il microscopio vedrete milioni di batteri e anche questi sono poca cosa rispetto a quello che sappiamo essere dentro quella goccia, troppo piccoli da poter osservare con un semplice microscopio.

Anche con un microscopio non siamo capaci di vedere le molecole di acqua consistenti in due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: nemmeno con un microscopio elettronico puoi vederle. E questi atomi a loro volta sono formati da nuclei ed elettroni.

Con ignoranza uno può dire:”Di cosa parlate? Non è che una singola goccia d’acqua” ma la scienza conferma quel che diciamo. Vale lo stesso per il Santo Corano, visto che è stato rivelato come una guida a tutta l’umanità non solo per le poche persone che vivevano ai tempi del Santo Profeta (s.A.’a.s.), alla Mecca e a Medina. Fu dato per tutta l’umanità di ogni epoca; se la vita continuasse eternamente sulla Terra, il Santo Corano sarebbe comunque attinente alle vite di quella gente del futuro. Perciò, tutti possono trarre beneficio dall’Oceano del Santo Corano; ma siamo così preoccupati da cose insignificanti che è impossibile da vedere per noi stessi. Se, tuttavia riuscissimo a concentrare il nostro potere spirituale non avremo problemi riconoscendo segni sottili.

Il Santo Profeta stesso possedeva la più completa conoscenza dei significati nascosti del santo Corano, per gli Attributi Divini di percezione che il Signore gli aveva elargito. Dopo di lui, gli Amici di Dio, come Sheikh Mohiyuddin, vennero risvegliati anche loro all’esistenza di questi attributi in sè. Sheikh Mohiyuddin sapeva che tutto ciò che avviene è predestinato e non capita per caso o accidentalmente. Non si può fare un passo fuori da questo “programma divino”, è impossibile. Quando comprenderete questo punto, vivrete nella contentezza, dicendo: “Mi muovo in accordo con la Volontà del Signore e tuttavia posso aver l’intenzione di compiere qualcosa con il mio volere, se Egli non desiderasse che questa vada a termine, la Sua Volontà sopraffarà la mia”. E lo stesso vale per qualcosa che non desidererai mai come cadere da un asino. Se è scritto, niente potrà impedirlo.

Quindi, Sheikh Mohiyuddin recitò il Verso sacro. Di’: “Niente ci farà cadere, eccetto quello che Allah ha scritto per noi. Egli è il nostro Signore”. Devi credere che Lui l’Onnipotente è il tuo Protettore, il tuo Salvatore e questo guida tutte le cose nel migliore dei modi. Egli, l’Onnipotente ci ha informato che questo mondo è solo un luogo di prove, non è tutto qui ma è solo un preludio alla vita eterna, per questo non dobbiamo incolparLo per le vicissitudini della vita, nè odiarLo per aver creato un mondo in cui abbonda la morte, la sofferenza e l’ingiustizia. Dovremo invece credere nella Sua promessa di giustizia finale e fare del nostro meglio per difendere la giustizia in questo regno, poiché Egli l’Onnipotente ci ha ordinato: “Impegnatevi verso le buone azioni”. Non dobbiamo credere che il nostro Signore ci abbia destinati al male.

Dobbiamo abbandonarci alla Sua Volontà e otterremo la pace interiore, avendo scaricato “la preoccupazione per il domani” dalle nostre spalle. Chiunque crede che Dio è il suo salvatore si sentirà nelle mani migliori e non soccomberà alla disperazione. Guarda finché sei un genitore coscienzioso, tua figlia non dovrà preoccuparsi da dove giungerà il suo prossimo pasto, nè se troverà un letto caldo in cui dormire stanotte. E tuttavia, da buon genitore potresti allenarla a prendersi responsabilità, chiedendole di aiutare in cucina o di rifarsi il letto, tutto è in ordine perché tu sorvegli i suoi sforzi. Allo stesso modo il nostro Signore ci procura tutto ciò di cui abbiamo bisogno nelle nostre vite e l’intelligenza per usare quel che Egli ci dona, sorvegliando le nostre azioni. Dovremo, perlomeno essere fiduciosi sul nostro sostentamento quotidiano come quella ragazzina.

