Sura L
Qâf
Pre-Eg. n. 34 (a parte il vers. 38). Di 45 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 1.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Qâf [1] Per il glorioso Corano!
2. E invece [2] si stupiscono che sia giunto loro un ammonitore della loro gente.
Dicono i miscredenti: «Questa è una cosa strana!
3. Ma come, quando saremo morti e ridotti in polvere… [3] ?
Sarebbe tornare da lontano!».
4. Ben sappiamo quel che la terra divorerà [4], presso di Noi c’è un Libro che conserva [ogni cosa].
5. E invece tacciano di menzogna la verità che è giunta loro, ed ecco che sono in grande confusione.
6. Non osservano il cielo sopra di loro, come lo abbiamo edificato e abbellito e senza fenditura alcuna?
7. E la terra l’abbiamo distesa, vi infiggemmo le montagne e vi facemmo crescere ogni specie di meravigliosa vegetazione:
8. invito [questo] alla riflessione e monito per ogni servo penitente.
9. Abbiamo fatto scendere dal cielo un’acqua benedetta, per mezzo della quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano delle messi,
10. e palme slanciate dalle spate sovrapposte,
11. sostentamento dei [Nostri] servi. Per suo tramite rivivifichiamo una terra che era morta, e in egual maniera [avverrà] la Resurrezione.
12. Prima di loro [5] tacciarono di menzogna [i Nostri segni] il popolo di Noè e quelli di ar-Rass [6], i Thamùd
13. e gli ‘Ad e Faraone e i fratelli di Lot [7]
14. e le genti di al-’Aykah [8] e il popolo di Tubba‘ [9] : tutti quanti accusarono di menzogna i messaggeri. La Mia minaccia dunque si realizzò.
15. Saremmo forse spossati dalla prima creazione? No, sono invece loro ad essere confusi [a proposito] della nuova creazione [10] .
16. In verità siamo stati Noi ad aver creato l’uomo e conosciamo ciò che gli sussurra l’animo suo. Noi siamo a lui più vicini della sua vena giugulare [11] .
17. Quando i due che registrano [12] seduti alla sua destra e alla sua sinistra, raccoglieranno [il suo dire],
18. [l’uomo] non pronuncerà nessuna parola senza che presso di lui ci sia un osservatore solerte.
19. L’agonia della morte farà apparire la verità: ecco da cosa fuggivi.
20. Sarà soffiato nel corno. Ecco il Giorno della minaccia!
21. Ogni anima verrà accompagnata da una guida e da un testimone [13] .
22. [Uno dirà]: «Davvero trascuravi tutto ciò: [ora] abbiamo sollevato il tuo velo e quindi oggi la tua vista è acuta».
23. E dirà il suo compagno [14] : «Ecco quello che ho pronto».
24. «O voi due, gettate nell’Inferno ogni miscredente testardo,
25. nemico del bene, trasgressore e scettico,
26. che pose, a fianco di Allah, un’altra divinità: gettatelo nell’orrendo castigo.»
27. Dirà il suo compagno [15] : «Signore, non sono stato io ad incitarlo alla ribellione, già era profondamente traviato».
28. Dirà [Allah]: «Non polemizzate al Mio cospetto: già vi resi nota la minaccia.
29. Di fronte a Me la sentenza non cambia, né sono ingiusto verso i Miei servi».
30. Il Giorno in cui diremo all’Inferno: «Sei pieno?», esso risponderà: «C’è altro [da aggiungere]?».
31. Il Giardino sarà avvicinato ai timorati,
32. «Ecco quel che vi è stato promesso, a [voi e a] chi è pentito, a chi si preserva [dal peccato],
33. a chi teme il Compassionevole nell’invisibile e ritorna [a Lui] con cuore contrito.
34. Entratevi in pace». Questo è il Giorno della perpetuità;
35. colà avranno tutto quel che vorranno e presso di Noi c’è ancora di più [16] .
36. Quante generazioni sterminammo prima di loro, che pure erano più potenti di loro e che inutilmente cercarono, percorrendo le contrade, di sfuggire [al castigo]!
