Sura LXXVII
Al-Mursalât
Le Inviate
Pre-Eg. n. 33 (a parte il vers. 48). Di 50 versetti. Il nome della sura deriva dal vers. 1
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1. Per le inviate in successione [1],
2. per quelle che impetuose tempestano,
3. per quelle che si diffondono ampie,
4. per quelle che separano con esattezza [2]
5. e per quelle che lanciano un monito
6. [a guisa] di scusa o di avvertimento!
7. In verità quello che vi è stato promesso avverrà,
8. quando le stelle perderanno la luce
9. e si fenderà il cielo
10. e le montagne saranno disperse [3]
11. e sarà indicato il momento ai Messaggeri !… [4]
12. A quale giorno saranno rinviati?
13. Al Giorno della Decisione [5] !
14. Chi mai ti dirà cos’è il Giorno della Decisione?
15. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna [6] !
16. Già non facemmo perire gli antichi?
17. E non li facemmo seguire dagli ultimi?
18. Così trattiamo i colpevoli.
19. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
20. Non vi creammo da un liquido vile [7],
21. che depositammo in un sicuro ricettacolo [8]
22. per un tempo stabilito [9] ?
23. Siamo Noi che lo stabiliamo. Siamo i migliori nello stabilire [tutte le cose].
24. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
25. Non abbiamo fatto della terra un luogo di riunione
26. dei vivi e dei morti?
27. Non vi ponemmo alte montagne?
Non vi demmo da bere un’acqua dolce [10] ?
28. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
29. [Sarà detto ai miscredenti] «Andate verso quel che tacciavate di menzogna!
30. Andate verso un’ombra di tre colonne
31. che non ombreggia e non ripara dalla vampa [infernale]
32. che proietta scintille [grandi] come tronchi,
33. che sembrano invero lastre di rame» [11] .
34. Guai, in quel Giorno, a quelli che tacciano di menzogna!
35. Sarà il Giorno in cui non potranno parlare,
36. e non sarà dato loro il permesso di scusarsi.
37. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
38. È il Giorno della Decisione, in cui riuniremo voi e gli antichi.
39. Se possedete uno stratagemma, usatelo dunque contro di Me.
40. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
41. I timorati [di Allah] saranno tra ombre e sorgenti,
42. e frutti che brameranno.
43. [Sarà detto loro]: «Mangiate e bevete in pace, [compenso] per quello che avete fatto».
44. Compensiamo così coloro che compiono il bene.
45. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
46. [Sarà detto loro]: «Mangiate e godete un poco [12], voi che siete criminali».
47. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
48. Quando si dice loro: «Inchinatevi [nella preghiera]» [13], non si inchinano.
49. Guai, in quel Giorno, a coloro che tacciano di menzogna!
50. A quale discorso mai crederanno, dopo di ciò?
[1] L’esegesi non è concorde a proposito dell’interpretazione del soggetto, femminile e plurale dell’invocazione iniziale compresa nei verss.-7. Secondo i più si tratterebbe di venti, altri ritengono che siano angeli, altri ancora nuvole, mentre alcuni riferendosi particolarmente ai verss. 3-6 avanzano l’ipotesi che siano piuttosto le stesse «ayât» (i versetti del Corano). Ognuna di queste tesi è credibile e non esclude le altre dando (gloria ad Allah!) un’ulteriore dimostrazione della grande intensità dei significati del Sublime Corano.
[2] «che separano con esattezza… [il vero dal falso].»
[3] «e le montagne saranno disperse [come polvere].»
[4] «e sarà indicato il momento ai Messaggeri! [di presentarsi perla loro testimonianza j…». I profeti testimonieranno di aver trasmesso agli uomini la parola di Allah (gloria a Lui l’Altissimo) e renderanno in tal modo vane le loro scuse.
[5] «Giorno della Decisione»: «yaum al fasli», uno dei nomi del Giorno del Giudizio.
[6] Questo versetto si ripete dieci volte nella sura e ne costituisce ritmicamente il motivo conduttore.
[7] «un liquido vile»: lo sperma, la cui fuoriuscita determina impurità maggiore da rimuovere con abluzione completa (ghusl), questo il senso dell’aggettivo vile; anche: infimo, banale, abbietto.
[8] «in un sicuro ricettacolo»: l’utero materno.
[9] Per la durata della gestazione.
[10] La dolcezza dell’acqua delle fonti di alta montagna è addirittura proverbiale, il versetto vi accenna con precisione e delicatezza.
[11] Nella maggior parte delle versioni in francese e in italiano la traduzione di questi due versetti parla di «scintille grandi come castelli e cammelli gialli». Noi abbiamo preterito riferirci ad un’ipotesi dell’esegesi classica (Tabarì XXIX, 240-241-242) suffragata da un hadith riferito dai -Bukhârî che ci sembra più consona allo stile e alla logica coranica.
[12] «godete un poco»: in questa vita terrena.
[13] «Inchinatevi»: nell’orazione. Vedi Appendice 2.
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