Questa è la natura della nostra relazione con il nostro Signore: Egli vuole e noi intendiamo seguire la Sua Volontà. Se fossimo pazzi abbastanza dal voler opporsi alla Sua Volontà, questa è la nostra libertà di scelta. Ci permette, se lo desideriamo, di dichiarare con atteggiamento vanaglorioso e ostinato di dire: “Faccio quello che voglio”. Ma allora siamo come gente su una barca che cammina da prua a poppa, pensando di avanzare nella direzione opposta a quella dell’imbarcazione. Il Santo Corano dice: “Egli è l’Uno che guida ogni cosa nella direzione appropriata”. Colui che capisce ciò, non indulgerà mai nel dire, “Se solo..”. Uno dei compagni del Profeta (s.A.’a.s.) era solito dire: “Mangerei fuoco, piuttosto che dire “Se solo …” Chiunque possa lasciarsi alle spalle questo modo di pensare, troverà sicurezza nell’abbandono e un intero orizzonte si aprirà innanzi a lui, un orizzonte libero dall’invidia, dal dubbio, dal rimpianto e dalla preoccupazione.

Domanda: “Come possiamo decidere o essere responsabili per qualcosa nelle nostre vite, quando è predestinato se andremo a destra o a sinistra?”

Lo Sheikh rispose:
Ogni cosa deve essere predestinata ma essendo uomini, le creature più altamente onorate da Allah Onnipotente, siamo stati omaggiati e testati con la volontà personale. Non siamo come le altre creature che si comportano strettamente secondo l’istinto, ma siamo stati onorati con l’abilità di decidere coscientemente quel che faremo: se proveremo ad accordarci con ciò che sappiamo essere il Suo ordine (che c’è stato rivelato attraverso i Suoi Libri Sacri) o se cercheremo di ribellarci e di seguire il sentiero distruttivo.

Come ho detto, dobbiamo sempre presumere che il nostro Signore ha decretato il meglio per noi e non dobbiamo mai scusarci, dicendo: “Dio mi ha fatto compiere il male”. Abbiamo la nostra volontà personale e dobbiamo fare del nostro meglio con questa ma, in qualsiasi modo, non possiamo sfuggire al nostro destino, solo muoversi attraverso questo.

Il treno giunge a uno scambio sui binari: un binario conduce in Germania, l’altro in Svizzera. Il macchinista dà un segnale per indicare la via che vuole prendere e l’addetto agli scambi coopera immettendolo nel binario desiderato. Questo è un onore per noi come esseri umani che non siamo animali da essere legati e condotti.

Il miglior comportamento per noi è dire al nostro Signore: “Ispirami a fare quel che è meglio”. Per esempio, nostro fratello si è offerto di portarmi a fare un giro in queste montagne. Dal momento che lui conosce meglio queste montagne, non gli dirò dove andare ma confiderò nel fatto che mi porterà nei sentieri più caratteristici, dai panorami più belli. Lascio a lui la mia volontà ed egli mi guiderà: credo che sarò felice di seguirlo. Se desiderassi esercitare il mio volere e gli dicessi dove andare, sono certo che ci perderemo presto. Potrebbe chiedermi quali tra due strade panoramiche preferisca ma non mi condurrà su un precipizio.

Siamo creature del Cielo ma legate alla terra e per sapere quel che il nostro Signore desideri da noi, dobbiamo sviluppare delle ali. Per conoscere la volontà del vostro Signore, dovete tagliarvi fuori dai pensieri di questo mondo, e, se solo per un minuto, vi metterete alla presenza del vostro Signore chiedendogli di mostrarvi la giusta via da seguire per qualsiasi questione, Egli, l’Onnipotente vi mostrerà un semaforo verde o rosso affinché sappiate se procedere o fermarvi (ma in Turchia sia con il semaforo rosso o verde, ci buttiamo nell’incrocio!).

Dovete rivolgervi al vostro Signore: “Oh mio Signore, sei talmente potente da riuscire a fare ogni cosa, mentre io sono totalmente privo di potere. Tu conosci tutto e io non so niente. Sono nel dubbio su questa cosa che sta giungendo nella mia vita. Oh mio Signore, se è buona per me, aprimi la strada e se è dannosa, ti prego, tienimela lontano. E ti chiedo, oh mio Signore, un segno chiaro per guidarmi a proposito.”

Ma per fare questo, devi essere serio e deve trattarsi di qualcosa di veramente importante; devi essere realmente incerto e pronto ad essere guidato. Devi fare una doccia, quindi recarti in un posto silenzioso dove non puoi essere disturbato e chiedere la guida del tuo Signore. Questo è un metodo che chiunque sia incerto sul corso del proprio futuro può utilizzare per ricevere un segnale chiaro in un sogno o da sveglio. C’è solo una condizione: che non venga chiesto niente che sia già abbastanza chiaramente indicato. Se giungi ad una strada in cui è indicato: “Senso Unico” con una freccia nella direzione opposta o un segnale con scritto senza uscita, i segni sono chiari e non c’è bisogno di chiedere. Non c’è necessità di chiarificare quel che è già chiaro ma quando sei confuso, chiedi al tuo Signore e ti onorerà con una risposta.