37. In ciò vi è un monito per chi ha un cuore, per chi presta attenzione e testimonia.
38. Già creammo i cieli, la terra e quel che vi è frammezzo in sei giorni, senza che Ci cogliesse fatica alcuna.
39. Sopporta dunque con pazienza quel che ti dicono e glorifica il tuo Signore prima che si levi il sole e prima che tramonti [17] ;
40. glorificaLo in una parte della notte e dopo la prosternazione.
41. Ascolta: il Giorno in cui l’Araldo [18] chiamerà da un luogo vicino,
42. il Giorno in cui davvero sentiranno il Grido, quello sarà il Giorno della Resurrezione.
43. Siamo Noi che diamo la vita e che diamo la morte. A Noi ritorna ogni cosa.
44. Il Giorno in cui la terra si spaccherà all’improvviso [19], Ci sarà facile radunarli.
45. Ben conosciamo quello che dicono: tu non sei tiranno nei loro confronti [20] ! Ammonisci dunque con il Corano chi teme la Mia minaccia.
[1] Vedi Appendice 1.
[2] Secondo i commentatori l’avversativa iniziale sottintende questo seguito del primo versetto: «Per il Glorioso Corano!… i miscredenti non credono alla missione di Muḥammad».
[3] «quando saremo morti…»: l’interrogativo che rimane sospeso è quello già esplicitato in altri brani: «saremo riportati alla vita?». La conclusione ha una sfumatura dell’amara ironia tipica di chi non crede in altro che nella materia e nelle sue forme nello spazio e nel tempo.
[4] «quel che la terra divorerà»… dei loro corpi.
[5] I politeisti della Mecca.
[6] «quelli di ar-Rass»: vedi xxv, 38.
[7] «i fratelli di Lot»: la gente della tribù di Lot.
[8] «le genti di al-’Aykah»: i Madianiti, la gente di Shu ‘ayb.
[9] «il popolo di Tubba4»: vedi xliv, 37.
[10] La resurrezione dei corpi è come una nuova creazione.
[11] L’onnipresenza divina, che suscita al contempo nel credente timore e senso di sicurezza, è espressa con divina sintesi in questo notissimo versetto. La coscienza della presenza di Allah (gloria Lui l’Altissimo) nella vita dei Suoi servi è esperienza mistica quotidiana e puntuale di tutti i musulmani che credono con sincerità e che assolvono ai doveri rituali che Egli ha imposto.
[12] «i due che registrano»: lett. «i due che raccolgono». Gli angeli incaricati di annotare le azioni degli uomini oppure i due angeli che procederanno all’esame che subiremo nella tomba subito dopo la nostra morte terrena.
[13] Nel Giorno del Giudizio ogni uomo sarà preso in consegna da due angeli. Uno lo condurrà e l’altro renderà testimonianza del suo operato sulla terra (Tabari XXVI, 161- 162).
[14] «il suo compagno»: l’angelo che testimonia.
[15] «il suo compagno»: l’esegesi tende ad identificare in questo compagno, ii demone che ogni uomo ha presso di sé e che lo incita al male.
[16] Oltre tutti i desideri umanamente concepibili Allah (gloria a Lui l’Altissimo) concederà ai Suoi servi la visione di Sé. A questo proposito citiamo la parte finale dell’hadith che abbiamo riferito nella nota al vers. 25 della Sura della Giovenca: «… ed Egli strapperà il velo: e non sarà stata data loro cosa più cara della vista del loro Signore».
[17] In questo versetto (e nel successivo), c’è un preciso invito alla salàt, l’adorazione rituale (vedi Appendice 2). In particolare l’accenno è all’orazione del Fajr (tra la prima luce dell’alba e il levarsi del sole) a quella dell’Asr (durante il pomeriggio) e all’Àiscià (dopo la caduta delle tenebre, prima dell’alba). Al contempo c’è una raccomandazione al Dhikr, il Ricordo di Allah, da recitare alla fine di ogni orazione.
[18] İsrafil, l’angelo che darà l’annuncio della Resurrezione.
[19] Per lasciar uscire i corpi risorti degli uomini morti in tutti i tempi.
[20] Nel senso di: «Non hai per missione il costringerli alla fede». Vedi anche II, 256.
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